Urbano Cairo torna all’attacco sul canone Rai in bolletta spiegando che “bisogna ripensare il sistema televisivo, prevedendo anche un nuovo assetto per la pubblicità: se la Rai incassa 280 milioni in più dal canone, allora si tolga completamente gli spot da due canali importanti”. Sulla stessa linea anche Gina Nieri, membro del cda di Mediaset, che chiede che nel momento in cui si ridiscutere la concessione per il servizio pubblico alla Rai, si dovrà “regolare la quota di pubblicità appannaggio della Rai, con l’obiettivo di trovare un equilibrio per tutto il sistema dell’editoria”. Il Movimento 5 Stelle attacca ancora il canone Rai in bolletta. Roberto Fico, Presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza della Rai, segnala infatti che parte degli introiti dell’imposta finiranno a finanziare il fondo per l’editoria. “A luglio – spiega Fico – arriveranno le prime bollette con dentro una quota per il canone, peccato che non serviranno unicamente al servizio pubblico radio-televisivo. Le eccedenze andranno per il 66% alla stessa Rai e per il 33% allo Stato che potrà usarlo anche per finanziare i giornali e le tv locali”. Il parlamentare pentastellato non manca di far notare che le regole riguardanti il fondo per l’editoria sono ancora da definire e che il governo “potrà quindi fare delle donazioni su misura agli amici”. Oltretutto “i soldi ai giornali arrivano a ridosso delle elezioni”.
In questi giorni si sta facendo un gran parlare della decisione del Governo Renzi di inserire il pagamento del Canone nella bolletta energetica allo scopo di dividere l’importo in rate, combattere l’evasione fiscale e diminuirne negli anni lo stesso importo (già in questo 2016 si è passati a 100 euro dai 113 della scorsa annata). Tuttavia, come spesso accade quando ci sono delle novità, sembra regnare sovrana l’incertezza per stabilire chi effettivamente dovrà pagare il canone. Leggendo quanto scritto sul sito del Canone Rai, quindi una fonte autorevole, si apprende che il criterio per stabilire chi dovrà farsi carico del pagamento sia la Residenza per cui un inquilino che è residente in un immobile senza avere un’utenza elettrica intestata dovrà comunque pagare il canone con modalità ancora tutte da stabilire. Invece, il proprietario paga soltanto per la casa presso la quale risiede.