Prosegue il giallo sul “sondaggio fantasma” del MoVimento 5 Stelle sui vitalizi. In parallelo continua il botta e risposta a distanza tra ex parlamentari e governo. Il presidente dell’Associazione ex parlamentari, Antonello Falomi, non seppellisce l’ascia di guerra e replica alle dichiarazioni M5s, come riportato da Repubblica. «La logica di Fraccaro e Di Maio è da Stato totalitario e non da Stato di diritto». Per Falomi viene messo in discussione un principio che non riguarda solo gli ex deputati ma tutti i cittadini, «cioè la certezza del diritto». Il presidente dell’Associazione ex parlamentari ha quindi tuonato: «Nessun cittadino potrà essere sicuro di un patto che ha fatto con lo Stato». E poi ha esteso il problema: «Oggi sono milioni di italiani, direi la stragrande maggioranza, che sono andati in pensione con il metodo retributivo. Se vogliamo applicare i ragionamenti di Fraccaro e Di Maio, allora andranno falcidiate tutte le pensioni. Inoltre quello di M5s è un attacco frontale alla funzione parlamentare. Quando il Parlamento è umiliato perde autonomia e libertà». (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGIO M5S: “CASTA” BATTE FICO E IL POST SCOMPARE
Sul tema dei vitalizi il MoVimento 5 Stelle commette una gaffe, o un “epic fail”, per dirla in termini social. Questa mattina la pagina ufficiale Facebook del M5s ha lanciato un sondaggio il cui risultato appariva scontato. «Noi pensiamo che i vitalizi siano un privilegio indecente e Roberto Fico si sta impegnando per eliminarli. La casta non è d’accordo e addirittura vorrebbe denunciarlo per questo. VOI DA CHE PARTE STATE?». E arriva l’esito sorprendente: alle 17.00 circa del 29 giugno è in vantaggio la Casta, rappresentata in effige da Fausto Bertinotti, Massimo D’Alema, Paolo Cirino Pomicino e Ciriaco De Mita, con il 65%. A far notizia è anche la decisione della pagina, che cancella il sondaggio. Il post è scomparso dopo circa quattro ore dal lancio del sondaggio. C’è chi parla di voto condizionato da chi non simpatizza per il M5s, altri parlano di hackeraggio dei risultati. «Quando i sondaggi non vanno come vuole il M5s guardate cosa succede!!! Lo hanno tolto!!! Si può essere più ridicoli???», ha scritto su Twitter la deputata Pd Alessia Morani, pubblicando l’immagine del sondaggio. (agg. di Silvana Palazzo)
DI MAIO “PIANGETE PURE, VE LI TOGLIAMO LO STESSO
Non torna indietro il governo sul taglio dei vitalizi. Nonostante l’annuncio di Roberto Fico, presidente della Camera, abbia creato polemiche e perfino indignazione da parte di alcuni, l’esecutivo MS5-Lega intende proseguire dritto per la sua strada. Lo ha ribadito lo stesso Fico, e lo ha confermato poco fa il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio. Su Facebook il leader pentastellato è tornato sull’argomento, dicendo: «Potete piangere e strepitare quanto volete, tanto non si torna indietro. Noi i vitalizi ve li togliamo. Mettetevi l’anima in pace». Il numero uno dei grillini si riferisce ovviamente alle accese proteste degli ex parlamentari, che hanno minacciato di agire per vie legali nel caso in cui passasse la riforma sui tagli. Di Maio prosegue quindi la sua disamina: «Uno piange miseria perché da 4.700 euro al mese grazie alla nostra delibera prenderà 2.500 e parla di atto illiberale. Ma dico io: ma se hai versato contributi per avere una pensione di 2.500 euro perché te ne devo dare il doppio? Questa è giustizia, altro che illiberalità». Quindi il pentastellato cita un altro caso: «Un altro dice che da 2.000 passerà a 400 ed è una rapina. Quindi parliamo di un ex parlamentare che ha versato contributi solo per avere una pensione minima». Infine la chiosa: «Quando erano in parlamento non hanno mosso un dito per alzare le pensioni minime perché tanto loro avevano il vitalizio che valeva 5 volte tanto». Il nuovo governo, conclude Di Maio, punta a proteggere i cittadini più deboli, fregandosene dei privilegiati. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“FINITA L’ERA DEI PRIVILEGIATI”
Alta tensione tra Movimento 5 Stelle e Maria Elisabetta Alberti Casellati sul tema vitalizi, con Roberto Fico che si è detto pronto ad “andare avanti da solo” con la Camera sul taglio. Carlo Sibilia, deputato di spicco pentastellato, ha rilanciato su Twitter: “Noto certi personaggi che fanno crociate pro-diritti solo quando si tratta di conservare i #vitalizi ai parlamentari. Non mi ricordo stesso fervore quando fu introdotta la #Fornero o quando è stato approvato il Jobs Act… Siamo sulla strada giusta. L’era dei privilegi è finita”. Questo, invece, il commento del giornalista Mario Giordano, da sempre sensibile al tema dei tagli dei vitalizi: “Dire: tagliare i i #vitalizi serve a tagliare le pensioni di tutti è come dire che arrestare i rapinatori mette in pericolo la sicurezza degli onesti. Una porcata. Non c’è niente più vergognoso che nascondere la difesa dei privilegi sotto la finta difesa dei più deboli”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SCONTRO M5S-CASELLATI
Nonostante le critiche al testo arrivato in aula e definito “debole” dal dem Ettore Rosato e noncurante dei ricorsi annunciati dagli ex parlamentari, in presenza dei quali il Presidente della Camera ha spiegato che non si avvarrà dell’immunità, Roberto Fico cerca di buttare acqua sul fuoco dopo il fronte aperto con la sua omologa al Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati che aveva di fatto frenato sull’ipotesi del taglio dei vitalizi e degli assegni d’oro. Nonostante la diversità di vedute tra la terza e la seconda carica dello Stato, l’esponente dell’ala movimentista dei grillini ha lasciato intendere che non cerca affatto lo scontro con la senatrice di Forza Italia e che lui, ad ogni modo, continuerà per la sua strada “senza paura” dato che l’intenzione è quella di procedere con uno dei provvedimenti-simbolo della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle e poi perché la stessa Casellati non è certo stata presa in contropiede dalla delibera Fico, di cui era infatti da tempo a conoscenza. (Agg. di R. G. Flore)
ROSATO, “TESTO DEBOLE”
«Non mi avvarrò dell’immunità parlamentare di fronte all’eventuale presentazione di questi ricorsi». Così Roberto Fico, presidente della Camera, sul taglio dei vitalizi agli ex parlamentari. Inoltre, ha ricordato che «tra i primi atti come presidente della Camera ho totalmente rinunciato all’indennità aggiuntiva a cui avrei avuto diritto, pari a 280 mila euro per l’intera legislatura». Da presidente della commissione di Vigilanza Rai, invece, ha rinunciato a circa 130mila euro. «Tutto questo dimezzandomi lo stipendio da deputato, nella scorsa legislatura e in quella attuale. Sono fatti concreti, che dimostrano la coerenza di un percorso. Il cambiamento culturale e la fiducia tra cittadini e istituzioni passano anche da queste scelte», ha aggiunto Fico. Intanto Ettore Rosato, vicepresidente della Camera, ha giudicato «debole» il testo presentato da Fico. «Abbiamo sempre detto che siamo favorevoli al superamento del sistema dei vitalizi e lo abbiamo dimostrato votando in aula la proposta Richetti, ma stanno impostando un testo fragile e sono preoccupato che possa resistere. Soprattutto di fronte al fatto che la porta avanti solo la Camera e non il Senato, oltre ai diversi punti di debolezza». (agg. di Silvana Palazzo)
VITALIZI, FICO A CASELLATI: “CAMERA VA AVANTI SOLA”
Taglio vitalizi, Roberto Fico: “Camera va avanti sola”. Acque agitate in Parlamento, si accende lo scontro tra il Movimento 5 Stelle e Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato. “Ho qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti”, le parole dell’esponente di Forza Italia che ha mandato su tutte le furie gli esponenti del Movimento 5 Stelle. Casellati ha poi significato che l’abolizione dei vitalizi significa “incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante e che si trovano improvvisamente ad avere uno stipendio magari inferiore rispetto al reddito di cittadinanza”. Roberto Fico, presidente della Camera, ha tentato di smorzare le indiscrezioni che parlano di scontri istituzionali: “Casellati sa che avremmo proceduto con la delibera. Io faccio quello che avevo promesso, proseguo su questa strada: se il Senato non dovesse approvare la delibera la Camera ha l’autonomia per andare avanti da sola”. E sono attesi aggiornamenti già nelle prossime ore, clima di alta tensione su vitalizi e privilegi…
TAGLIO VITALIZI, IL COMMENTO DI BOERI
Grande bagarre sul taglio dei vitalizi, con il Movimento 5 Stelle pronto a dare battaglia per raggiungere uno degli obiettivi più importanti promessi in campagna elettorale. Forza Italia ha parlato di “polemica pretestuosa”, una battaglia politica che tiene banco anche sui social network. Intervenuto ai microfoni di Gr1, Boeri ha sottolineato che “non si tratta di un provvedimento simbolico”. Il presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha poi evidenziato: “Nel 2015 abbiamo proposto un intervento su vitalizi più pensioni superiori ai 5 mila euro, mi sembra che in questo caso si intervenga anche al di sotto di questa soglia. Ci sono oltre 1300 ex parlamentari che nel periodo in cui ricoprivano cariche elettive erano in aspettativa, a costoro i contributi sono stati pagati dall’Inps. Si tratta di persone che guadagnavano anche 100 mila euro, noi come Inps abbiamo versato il 24 per cento di queste retribuzioni in termini di contributi”…