Tra i tanti nomi che circolano in queste ore intorno al ministero del Lavoro, c’è anche quello di Pietro Ichino, giuslavorista e senatore di Scelta Civica. Ichino nasce a milano nel marzo del 1949 e già nel periodo del liceo è tra le figure più attive nel settore gioventù dell’Azione Cattolica. Successivamente, tra il ’66 e il ’67, presiede l’Associazione degli Studenti dell’istituto Alessandro Manzoni di Milano. La passione per il Diritto lo porta a scegliere il corso di Diritto del Lavoro all’Università Statale di Milano, dove otterrà la laurea nel ’72: Ichino esercita ancora oggi la professione di Avvocato specializzato in Diritto del Lavoro. Porta avanti anche la sua attività politica e nel ’79 viene eletto come membro della Commissione del Lavoro alla Camera dei Deputati per il Partito Comunista Italiano. Restò in carica quattro anni, periodo in cui pubblica il suo primo libro “Il collocamento impossibile”. Secondo Ichino, fu proprio questo libro a non permettergli di essere rieletto alla legislatura successiva. Nonostante l’uscita dal Parlamento, Ichino continua la sua battaglia nel dibattito politico in materia di lavoro grazie anche alla sua attività di giornalismo e di scrittore. Tra il ’96 e il 2006 pubblica tre libri tutti centrati su Lavoro e Istituzioni, il primo dal titolo “Il lavoro e il mercato”, seguito da “A che cosa serve il sindacato?” e “I nullafacenti”. In campo giornalistico ha ricoperto la carica di editorialista dell’Unità, ha collaborato con il Corriere della Sera e ha scritto per quotidiano il Sole 24 Ore. Qualche anno più tardi partecipa alla fondazione del Partito Democratico, con il quale sarà eletto alla Camera del Senato nell’aprile 2008. Successivamente, in seguito alla crisi del Governo Monti, Ichino accoglie l’invito presentatogli da Mario Monti di aderire a Scelta Civica. Nel febbraio 2013 verrà eletto nuovamente Senatore della Repubblica.