Non c’erano solo i manifestanti del Pdl a protestare contro l’ipotesi dell’elezione di Prodi al Quirinale in Piazza, pasteggiando a pane e mortadella (il soprannome di Prodi); di fronte a Palazzo Montecitorio si è radunato anche un gruppo di militanti di Casa Pound. Erano una trentina ma, a parte il fragore con il quale hanno fatto irruzione sulla scena, non ci sono stati problemi di ordine pubblico. La polizia schierata all’evenienza, si è limitata ad osservare che non accadessero disordini. Una versione diversa, invece, è quella riportata da Aldo Cazzullo de Il Corriere della Sera, secondo il quale i militanti del movimento neofascista avrebbero aggredito un cameraman. In ogni caso, gli slogan e le dichiarazioni erano tutt’altro che all’insegna del fair play. Simone Di Stefano, vicepresidente di Casa Pound e candidato sindaco al Comune di Roma, si è detto convinto che è «meglio Schettino di questi nomi che girano». Poi, ha aggiunto: «Prodi è al soldo dei poteri internazionali. E’ l’uomo che ha svenduto l’Italia. Per questo siamo contro». Lo slogan che girava più di frequente, in ogni caso, era “Prodi, Prodi, vattene affanculo”.