“Il nostro paese si salva se avrà istituzioni che funzionano”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta, intervenuto con un videomessaggio al forum italo-francese “Dalle riforme, la rinascita”. “L’impasse politica che abbiamo subito intorno alle elezioni – ha aggiunto il premier – ha provocato danni, anche economici, al paese. La stabilità è un valore perché crea le condizioni per avere credibilità e fare le riforme strutturali”. Letta ha quindi spiegato che “oggi noi abbiamo istituzioni che non funzionano per tanti motivi sia legati alla Carta Costituzionale, il bicameralismo paritario va modificato, sia ad aspetti paralleli. Il numero di parlamentari va ridotto, è assolutamente eccessivo. Questo è un motivo in più per cambiare la Costituzione”. Riguardo la Carta, secondo il capo del governo “il problema non sono i principi ma il funzionamento delle istituzioni: c’è confusione, per esempio, nel rapporto tra il centro e le periferie” e sotto questo punto di vista “le autonomie speciali rimangono un valore essenziale per noi”. Quello delle riforme costituzionali è “uno dei tre grandi obiettivi del governo nato a fine aprile con l’idea di concludere le riforme in 18 mesi – ha concluso Letta – Per ora il cronoprogramma è rispettato anzi siamo in anticipo e vogliamo continuare a tenere il punto”.