Le Ong si scagliano contro Luigi Di Maio, che le ha accusate di essere in contatto con i trafficanti di uomini in Libia. Alcune non sono state neppure sfiorate dalle procure, eppure hanno rotto ogni indugio per schierarsi a difesa del mondo del volontariato e della cooperazione. Con estrema durezza interviene Medici senza Frontiere, dicendosi «indignata per i cinici attacchi al lavoro delle ong in mare da parte di alcuni esponenti della politica, che hanno visto nelle ultime ore un crescendo di veleni e false accuse» e minacciando iniziative legali per tutelare la propria immagine. Duro anche monsignor Giancarlo Perego, direttore della fondazione della Cei “Migrantes”. Ai microfoni di Tv2000 ha condannato le parole del vicepresidente della Camera, accusandolo di avere «una visione ipocrita e vergognosa» e di essere tra coloro che non voler combattere «il traffico di esseri umani che finanzia il terrorismo».
Nessuna retromarcia dal parlamentare del Movimento 5 Stelle, che anzi ha rincarato la dose sul ruolo di alcune Ong nel Mediterraneo: «Non chiedo di far luce solo io, non lo chiede solo il Movimento 5 Stelle, lo chiedono soprattutto un’inchiesta della magistratura di Catania e due rapporti dell’agenzia Frontex che conosciamo grazie al Financial Times. Chi reagisce chiudendosi a riccio o minacciando, evidentemente ha qualcosa da nascondere», ha scritto su Facebook. L’eurodeputata Laura Ferrara, invece, sul blog di Grillo ha annunciato che il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione prioritaria alla Commissione Ue, chiedendo «verità e chiarezza» sul ruolo delle Ong nel Mediterraneo. Il Rapporto di Frontex, l’agenzia di controllo delle frontiere esterne all’Ue, non parla mai di navi delle Ong che fungono da “taxi del mare” e di “collusioni con gli scafisti”: a pagina 32 del rapporto, come riportato dalla Repubblica, si parla di “conseguenze involontarie” delle operazioni delle Ong.
Medici senza Frontiere promette battaglia dopo l’accusa di presunti contatti tra operatori umanitari e organizzazioni criminali libiche. In una nota ha annunciato che esporrà il proprio punto di vista il 2 maggio, in audizione alla Commissione Difesa del Senato. Sarò presente Loris De Filippi, presidente di Msf, che ha commentato le accuse contro le Ong: «Sono vergognose, ed è ancora più vergognoso che siano esponenti della politica a portarle avanti, attraverso dichiarazioni false che alimentano l’odio e discreditano organizzazioni che hanno come unico obiettivo quello di salvare vite». Medici senza Frontiere ha spiegato che i soccorsi avvengono secondo il diritto del mare e dei rifugiati con il coordinamento e le indicazioni della Guardia Costiera italiana (Mrcc). Anche Save the Children non ci sta, ma nella replica si è limitata a difendere il suo operato. Il direttore generale della sezione italiana, Valerio Neri, ha respinto ogni accusa: «La Vos Hestia opera solo in acque internazionali e non è mai entrata in acque libiche».