IPSOS (3 LUGLIO): CONSIGLIO UE UN SUCCESSO PER M5S E LEGA
L’esito del Consiglio europeo sui migranti della scorsa settimana è stato interpretato in maniera differente. Il 47% degli italiani ritiene che da noi i clandestini siano più numerosi degli stranieri regolari, mentre solo il 16% pensa correttamente il contrario. Lo spiega Nando Pagnoncelli con il sondaggio Ipsos realizzato per il Corriere della Sera. Non deve stupire allora il fatto che tre connazionali su quattro abbiano seguito sui media, anche solo superficialmente, il vertice europeo di Bruxelles. Per quanto riguarda l’esito, solo il 5% ritiene che per la nostra diplomazia si sia stato un successo pieno e le nostre richieste siano state accolte, invece il 25% lo considera un fallimento per l’Italia, dato che sono stati presi impegni che non cambieranno la situazione, mentre la maggioranza relativa (42%) lo considera un successo parziale. Prevale la delusione: il 44% pensa che l’intesa raggiunta rappresenti un compromesso al ribasso. Le valutazioni però sono influenzate dagli orientamenti politici: sono più positive tra gli elettori della maggioranza, divise tra quelli di Forza Italia, negative tra i dem. Questo vuol dire per Pagnoncelli che in termini di consenso per le forze politiche non si sono registrati cambiamenti di sorta. (agg. di Silvana Palazzo)
EUROMEDIA (29 GIUGNO): SALVINI ISPIRA FIDUCIA, DI MAIO…
L’ultimo sondaggio di Euromedia Reasearch, che è stato diffuso da Agorà Estate, si è occupato del governo Conte e, in particolare, ha approfondito il tema relativo alla fiducia nei ministri dell’esecutivo M5s-Lega. Agli intervistati è stato chiesto, per ogni ministro del governo, di esprimere se ispira fiducia, «intesa come capacità di ricoprire un ruolo istituzionale importante con successo o meno». Colui che riscuote maggiore consenso è Matteo Salvini, al 52%. Al secondo posto a sorpresa c’è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti (Lega) con il 46,3%. Ancor più sorprendente il sesto posto di Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, con il 40,5%. Ispirano più fiducia Giulia Bongiorno (Lega), ministro della Pubblica Amministrazione, che è al 45,8%, e il ministro dell’Economia Giovanni Oria, con il 43,8%. Un risultato tutt’altro che rassicurante per il capo politico del MoVimento 5 Stelle. (agg. di Silvana Palazzo)
RAPPORTO IXÈ-FONDAZIONE CAMPAGNA AMICA: I LAVORI PIÙ RIFIUTATI DAGLI ITALIANI
Nei giorni in cui impazzano le discussioni tra Lega, M5s, opposizioni e mondo delle aziende italiane sul Decreto Dignità a firma Luigi Di Maio, interessante è il sondaggio condotto da Ixè e tratto dallo studio co-prodotto con Fondazione Campagna Amica che rileva tutti quei lavori che i giovani italiani rifiutano più spesso negli ultimi anni. In particolare, sono tre quelli citati dallo studio che il giovane medio nel nostro Paese: badante, pony espress (o rider, lavoro sul quale verte simbolicamente parte del Decreto grillino) e operatore di call center. Per il lavoro di badante, la media vede un netto rifiuto per il 76% degli intervistati, mentre cala al 63% per gli operatori di call center e 61% per tutti i rider, ruolo “centrale” nella odierna Gig Economy. Secondo quanto emerso tra le conclusioni del sondaggio, l’indagine recita «la distanza più grande tra uomini e donne non si nota tanto nella propensione al lavoro di cura quanto, piuttosto, nella disponibilità ad accettare un posto in un call center».
IPSOS (27 GIUGNO): LEGA BOOM DOPO LE ELEZIONI
Ipsos ha condotto una serie di sondaggi per provare a verificare come siano giunti i partiti politici dopo le Elezioni del 4 marzo scorso, tra consensi e voti persi con la nascita del Governo gialloverde. La Lega di Salvini, come prevedibile, è il partito migliore tra quelli (pochi) cresciuti rispetto a 4 mesi fa: il Carroccio passa dal 17,4% al 31,4%, un balzo incredibile certificato dalla vittoria alle Comunali 2018. Di Maio col M5s perde terreno e cala del 3%, arrivando all’attuale 29,8%: per il Pd lo stallo è certificato non solo dalle dinamiche interne ma anche dall’elettorato, fermo al 19,8% su scala nazionale. Chi è messo peggio di tutti in questi 4 mesi è Forza Italia che da solo ha perso nel giro di pochi giorni ben il 6% dei consensi con il partito di Berlusconi in piena crisi “elitaria”, avendo perso quasi tutti i voti “generalisti” del Centrodestra. Fratelli d’Italia resta ancorato al 4% mentre Liberi e Uguali perde dal 3,4% fino all’attuale 2,3% tra le preferenze degli elettori intervistati nel sondaggi Ipsos.
PIEPOLI (2 LUGLIO): TOP FIVE MINISTRI, MANCANO SALVINI & DI MAIO
La Lega sale nei consensi, il Movimento 5 Stelle è in leggero calo ma comunque resta tra le prime due forze del Paese e con la squadra di Governo arriva a sondaggi fino al 60% di consensi (tutto il Governo gialloverde assieme): eppure, se viene stilata la Top Five dei Ministri in questi primi due mesi di Governo, si scopre che né Matteo Salvini né Luigi Di Maio rientrano nei Ministri più stimati del neo-esecutivo M5s-Lega. Un dato interessante che pone in evidenza i dicasteri più “specifici” e che in qualche modo “boccia” l’invadenza dei due vicepremier nelle questioni che non rientrano nelle loro competenze di Interni e Lavoro/Sviluppo Economico. Va detto, in quanto leader dei due partiti di Governo, era evidente che si sarebbero posti in concomitanza con gli interventi di Giuseppe Conte, ma di certo questo attivismo al momento non sta pagando nella considerazione degli elettori per i lavori meglio svolti nei Dicasteri ad inizio legislatura. Brillano Sergio Costa (Ministro dell’Ambiente) al 63%, pari merito a Giulio Bongiorno Ministro della PA: al 59% troviamo Giovanni Tria, il Ministro plenipotenziario sull’Economia e autentico “freno” alla smania di Salvini&Di Maio nel mettere in pratica tutte le proposte del Contratto di Governo. Appena dietro, il Ministro “di Mattarella, ovvero Enzo Moavero Milanesi responsabile del dicastero per gli Affari Esteri: al 56% spunta Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza, mentre al 54% troviamo un poker di donne Ministri che vanno da Giulia Grillo (Salute) a Elisabetta Trenta (Difesa), passando per Barbara Lezzi (Sud) ed Erika Stefani (Affari Regionali e Autonomie).