Secondo Silvio Berlusconi Fini si è autoescluso dal Pdl. Nel frattempo, due deputati passano a Fli.
«Fini si è autoescluso dal Pdl», dando vita ad una scissione «preparata da tempo». Tuttavia, l’alleanza con il Popolo della Libertà non rimane un ipotesi più che plausibile, dal momento che «in politica mai dire mai». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato da Bruno Vespa. Si tratta delle recenti anticipazioni del suo nuovo libro, el quale, tra le altre cose, il premier afferma: «C’è sempre la speranza che tutti gli elettori del centrodestra possano ritornare sotto un’unica bandiera per un vero cambiamento del Paese. Capisco che i parlamentari del nuovo gruppo si siano sentiti in dovere di seguire Fini che li aveva indicati personalmente nelle liste elettorali». Tuttavia, aggiunge, «in loro esiste anche la consapevolezza di un dovere di lealtà nei confronti degli elettori che li hanno votati sotto il simbolo del Popolo della Libertà, un simbolo in cui compariva il nome di Berlusconi come candidato presidente».
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Sulla posizione critica di Fini nei confronti dell’operato del governo, prima che desse vita ad un partito alternativo al Pdl, Berlusconi non ha dubbi: «quando una maggioranza nomina il presidente della Camera o del Senato, si aspetta, come minino, che essi condividano il programma legislativo che questa maggioranza e il suo governo presentano nella Camera di loro competenza». Nel frattempo, nella conferenza stampa indetta da Fli alle 12, è stato dato l’annuncio di due deputati del Pdl pronti a passare al gruppo di Fini: si tratta di Daniele Toto e Roberto Rosso. Potrebbero entrare in Fli, ma non è ancora certo, Alessio Bonciani e Giancarlo Mazzuca.