IPSOS (3 LUGLIO): SVOLTA NEI RAPPORTI UE?
Il Governo di Giuseppe Conte aveva iniziato il Consiglio Ue sui migranti rilanciando l’inizio di una vera e propria “svolta” nei rapporti con l’Unione Europea: dopo una settimana, i sondaggi di Ipsos provano a capire se l’effetto nei consensi sia stato positivo o meno rispetto ai risultati finora ottenuti. Il 20% ritiene che il Consiglio sia stato un successo pieno per il Governo gialloverde, mentre il 34% ritiene che il successo sia solo parziale visto che alcune richieste dell’Italia sull’immigrazione non sono state accolte dalla maggioranza dei Paesi membri. Il 30% lo ritiene invece un sostanziale fallimento su tutta la linea, sposando quindi la tesi delle opposizioni sul “can che abbaia ma non morde” della premiata ditta Di Maio-Salvini. Per gli elettori di Forza Italia, è il 42% a considerarlo un fallimento (58% per il Pd) mentre è solo il 16% degli elettori di M5s e Lega a considerare il Consiglio una manovra “errata” del Premier Conte.
EMG (8 LUGLIO): I TG PREFERITI DAGLI ELETTORI
Alle volte tra i sondaggi politici di questo Paese gli studi e le analisi pescano delle vere e proprie “chicche” in grado di divertire ma nello stesso tempo di far riflettere sull’evoluzione della politica nostrana: in questo caso, è la relazione con i media ad essere indagata, in particolar modo con la preferenza degli elettori rispetto ai telegiornali del nostro Paese. Come nota metodologica, non viene inserito all’interno il Tg5 (il che resta abbastanza misterioso come “scelta”), ma viene affrontato specialmente il livello di gradimento degli elettori “populisti”, ovvero dei partiti di Governo. Il TgLa7 condotto da Enrico Mentana rappresenta il faro per i simpatizzanti grillini, scelto dal 43,8% di loro, mentre non disdegnano neanche Tg1 (26,8%) e Tg2 al 34,3% del campione di intervistati del sondaggio Emg Acqua. Per quanto riguarda invece l’elettorato della Lega, è il Tg4 ad essere il primo telegiornale, seguito dal 43,5% del Carroccio: seguono, molto distanti, il Tg1 al 19,4% e il Tg2 al 18,5%. Forza Italia e Fratelli d’Italia non disdegnano comunque il Tg ex di Emilio Fede (rispettivamente 43,5% e 41,4%) mentre gli elettori del Partito Democratico dividono le preferenze tra il Tg3 (30,2%) e Tg1 al 30%.
EMG (8 LUGLIO): INTENZIONI DI VOTO, GOVERNO VALE IL 57%
I sondaggi di Emg Acqua, prodotti lo scorso 8 luglio, mostrano un lieve calo della Lega nella duplice forza di Governo che rimane comunque in dominio totale rispetto agli altri partiti in Parlamento (e non): Lega e Movimento 5 Stelle, ad oggi, valgono complessivamente un 57,5% distribuito tra il 30% di Di Maio e il 27,5% di Matteo Salvini, in lieve calo rispetto alle ultime settimane. Le opposizioni restano comunque distanti anni luce: per il Cenetrodestra, senza la Lega, il dato scende in picchiata al 15,5% frutto del 10,2% di Forza Italia, 4,4% di FdI e 0,9% di Noi con l’Italia. Per quanto riguarda invece il Centrosinistra, il Partito Democratico cala al 17,5%, ma salgono gli alleati LeU (3,5%), +Europa (1,6%) e altri partiti (Psi, Verdi, Civica Popolare e Svp) tra lo 0,9% e l’1,2% su scala nazionale. Infine, Potere al Popolo è dato all’1,8% in netta risalita rispetto alle scorse Elezioni Politiche.
PIEPOLI (9 LUGLIO): FIDUCIA LEADER, SALVINI MEGLIO DI DI MAIO
La fiducia nei principali leader politici, presentata dall’ultimo sondaggio dell’Istituto Piepoli, vede a sorpresa una decisa tenuta del premer Conte rispetto ai suoi diretti “vicepremier” e “angeli custodi” Di Maio e Salvini. Con Mattarella sempre in testa in ogni classifica sulla fiducia nei politici, tutto ciò che si muove dietro segna ormai da tempo la caduta di Matteo Renzi che in soli due anni passa dal quasi 405 di fiducia personale nell’odierno 20%. Osservando la classifica più da vicino, si scopre che Giuseppe Conte regge al 54% dietro al 66% dell’inarrivabile Capo dello Stato: al terzo posto, Matteo Salvini batte ancora il “collega-rivale” Ministro degli Interni, 48% contro il 46%, che è tra l’altro lo stesso risultato di Paolo Gentiloni, al momento il vero “leader del Pd” indicato dai cittadini intervistati. Renzi e Grillo al 20% rappresentano, per ora, il “passato” con un unico leader che riesce a fare peggio, ovvero Silvio Berlusconi relegato ad un bassissimo 11% su scala nazionale.