Pier Luigi Bersani ha parlato oggi all’assemblea dei circoli del Pd. Un discorso programmatico che lancia la “campagna d’inverno” contro il governo. Annunciata per l’11 dicembre una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi: “Chi ha fatto certe cose” ha detto riferendosi alla faccenda Ruby “non può governare”.
I temi ufficiali della manifestazione saranno il lavoro e la democrazia, ma l’intento è quello di “staccare la spina a un governo che non c’è più”. Intanto l’opposizione aspetta di sapere se Fini da solo ci penserà lui a chiudere questo governo. «Se vuoi avere la patente per fare l’uomo pubblico devi essere una persona per bene. Non ci si può dimenticare che un minore è un minore, anche se non lo sembra, e non lo puoi sbattere sulla strada, non sono mica noccioline questa cose qua: sono idee devastanti» ha detto Bersani riferendosi al caso Ruby.
«Non son mica noccioline, perché quando uno ha 15 anni ha 15 anni. Se ne ha 17, ne ha 17. Non si può fare così e dirigere un paese», aggiunge. Poi parla dei democratici: «Siamo l’unico, vero partito a radicamento nazionale. A noi la Lega e Berlusconi ci fanno un baffo. Inutile che vengano a dirci che siamo un partito arroccato in due o tre regioni. Facciamo duemila feste democratiche dell’Unità all’anno». La Lega e il PdL, dice ancora “ci fanno un baffo”.
Qualche parola anche per i “rottama tori del Pd” riuniti in assemblea a Firenze in questi giorni: «Affetto, atteggiamento amichevole, ma non consentirò che né da fuori né da dentro si manchi di rispetto perché noi tra poco, lo scommetto, saremo il primo partito del Paese e un partito così non si tira per la giacca. Vi chiedo amicizia, apertura, dialogo, confronto verso tutti quelli che vogliono fare qualcosa. Ma rispetto e orgoglio per il Pd perché noi siamo il principale strumento di alternativa di questo Paese».