Tutto praticamente molto scontato: Emmanuel Macron potrebbe essere, anzi lo è quasi sicuramente il nuovo presidente della Repubblica di Francia: le prime proiezioni ufficiali su dati reali diffuse alle ore 20 da France2 indicano il ballottaggio vinto dal leader di En Marche! con il 65,1% dei voti, contro una Marine Le Pen che invece non riesce a recupera lo svantaggio del primo turno e vede addirittura ampliarsi la forbice con il resto del Paese (resta al 34,9%). Vince l’uomo senza partito, contro tutto e tutti e ormai i prossimi dati che arriveranno nelle ore a venire non dovrebbero mutare di troppo questi risultati che paiono abbastanza netti. Macron sarà il successore di Francois Hollande, dopo aver battuto il Front National e il rischio di “uscita” dall’Europa come aveva paventato la Le Pen nella sua lunga e combattiva campagna elettorale. Si attendono ora i vari dati degli spogli che via via arriveranno nelle prossime ore ma ormai il dado sembra tratto: Macron è il più giovane presidente della storia francese e nelle prossime ore si avrà l’ufficialità anche matematica. (agg. di Niccolò Magnani)
Seggi chiusi in quasi tutta la Francia – tranne le città importanti – con le votazioni del ballottaggio che vedono già lo spoglio in molti seggi impegnati nelle Elezioni per l’Eliseo. I francesi hanno scelto e stando ai dati raccolti sul voto estero e agli ultimi sondaggi “clandestini” raccolti dai vari istituti ufficiali di Francia, non ci dovrebbero essere particolari sorprese sulla vittoria finale. Emmanuel Macron è dato al 63% da Ipsos, al 66% da Ifop, 62-65% per Harris e 64% per Bva, chiudendo con Opinion Way che dà il leader di En Marche! al 63%. in media dunque un risultato che si aggira sul 65% e porterebbe il centrista all’Eliseo, battendo Marine Le Pen che non sarebbe riuscita così a convincere appieno i francesi sulla sua rivoluzione politica e sociale contro l’establishment francese. Secondo le prime stime che iniziano ad arrivare, l’affluenza finale sarà tra il 73 e il 75%, con 3 punti di media in meno rispetto al primo turno. Appuntamento subito dopo le 20 con i primi exit poll ufficiali che potrebbero già essere indicativi sulla vittoria finale per le Elezioni in Francia. (agg. di Niccolò Magnani)
I dati dell’affluenza alle ore 17 in Francia per le elezioni Presidenziali vedono un netto calo rispetto al primo turno del 23 aprile scorso: il ballottaggio tra Macron e Le Pen ha portato ai seggi finora il 65,3% degli aventi diritto al voto in Francia, ben 4 punti percentuali in meno rispetto a due settimane fa. Secondo il dato diffuso dal ministero degli Interni, quello di oggi è il più basso delle ultime elezioni presidenziali verso l’Eliso, più basso anche rispetto al 2012, quando era stato del 72%, al 2007 quando era stato del 75,1%, e al 2002 quando era stato del 76,6%. L’astensione viene prevista, stando ai sondaggi di Ifop-Fiducial, Ipsos Sopra Steria, Elabe e Harris Interactive, attorno al 25-27% della popolazione avente diritto di voto, un dato che certamente farà discutere nei prossimi giorni sulla campagna elettorale condotta tra Macron e Marine Le Pen. Stando alle ultime segnalazioni e indiscrezioni di RBTF sarebbe in netto vantaggio Emmanuel Macron che con il 62-67% potrebbe arrivare alla vittoria questa sera al termine delle votazioni in tutta la Francia. (agg. di Niccolò Magnani)
Giungono altre novità sul voto in Francia con le elezioni che si avviano verso la conclusione tra meno di tre ore: Emmanuel Macron, secondo i media dal Belgio sarebbe in vantaggio tra il 62 e il 64% sulla rivale del Front National, Marine Le Pen. Ad oggi, il centrista sarebbe il prossimo presidente all’Eliseo, lo citano vari istituti di sondaggi portati come fonte dai vari quotidiani belgi e francesi a poche ore dalla chiusura dei seggi. Stando poi i dati di Le Soir, sarebbero finora molte le schede bianche o nulle arrivate nei vari seggi sia all’estero che nelle sedi elettorali al voto oggi in Francia. Si assottiglia la possibilità di vedere un trionfo del Front National, stando almeno ai primi dati e indiscrezioni finora ovviamente non ufficiali; gli exit poll cui fare riferimento usciranno alle ore 20 e da lì si potrà sapere molto, se non quasi tutto, sul voto francese. (agg. di Niccolò Magnani)
Nelle prime rilevazioni fatte dai colleghi di Le Soir sulle Elezioni in Francia, speciale ballottaggio, si ottiene una prima conferma delle previsioni alla vigilia: Emmanuel Macron è in netto vantaggio nei primi voti all’estero, su tutti nei territori d’Oltremare e in Nord America. In tutti i seggi elettorali all’estero si è votato ieri e secondo le indiscrezioni pubblicati dal quotidiano francese il leader di En Marche! sarebbe in netto vantaggio sulla candidata rivale Marine Le Pen, con una percentuale vicino al 70%. Sono ovviamente dati non ufficiali e ancora parziali ma danno l’idea di come le votazioni stiano per il momento confermando un trend assai positivo per il candidato Macron. Intanto un aggiornamento sull’allarme bomba del Louvre, con la spianata che è stata riaperta a Parigi decretando la fine di ogni allarme scoppiato verso mezzogiorno. (agg. di Niccolò Magnani)
I risultati delle Elezioni in Francia sono attesi tra poco meno di 6 ore e la tensione prosegue con le votazioni del ballottaggi che intanto sono in corso in tutti i seggi oltre le Alpi. Dopo un pacco sospetto ritrovato sulla spianata del Louvre a Parigi, l’allarme bomba è scattato immediato anche se non dovrebbe trattarsi di grande preoccupazione visto che gli agenti sono entrati subito in azione e l’area è stata del tutto evacuata. Nel frattempo ha parlato ancora Macron all’uscita dal seggio dove ha votato stamani, prima di dirigersi verso Parigi dove attenderà gli Exit Poll delle ore 20: «Abbiamo votato, ora siamo nelle mani dei francesi. Invito tutti i francesi a recarsi alle urne, i nostri predecessori si sono battuti per questo diritto, vi invito ad andare a votare». La Francia, l’Europa e anche il mondo interno guarda a questo voto che potrebbe gettare in panico i mercati o in discussione l’Ue qualora dovesse imporsi invece la rivale di Macron, Marine Le Pen, tanto temuta anche in queste ultime ore di voto. (agg. di Niccolò Magnani)
Allarme bomba al Louvre, l’intera zona è stata evacuata dopo che è stato dato l’allarme per uno zainetto abbandonato. Come si sa, il Louvre è proprio il punto che Macron ha scelto per festeggiare la sua eventuale vittoria questa sera e dove si raduneranno decine di migliaia di parigini. Il palco che si trova sul posto è stato fatto evacuare così come son stati chiusi tutti gli ingressi alla zona. Al momento dopo l’arrivo delle forze speciali ancora non si sa se davvero l’oggetto contenesse esplosivo o sia stato dimenticato da un turista. Queste elezioni sono le prime della storia francese che si svolgono in stato di emergenza dopo i numerosi attentati terroristici subiti negli ultimi due anni dal paese.
Alle ore 12 per le Elezioni in Francia hanno votato il 28,23%, in calo minimo rispetto al 28,54% del primo turno di due settimane fa: il primo risultato di questo ballottaggio vede dunque un affluenza che cala non sensibilmente, e questo potrebbe essere un vantaggio per Emmanuel Macron perché significa che più meno gli stessi votanti del primo turno sono tornati alle urne e con maggiori possibilità di escludere la Le Pen, come repubblicani in buona parte e tutti i socialisti hanno già annunciato (almeno a livello di partito, poi si sa sugli elettori la votazione è molto più mobile). Calo più deciso se si osserva il lato delle scorse Presidenziali: nel 2012 era stato il 30,66% a votare alle ore 12 del ballottaggio, con la vittoria che poi riuscì ad andare per Francois Hollande. Nel 2007 addirittura i voti erano stati del 34,1%, con un’astensione che di fatto sta aumentando di anno in anno per la politica francese… Di contro, va detto, rispetto al rischio di attentati Isis pare che i francesi hanno risposto “oui” all’appello della politica di non avere paura e di non rimanere intrappolati dalla logica del terrore fondamentalista. (agg. di Niccolò Magnani)
Nonostante il grande vantaggio che i diversi sondaggi hanno dato a Macron, il 62% contro il 37% della Le Pen, le ultimissime previsioni di voti danno la candidata del Fronte Nazionale ancora più giù, con una perdita, a seconda di diversi istituti, del 2,5% o dell’1%. Questa perdita sarebbe dovuta ai gravi errori e alle dichiarazioni fatte proprio negli ultimi giorni di campagna elettorale. C’è però un fatto che è stato fortemente sottovalutato dai sondaggisti durante il primo turno e cioè il livello di astensionismo che è stato registrato a urne aperte con il 22,5% contro il 20,5% del 2012. Tale astensione riguarda adesso i sostenitori di coloro che non sono arrivati al ballottaggio: quattro su cinque elettori di Fillon hanno intenzione di votare così come due terzi di chi ha votato Mélenchon, il che darebbe un totale del 76%, due punti in meno del primo turno. (agg. Paolo Vites)
In attesa dei primi risultati per le Elezioni in Francia che cominceranno ad arrivare questa sera dopo le 20, i due candidati per il Ballottaggio di oggi hanno già votato per potersi dirigersi entrambi a Parigi nelle sedi dei rispettivi partiti. Marine Le Pen, dopo la contestazione delle Femen, ha votato nel suo seggio a Hénin-Beaumont nel dipartimento di Pas-de-Calais: ora direzione verso il quartier generale del Front National a Chalet du Lac di Parigi, prima dello spoglio atteso per le ore 20. Qualche minuto prima Emmanuel Macron ha votato anch’egli nel suo seggio di Touquet assieme all’inseparabile moglie Brigitte. Un bagno di folla ha atteso il candidato e favorito alla vittoria finale, con tantissimi supporter che hanno salutato il leader di En Marche! augurandogli la vittoria e la salita all’Eliseo questa sera. Curiosa la novità che arriva dal candidato arrivato terzo al primo turno delle Elezioni, Francois Fillon, con il repubblicano che ha annunciato il voto per delega; voterà per Macron ma lo farà lontano dai riflettori e dalle domande dei cronisti, non recandosi di persona al seggio. (agg. di Niccolò Magnani)
Esattamente come al primo turno delle Elezioni in Francia, questa mattina subito dopo aver preso il via le votazioni per il ballottaggio tra Marine Le Pen e Emmanuel Macron alcuni attacchi delle Femen sono arrivati in vari seggi importanti del Paese. Su tutti, un gruppo di militante femministe hanno inscenato una protesta davanti al seggio dove voterà a breve il candidato del Front National, a Hénin-Beaumont, nel dipartimento di Pas-de-Calais nel sud-est della Francia. In cinque si sono calate dall’impalcatura che avvolge la facciata di una Chiesa lì nei pressi e hanno srotolato un enorme striscione dove campeggiava «Marine al potere, Marianna si dispera». Il riferimento è allegorico e richiama la Marianna che rappresenta la Repubblica della Francia a livello storico-culturale. Seggi intanto aperti con l’incubo di attacchi terroristici, come ha “promesso” l’Isis lanciando minacce contro i due candidati in corsa verso l’Eliseo. Dalle 8 fino alle 19 (alle 20 nelle grandi città) i francesi potranno votare il successore di Hollande: sfida aperta e risultati con prime proiezioni che arriveranno appena dopo le ore 20. (agg. di Niccolò Magnani)
-Il grande giorno delle Elezioni di Francia 2017 è finalmente arrivato: sarà il ballottaggio di oggi, domenica 7 maggio, a dire chi tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen diventerà Presidente. Saranno circa 47 milioni e mezzo i cittadini chiamati alle urne, che resteranno aperte dalle 8 alle 19 di oggi, ma in alcune grandi città le operazioni di voto proseguiranno fino alle ore 20. I seggi a disposizione saranno 66.546 e quando inizieranno a circolare i primi dati sull’affluenza inizieremo a capire qualcosa di più sull’esito di una battaglia che vede il candidato di En Marche! come grande favorito della vigilia. Lo dicono i numeri: al primo turno Macron è stato il candidato più votato con il 24,1%, mentre la candidata del Front National si è fermata al 21,30%. Lo dicono i sondaggi, che vedono EM con una forbice che va dal 61 al 62% rispetto al 38% circa della Le Pen. Lo dice, però, anche lo scenario politico attuale: i partiti tradizionali, socialisti e conservatori, esclusi per la prima volta dal ballottaggio, hanno invitato i propri elettori a recarsi alle urne per scongiurare il pericolo rappresentato dall’avanzata lepenista. Se lo schieramento anti-Le Pen avrà raggiunto il proprio obiettivo lo scopriremo però soltanto intorno alle 20, con le prime proiezioni…
-La vigilia del ballottaggio delle Elezioni di Francia 2017 è stata agitata dall’attacco hacker subito da Emmanuel Macron e denunciato dallo staff della campagna di En Marche. I pirati informatici, come riporta La Repubblica, hanno preso di mira “mail, documenti contabili, contratti etc..” che sono stati pubblicati in rete nella tarda serata di venerdì. I testi ‘rubati’ sono stati diffusi, secondo lo staff del candidato centrista, “insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione”. A detta della Bbc, il materiale trafugato ammonta a 9 gigabytes di dati da un utente anonimo e l’intento neanche troppo velato di questo attacco hacker era evidentemente quello di “minare la campagna a poche ore dal secondo turno”, in un tentativo di “destabilizzazione della democrazia, come si è già visto negli Stati Uniti durante la campagna presidenziale”. Il MacronLeaks, come è stato già ribattezzato il caso, non sembra però preoccupare più di tanto il soggetto dell’attacco. Dal movimento di Macron, infatti, hanno tenuto a ribadire che i documenti pubblicati dagli hacker sono “tutti legali ed espressione del normale funzionamento di una campagna presidenziale”. Ad ogni modo, in un’intervista rilasciata ad Afp, il presidente in carica Francoise Holland ha chiarito che “si sapeva che ci sarebbero stati questi rischi durante la campagna presidenziale poiché era già avvenuto altrove. Niente rimarrà senza risposta”.
Non bastava evidentemente l’attacco hacker ai danni di Emmanuel Macron a minare la tranquillità degli elettori a poche ore dalle Elezioni di Francia 2017 che vivranno oggi il ballottaggio decisivo tra il candidato centrista e Marine Le Pen per il Front National. Ad irrompere sulle operazioni di voto è infatti lo spettro di un nuovo attentato dell’Isis nel Paese. Il Site, il portale che monitora le attività degli estremisti islamici sul web, ha infatti dato conto dell’appello lanciato dagli uomini del Califfato sulla versione francese del magazine Rumiyah ad uccidere “i candidati al ballottaggio per le presidenziali in Francia e il personale nei seggi”. Bisogna ricordare che queste sono le prime Elezioni presidenziali francesi a svolgersi in regime di stato d’emergenza, in vigore dal 13 novembre 2015, giorno degli attentati di Parigi. Il Ministero dell’Interno francese, che già aveva predisposto un importante apparato di sicurezza, come riporta Quotidiano.net schiererà sul campo 50.000 fra poliziotti, gendarmi e militari, di cui 12.000 soltanto a Parigi.
Una vittoria di Marine Le Pen al ballottaggio delle Elezioni di Francia 2017 contro Emmanuel Macron si garantirebbe il podio fra le sorprese politiche più impronosticabili degli ultimi mesi, certamente non inferiore come portata – per intenderci – all’affermazione dei Leave per il referendum Brexit e alla vittoria di Trump nelle Elezioni Usa. Gli ultimi sondaggi pubblicati da Elabe per Bfm Tv prima del silenzio elettorale, successivi al violento dibattito televisivo tra Macron e Le Pen, attribuivano al candidato all’Eliseo di En Marche una percentuale di voti del 62% a fronte del 38% di quella del Front National. Sarà probabilmente l’affluenza, però, a rivelarsi decisiva ai fini della vittoria. Gli elettori frontisti, in genere, sono quelli più “militarizzati”: è difficile che rinuncino a recarsi alle urne in occasione di un evento che potrebbe fare la storia della Francia.
Allo stesso tempo Macron ha scacciato i dubbi di chi riteneva che il suo fosse un consenso troppo volatile ottenendo la percentuale più alta al primo turno e può comunque contare sugli endorsement pronunciati da Francois Fillon e Benoit Hamon – candidati sconfitti de Les Republicains e Partito Socialista – uniti dall’opposizione a Le Pen. Alla fine, a contare potrebbero essere però gli elettori dell’estrema sinistra, gli orfani de La France Insoumise di Jean-Luc Melenchon, oggi cani sciolti. Se decideranno di vedere in Marine Le Pen una candidata di rottura, piuttosto che di estrema destra allora la partita potrebbe realmente riaprirsi. Fatto sta che le previsioni sull’affluenza non sono delle più rosee: un’indagine di Odoxa per France Info la attesta al 75%, la più bassa dal 1969. La conferma che chiunque salirà all’Eliseo sarà il nuovo presidente della Francia intera, ma non di tutti i francesi.