Eletti lista Alternativa Popolare, flop clamoroso per Angelino Alfano. Il partito, ex Nuovo Centro Destra, rischia seriamente di non avere deputati eletti all’Ars: al momento si attesta attorno al 4,10 per cento, con la soglia minima al 5,00 per cento. I dati relativi alle singole liste provinciali confermano il trend negativo in una delle roccaforti del partito di Angelino Alfano: escluse Agrigento (11.137 voti, 8,02 per cento, 419 sezioni scrutinate su 510) e Siracusa (9.522 voti, 8,19 per cento, 333 sezioni scrutinate su 422), ha raccolto flop quasi ovunque. Così così a Palermo (13.084 voti, 3,97 per cento, 882 sezioni scrutinate su 1184) e Messina (9.336 voti, 4,67 per cento, 602 sezioni scrutinate su 780), mentre nelle altre liste provinciali i risultati sono decisamente allarmanti: 1,79 per cento a Caltanissetta (287 sezioni scrutinate su 289), 1,09 per cento a Trapani (395 sezioni scrutinate su 455) e 1,1 per cento a Ragusa (282 sezioni scrutinate su 310). Horror, invece, il risultato di Enna: 647 voti per un totale dello 0,98 per cento, scrutinate tutte le sezioni. (Agg. Massimo Balsamo)
BATOSTA A RAGUSA
Alternativa Popolare è al 4,10% quando siamo a 1.847 sezioni su 5.300 per le elezioni regionali siciliane. Un risultato deludente per il leader Angelino Alfano, che così rischia di non avere deputati eletti all’Ars. Le proiezioni non sono rassicuranti: per Emg/La7 la percentuale è del 4,3%. La situazione può essere analizzata anche con i risultati parziali dei voti alle liste provinciali. Alternativa Popolare è all’1,27% a Trapani, con 226 sezioni scrutinate su 455. Va meglio a Siracusa con l’8,52% per136 sezioni su 422. A Ragusa, invece, Alfano è al 1,248% con 195 sezioni su 310. Poco meglio a Palermo con 4,163% per 384 sezioni scrutinate su 1184. A Messina sono 201 le sezioni scrutinate su 780 e AP è al 4,484%. A Enna solo 0,733% per 137 sezioni su 226. A Catania il 4,647% con 225 sezioni su 1124. A Caltanissetta 118 sezioni su 289 per il 2,015%. Va meglio a “casa” di Angelino Alfano: AP è al 8,457% con 225 sezioni scrutinate su 510. (agg. di Silvana Palazzo) Le notizie su Fabrizio Micari e i voti raccolti dal candidato Presidente
SOGLIA A RISCHIO PER ALFANO
Lo scenario che si profila per Alternativa Popolare è clamorosamente deludente: il partito di Angelino Alfano rischia di non avere deputati Ars eletti. Il rischio di non portare nessuno in sala d’Ercole è molto alto, visto che viaggia tra il 2 e il 5%. I seggi dell’Ars sono 70, quelli designati su base provinciale con metodo proporzionale sono 62, inoltre c’è una soglia di sbarramento del cinque per cento. Proprio a causa di questo sbarramento Alternativa Popolare rischia grosso in queste elezioni regionali siciliane. La soglia di sbarramento è stata raggiunta solo a Messina e Ragusa, per il momento, ma il dato complessivo preoccupa. Gianfranco Miccichè di Forza Italia a La7 ha parlato proprio del flop del partito di Alfano: “Si è svuotato da solo andando a sinistra, è ovvio che tutti i deputati regionali hanno preferito venire con noi”. Questa esperienza rappresenterà un’occasione di verifica interna: ne è convinto anche Renato Schifani, altro esponente di Forza Italia. “Se non dovesse superare la soglia, innegabilmente entrerà in un momento di crisi esistenziale”. (agg. di Silvana Palazzo)
EXIT POLL: I PRIMI DATI PER AP
Deputati Ars Eletti in Alternativa Popolare, primi dati a disposizione in base agli exit poll. Il movimento del leader Angelino Alfano si è schierato al fianco del Partito Democratico per sostenere Fabrizio Micari, esponente di Centrosinistra, che però secondo gli exit poll non ha ottenuto un grande consenso: secondo i dati forniti da EMG per Tg La 7, Fabrizio Micari si assesta in una forchetta di consenso tra il 16,00 ed il 20,00 per cento, staccato dai favoritissimi Nello Musumeci (candidato di Centrodestra, 36,50 e 39,50 per cento) e Giancarlo Cancelleri (Movimento Cinque Stelle, 34,00 e 37,00 per cento). Per quanto riguarda le singole liste, Alternativa Popolare ha raccolto una forchetta di consenso che ‘balla’ tra il 3,00 e il 6,00 per cento. In base alle proiezioni offerte da Youtrend sui seggi Ars, in base agli exit poll offerti da EMG, Alternativa Popolare rischia di non entrare a Sala d’Ercole: con lo sbarramento al 5 per cento, Ap al momento non avrebbe alcun seggio. (Agg. Massimo Balsamo)
LISTINO REGIONALE PER MICARI
C’è grande curiosità sui risultati ufficiali e degli eletti deputati delle Elezioni alle Regionali in Sicilia, in particolare per quelli che riguardano Alternativa Popolare di Angelino Alfano. Un altro banco di prova per l’ex alleato di Silvio Berlusconi, che ha confermato l’alleanza con il Partito Democratico dichiarandosi a sostegno del candidato presidente Fabrizio Micari. Una scelta legata all’esperienza nell’amministrazione della più grande azienda pubblica siciliana, l’Università di Palermo. «Potrà amministrare la nostra isola», ha dichiarato Alfano quando ha presentato gli aspiranti deputati all’Ars, quindi la lista regionale. La consultazione rappresenta per Ap un bell’esame, visto che i deputati uscenti sono legati all’esperienza con il Pdl. «Fabrizio Micari è bravo e ha esperienza, per questo motivo potrebbe assumere una leadership politica moderata», ha assicurato Alfano, che ovviamente ambisce a più dei 4 quattro consiglieri su 70 che compongono l’Assemblea Regionale Siciliana in fase di rinnovamento. Nel listino regionale presentato a sostegno di Fabrizio Micari Presidente c’è Vincenzo Vinciullo di Alternativa Popolare, insieme a Alice Anselmo, Nicola D’Agostino, Mariella Lo Bello, Antonio Rubino, Valeria Sudano. Questi i consiglieri regionali che entrerebbero automaticamente a Palazzo dei Normanni in caso di vittoria del leader che li ha scelti.
CANDIDATI LISTE PROVINCIALI
Le liste elettorali dove i siciliani possono esercitare il diritto della preferenza di voto prevedono una divisione provinciale: lo stabilisce lo statuto speciale della Regione Sicilia insieme alla legge elettorale per le Regionali. Questo vuol dire che ci sono nove liste provinciali, tante quante le città in cui è divisa la regione: Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Il leader di Alternativa Popolare, Angelino Alfano, nei giorni scorsi ha ribadito la “pulizia” delle sue liste, in riferimento agli attacchi da parte del M5S ad altri partiti a causa della presenza di alcuni candidati considerati “impresentabili”. Il grande polverone non ha travolto AP, quindi analizziamo i candidati presentati da Alfano, a sostegno di Fabrizio Micari, per quanto riguarda le liste principali, quelle di Palermo e Catania. Partiamo da quella del capoluogo siciliano, andando in ordine di presentazione nella lista dei candidati deputati all’Ars per Alternativa Popolare: Carmencita Mangano, Mario Latteri detto Adelfio, Paolo Caracausi, Francesco Paolo Scarpinato, Michelangelo Nasca detto Michele detto Nasta, Giuseppe Bono, Cristina Bonanno detta Buonanno, Rosario Callipari detto Calipari detto Gallipari, Salvatore La Rosa, Stefano Silvio Lo Piccolo, Daniela Ludovico, Filippo Napoli, Monica Perricone, Laura Pilato, Stefano Reale, Antonino Vallone detto Nino. Per quanto concerne invece la provincia di Catania, la lista provinciale annovera i seguenti candidati ad essere eletti: Forzese Marco Lucio, Amato Simone, Carciotto Giuseppe, Condorelli Sebastiano Valentino detto Nuccio, Di Primo Agatina detta Tina, Giangreco Graziella, La Magna Giovanni, Mineo Rosalba, Rigano Venera, Sorbello Rosario, Tolomeo Giovanni Fabio, Zermo Carmelo, Dimino Licia. CLICCA QUI PER I CANDIDATI DELLE ALTRE 7 PROVINCE SICILIANE
ELETTI NEL 2012
Se si deve guardare indietro, quindi osservare quanto accaduto nelle ultime Elezioni Regionali siciliane, quelle del 2012, allora è impossibile individuare Alternativa Popolare, nata da una “costola” del Pdl. L’attuale leader Angelino Alfano sostenne Nello Musumeci con il reato della coalizione del centrodestra, sconfitto dal Governatore Pd Rosario Crocetta. Il 25,733% della coalizione fu accolto come un «risultato straordinario», nonostante la sconfitta, ma a distanza di cinque anni Alfano si ritrova con un nuovo alleato, il Partito Democratico, e con una prospettiva decisamente ridimensionata. I quattro deputati eletti che sono confluiti dal Pdl al Nuovo Centro Destra, diventato poi Alternativa Popolare, sono il presidente Antonino D’Asero, Vincenzo Fontana, Giuseppe Di Maggio e Vincenzo Vinciullo. Resta da capire se gli elettori vorranno confermarli dopo la separazione da Pdl e il passaggio nel partito di cui è leader ed esponente Angelino Alfano.