MONTE DEI PASCHI DI SIENA. MPS, ARRIVATO IL VIA LIBERA DELL’UE ALLA RICAPITALIZZAZIONE PRECAUZIONALE
È arrivato il via libera della Commissione europea al piano del Governo a sostegno della ricapitalizzazione precauzionale di Mps. In una nota viene spiegato che Bruxelles ha approvato aiuti di Stato per 5,4 miliardi di euro e che gli azionisti e i creditori subordinati della banca toscana hanno fornito un contributo pari a 4,3 miliardi di euro per limitare l’uso di denaro pubblico. Coloro a cui le obbligazioni subordinati sono state vendute in modo scorretto potranno chiedere un risarcimento che porterà all’assegnazione di obbligazioni privilegiate Mps. Per i risarcimenti, che sono destinati solo agli investitori retail, Montepaschi prevede una spesa fino a 1,5 miliardi di euro. I vertici di Rocca Salimbeni saranno soggetti a un tetto salariale corrispondente a dieci volte lo stipendio medio dei dipendenti della banca. La Commissione europea in una nota anche specificato che il piano di risanamento di Mps ha l’obiettivo di far sì “che lo Stato percepisca una remunerazione adeguata per il suo apporto di capitale”.
Pier Carlo Padoan ha convocato per le 17:00 una conferenza stampa “in merito ai recenti sviluppi nel settore bancario”. Gli sviluppi più recenti riguardano il decreto sulle banche venete, ma non bisogna dimenticare che è atteso nelle prossime ora il via libera formale delle autorità europee al piano di risanamento di Mps. Dunque la conferenza stampa potrebbe anche riguardare la banca toscana e la ricapitalizzazione precauzionale che potrà prendere il via dopo la comunicazione di Bruxelles. Tra l’altro essa dovrà essere preceduta da un provvedimento specifico del Governo e potrebbe essere quindi questa la ragione che ha spinto il ministro dell’Economia a convocare i giornalisti, magari per spiegare quali saranno le tappe che verranno seguite. Difficile ipotizzare altre ragioni per le quali si sia deciso di tenere una conferenza stampa in giornata.
Secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, nelle prossime ore, o al massimo domani, dovrebbe arrivare l’ok formale della Commissione europea al piano di risanamento della banca, di modo da dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale. Essenziale per sbloccare la situazione l’accordo raggiunto con il fondo Atlante per la cartolarizzazione dei crediti deteriorati di Montepaschi, che dovrebbe avvenire a un prezzo pari al 20,5% di quello nominale. C’è in ogni caso curiosità per sapere a quanto ammonteranno gli esuberi, visto che nelle scorse settimane ci sono state diverse indiscrezioni che hanno messo in allarme i sindacati. Gli ultimi rumors dicono che tutte le uscite previste sarebbero da realizzarsi tramite prepensionamenti e dunque senza veri e propri licenziamenti. Nel fine settimana il quotidiano di Confindustria aveva scritto che il ritorno alle contrattazioni del titolo di Mps in Borsa potrebbe avvenire a settembre.
Mentre ormai la vicenda di Monte dei Paschi sta arrivando a una soluzione (nei prossimi giorni ha detto il ministro Padoan), l’Ue sembra pronta a varare un modello di bad bank di modo che i singoli stati membri possano decidere se utilizzarne una o meno per risolvere il problema degli Npl che in molti casi stanno creando problemi al credito. Problemi che potrebbero amplificarsi se la Banca centrale europea dovesse cominciare a fermare la sua politica ultraespansiva. Secondo quanto scrive Repubblica, l’11 l’Ecofin dovrebbe prendere una decisione in materia, ma nel frattempo è stata messa a punto una bozza di sei pagine che è già al vaglio di governi, Bce e Commissione europea. “Innanzitutto i ministri daranno mandato alla Commissione europea di sviluppare un modello entro la fine del 2017 per la costruzione di bad bank nazionali che permettano alle banche di smaltire i crediti deteriorati.
Il modello che sarà proposto da Bruxelles per facilitare i governi a mettere in piedi le bad bank spiegherà principi, soglie, governance regole per la valutazione degli asset e modus operandi dei contenitori per gli Npl. Che potranno essere pubblici e privati. Nel caso di bad bank pubbliche, Bruxelles traccerà anche le condizioni con cui i governi, che si dovranno comportare da operatore di mercato, saranno tenuti a comportarsi per non violare le regole Ue sugli aiuti di Stato”, si legge sul quotidiano romano, in cui viene poi specificato che Bruxelles lavorerà alla creazione di piattaforme informative nazionali per dare ai compratori maggiori informazioni sugli Npl e le loro caratteristiche, di modo che i prezzi possano rispecchiare meglio l’effettivo valore dei crediti in sofferenza.