Stando alle ultime rilevazioni contenute nei sondaggi politici prodotti da Winpoll si scopre come uno dei punti di massima discussione politica negli scorsi giorni – riguardo la crisi di Alitalia in seguito al referendum per il salvataggio bocciato dai lavoratori dipendenti – scatena il commento degli elettori italiani che sposerebbero, ad oggi, la linea del Governo Gentiloni. Secondo le rilevazioni di Winpoll, il futuro della compagnia aerea ex di bandiera dovrebbe essere la cessione ad un’altra azienda straniera, per il 57% degli elettori: oltre la metà degli italiani intervistati dunque non intende sentire parlare di nazionalizzazione o nuove cordate. La scelta invece di approdare ad un nuovo piano di salvataggio indotto dal Governo vede il 21% di preferenze, mentre la decisione di trovare altri imprenditori italiani che prendano in mano Alitalia per poterla salvare resta l’ultima del scelte degli italiani, con il 12%.
I sondaggi prodotti da Scenari Politici-Winpoll hanno mostrato come la situazione alla sinistra del Pd sia tutt’altro che semplificata dopo la scissione che ha creato di fatti due nuovi movimenti e “riformato” un terzo. Mdp Articolo 1 e Lista Pisapia sono nati nel 2017 di fatto, mentre Sinistra Italiana ha pensionato definitivamente Sel e Vendola, il tutto dopo il fallimento del Pd di Renzi al Referendum e la disgregazione interna ai dem con la ben nota scissione di Bersani, D’Alema e Speranza. Ebbene, stando ai sondaggi elettorali condotti da Winpoll si scopre come per avere qualche speranze di ottenere un peso specifico nel nuovo sistema di fatto a carattere proporzionale, a Mdp non convenga correre da sola. Prenderebbe infatti il 3,4% ad oggi, con la Lista Pisapia Campo Progressista al 2,8% e con Sinistra Italiana all’1,5%: se però Bersani riuscisse a trovare un accordo con Pisapia, e i contatti sembrano comunque ben avviata, il Pd si ritroverebbe alla sua sinistra una forza che vale ad oggi il 7,9% delle intenzioni di voto, facendo di fatto aggiungere qualche voto “nostalgico” dei dem, azzerando praticamente Sinistra Italiana di Fratoianni (che rimarrebbe allo 0,8%) e consolidando il progetto politico di Articolo 1.
Stando agli ultimi sondaggi prodotti da Istituto Ixè sulla situazione politica di questi ultime settimane, un dato interessante viene fornito dalla domanda posta ai vari elettori intervistati riguardo le teppistiche per le prossime Elezioni Politiche. «Lei personalmente, quando vorrebbe votare per le Elezioni Politiche?», viene chiesto nel sondaggio pubblicato la scorsa settimana e le risposte sono interessanti e a loro modo “spiazzanti”. Con la vittoria di Matteo Renzi alle Primarie Pd e la nuova leadership riaffermata che possa fare da contraltare al Movimento 5 Stelle ancora primo partito nel Paese, pare che sia cresciuta ancora di più la voglia di tornare alle urne in modo anticipato rispetto alla fine naturale della Legislatura fissata per la Primavera 2018. Il 52% degli intervistati ritiene infatti di dove andare a votare in autunno 2017, dunque tra qualche mese, una volta sistemata la legge elettorale (o anche senza direttamente con il Consultellum come sistema di voto). Il 41% invece prosegue con la linea di supporto al Governo Gentiloni, e dunque finire la legislatura il prossimo anno (solo il 7% invece non si esprime al sondaggio, ndr). L’impressione delle ultime mosse in Parlamento portano tutte al proseguimento della Legislatura, ma non è detto che le cose non possano variare già nelle prossime settimane quando il testo della legge elettorale approderà finalmente in Aula, con la voglia magari di tornare alle urne che tornerà a “solleticare” alcune (poche) forze politiche…