Ormai più della metà delle sezioni sono state scrutinate. E Maroni, con ogni probabilità ha vinto. In questi casi, i ribaltoni sono statisticamente pressoché impossibili. Eppure il leader del Carroccio ancora non parla. Più volte, nel corso delle ultime ore, è stata sottolineato il suo curioso silenzio dovuto, pare, ad un timore eccessivo, all’esagerata precauzione per evitare figuracce. In ogni caso, il segretario del Carroccio, è nettamente in testa con il 43,34% dei consensi, mentre sono state scrutinate 6.399 sezioni su 9.233. Ambrosoli, segue con il 38,10%. Le rispettive coalizioni sono al 43,64% e al 37,08%. Per quanto riguarda il centrodestra, i partiti che lo compongono sono così piazzati: Pdl al 16,73%, la Lega Nord al 13,61%, la Lista Maroni al 10,42%, Fratelli d’Italia all’1,58%, la Lista Tremonti allo 0,53%, il Partito dei pensionati allo 0,96%. Vediamo i partiti che compongono il centrosinistra: il Pd è al 24,88%, la Lista Ambrosoli presidente al 7,11%, Sel all’1,81%, Etico a sinistra allo 0,94%, l’Idv è al 0,63%, il Partito socialista italiano allo 0,27%. Silvana Carcano, candidata dell’M5S, viaggia attorno al 13,17%, mentre il suo partito è al 13,78%. Gabriele Albertini è fermo al 4,13%. Lombardia Civica, che lo sostiene, è al 2,45%, mentre l’Udc all’1,63%. Carlo Maria Achille Pinardi candidato di Fare per fermare il declino, è al 1,20%, il suo partito è all’1,29%.