Secondo tutti i sondaggi e le dichiarazioni che si sentono in giro, da qui alle prossime elezioni (2018?) la sfida è una, quella tra Movimento 5 stelle e Partito democratico. I primi sono sempre in testa a tutti i sondaggi, i secondi, almeno a sentire Renzi, stanno guadagnando punti. A questo punto è lecito chiedersi da dove arrivano questi punti percentuali: dal centro destra? O i due principli contendenti se li sottraggono a vicenda? Intanto, mentre a parole 5 Stelle e democratici si lanciano grandi sorrisi dicendosi pronti a dialogare apertamente sulla nuova legge elettorale, Renzi manda le maglie gialle a pulire le strade di Roma intasate dalla spazzatura dandone la colpa alla pentastellata sindaca Virginia Raggi. Davanti a questo scenario contorto abbiamo chiesto l’opinione di Nicola Piepoli, sondaggista e analista politico. Ecco cosa ci ha detto.
Piepoli, i 5 Stelle sono sempre avanti ma il Pd dichiara di recuperare posizioni. Che cosa sta succedendo?
Le cose non stanno così, semplicemente; c’è altro che bolle in pentola. Ci saranno grosse sorprese. Vedremo come vanno le elezioni comunali ma ci saranno sorprese molto di più quanto la gente comune pensa.
Immagino che stia parlando del centrodestra. Ma Salvini continua a parlar male di Berlusconi…
Ovvio. Ma se Berlusconi e Salvini si uniscono, i 5 Stelle scendono brutalmente, non di poco, ma di molto.
Questo significa che il grosso sostegno che ha adesso il M5s è dato da elettori di area centrodestra?
Anche del centrosinistra, ma con la differenza che quelli del centrodestra sono elettori chiamiamoli in libera uscita, hanno perso un punto di riferimento chiaro perché al momento non esiste più la vecchia coalizione di centrodestra e quindi si sono dati a Grillo. Ma è una situazione in divenire, tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro.
Se Salvini e Berlusconi tornano insieme, vincono?
Per prima cosa si torna al bipolarismo centrodestra e centrosinistra. Macron in Francia ha dato un segnale molto forte in questo senso. La sua vittoria sulla La Pen dimostra che gli estremismi non reggono e questo vale anche per gli italiani, almeno mi auguro che Berlusconi e Salvini lo capiscano.
Ma i 5 stelle sono paragonabili all’estremismo della Le Pen?
Per me il loro progetto di governo è destinato a naufragare. Naturalmente aspetto di essere smentito.
Dall’altra parte il Pd potrà correre da solo nel tentativo di vincere?
La risposta è no, chi non ha alleanze non vince. Storicamente il centrosinistra è stato sempre più debole del centrodestra, dal ’46 ad oggi. Travestiamo la Dc da centrodestra e vediamo chi ha vinto sempre le elezioni. Il Pd oggi non recede, ma il problema non è avere il 30 per cento dei voti ma il 50 più uno e per questo ci vogliono alleati.
Però era un altro contesto storico, si votava Dc per non far andare i comunisti al governo, no?
Sì, però adesso c’è il blocco americano che tiene per la destra ma non ha ancora deciso per quale candidato, perché la destra è a pezzi. Come dicevo prima, se il centrodestra si rimette insieme vince, ha tutte le possibilità di farlo, la storia italiana ce lo insegna. Realtà locali comprese. Guardiamo quello che è successo a Como: nel momento in cui le parti del centro destra si sono riunite, hanno vinto.