-Si continua a discutere della Legge di Bilancio 2017, la cosiddetta Manovra, o Legge di Stabilità che dir si voglia, che rappresenta il pacchetto di emendamenti più importante dell’attività di governo. Rispetto al testo approvato al Senato pochi giorni fa si è espresso positivamente Claudio Carpentieri, responsabile nazionale del settore fisco della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, il quale, come riportato da Il Tirreno, ha valutato con favore soprattutto “Istituzione dell’Iri (attenuazione della progressività dell’imposizione e incentivo alla patrimonializzazione delle piccole imprese), tassazione per cassa del reddito d’impresa in contabilità semplificata, deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa, riforma degli studi di settore, e rottamazione dei ruoli Equitalia”. Migliorabile, a detta di Cna, l’aspetto riguardante le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie in credito anticipato.
Dopo le dimissioni di Matteo Renzi da Presidente del Consiglio con conseguente inizio della crisi di governo erano in molti a temere che la Legge di Bilancio 2017 cancellasse i progressi fatti dal Parlamento in materia di pensioni per quanto riguarda i lavoratori autonomi. Come riportato da La Repubblica quest’ipotesi è stata fortunatamente scongiurata, e i professionisti autonomi dovranno così corrispondere alla gestione separata INPS una aliquota contributiva del 25% anziché del 29% per il 2017 e del 33% del 2018 come sarebbe stato in assenza di queste modifiche nella Manovra 2017. L’aliquota per i lavoratori autonomi si adegua così a quella dei lavoratori dipendenti ed è di poco superiore a quella relativa ad artigiani e commercianti. La fascia più tutelata rimane attualmente quella dei professionisti con ordine.
L’approvazione in fretta e furia della Legge di Bilancio 2017, figlia delle dimissioni da Presidente del Consiglio di Matteo Renzi, ha messo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro da infermiere. Come si legge sul portale infermieristicamente.it, per effetto dell’emendamento n. 52.148, approvato a fine novembre dalla V Commissione Bilancio alla Camera, che allunga di un anno esclusivamente le graduatorie vigenti fino a settembre 2013, già prorogate grazie al Decreto D’Alia, i 4471 vincitori di concorso e 151.378 ritenuti idonei rischiano di veder svanire la possibilità di accedere ad un posto di lavoro a tempo indeterminato. Chi ha vinto un concorso fino a 13 anni fa può infatti sperare nell’assunzione, chi lo ha fatto negli ultimi 3 anni deve sperare in una modifica del decreto in extremis. L’unica speranza per decine di migliaia di infermieri è che un’apposita proroga per le graduatorie approvate da settembre 2013 venga inserita in zona Cesarini nel decreto Milleproroghe.
A tre giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio 2017 in Senato, pesano ancora le discussioni in seno al Parlamento e agli analisti sulle possibili coperture delle misure impiegate in Manovra di Stabilità: il caos per le dimissioni del Governo ha solo “rimandato” una discussione che certamente peserà anche sul prossimo governo. La manovra da 27 miliardi che stabilisce la spesa per lo Stato nel prossimo anno (e anche triennio) prevede alcune misure molto onerose che andranno verificate e vagliate nei prossimi mesi: alla fine dell’esame “monocamerale” di Montecitorio con la ratifica tecnica di Palazzo Madama le maggiori spese del solo articolo 1 ammontano a 10,8 miliardi nel 2017 che salgono fino a 16,2 miliardi nel 2018 e 17,3 miliardi nel 2019. 1miliardo e 900milioni di euro verranno spesi per il Fondo di Finanziamento degli investimenti e per lo sviluppo infrastrutturale, mentre 1,4 miliardi andranno per il fondo dei contratti statali. Questi due punti su tutti peseranno eccome per le spese della Manovra di Stabilità, anche se non “scherzano” neanche i 969 milioni destinati agli enti territoriali, gli 800 per la quattordicesima di pensione e i 500 milioni per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali innovativi. Ci saranno altri 500 milioni di euro per il rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali oncologici innovativi: chiudiamo con i 360 mln dell’Ape “precoci” e altri 300 per l’Ape Sociale, secondo quanto riportato anche dal Sole 24 Ore in un ottimo focus riassuntivo. Clicca qui per la Legge di Bilancio analizzata spesa per spesa.
Sono tre i pilastri della Legge di Bilancio 2017 che è stata approvata mercoledì dal Senato dopo il voto della Camera. La crisi di governo “generata” dopo quel provvedimento ha praticamente inglobato qualsiasi altra discussione in termini politici, ma gli effetti di questa importante finanziaria, l’ultima del Governo Renzi, restano importanti. La Manovra di Stabilità, come sottolinea il Sole24ore, si poggia “sugli investimenti pubblici e privati, questi ultimi immediatamente operativi a partire dal 1° gennaio con la proroga del super ammortamento al 140% e i nuovi iperammortamenti al 250% per i beni tecnologici di “Industria 4.0”, le pensioni e gli interventi per la famiglia, a partire dal discusso bonus bebè, quello per gli asili e la “no tax area” per gli studenti universitari”. A questi tre pilastri della Legge di Bilancio 2017 si aggiungono poi alcune misure sul fisco “a partire dalla sterilizzazione della clausola di salvaguardia per il 2017 con gli aumenti dell’Iva per oltre 15 miliardi, la piena operatività del taglio di 3,5 punti dell’Ires (dal 27,5 al 24%), l’arrivo dell’Iri con aliquota al 24% per le piccole imprese e il regime di cassa per le ditte in contabilità semplificata”. Novità inoltre dal fronte della lotta all’evasione con la lotteria dello scontrino oltre alla tracciabilità delle spese dei servizi per i condomìni.
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