Terminato lo spoglio delle schede, sono finalmente giunti i risultati definitivi di queste consultazioni politiche per il rinnovo del Parlamento e l’elezione del Presidente e del Consiglio regionale di Lombardia, Lazio e Molise.
Roberto Maroni, segretario della Lega Nord, è il nuovo governatore del Pirellone. Lo sfidante, Umberto Ambrosoli, candidato civico per il centrosinistra, è stato staccato di oltre 4 punti percentuali: Maroni ha infatti ottenuto il 42,8 per cento, Ambrosoli il 38,2. A seguire, invece, Silvana Carcano del Movimento 5 Stelle, si è fermata al 13,6%, contro il 17 per cento ottenuto dal Movimento al Senato. Gabriele Albertini, candidato di Monti, non riesce invece a superare il 4,1%, contro il 10,7 ottenuto da Scelta civica al Senato. “Missione compiuta. Abbiamo salvato la Lega – ha detto Maroni – La vittoria in Lombardia ci consente di aprire una fase nuova con la costituzione della macroregione del Nord”. Il segretario della Lega Nord ha dedicato la sua vittoria al capo della polizia, Antonio Manganelli, ricoverato in terapia intensiva per un’emorragia cerebrale. Per quanto riguarda poi l’attribuzione dei seggi per ogni lista presente in consiglio regionale, il centrodestra che ha sostenuto Maroni ha conquistato un totale di 48 seggi che vanno così distribuiti: diciannove seggi al Popolo della libertà; quindici seggi alla Lega Nord; undici seggi alla lista Maroni presidente; due seggi alla lista Fratelli d’Italia; un seggio al Partito pensionati. La coalizione che ha sostenuto Ambrosoli ottiene un totale di 21 seggi così suddivisi. Il Pd ne ottiene 17, la lista Patto civico con Ambrosoli ne ottiene 4, mentre 9 andranno al Movimento 5 Stelle. Tutti gli altri partiti che si erano candidati alla competizione elettorale non entrano in consiglio regionale.
Nicola Zingaretti è il nuovo governatore della Regione Lazio. Avvenuto lo scrutinio delle 5.264 sezioni totali, il candidato Pd trionfa con il è al 40,65%, staccando notevolmente il diretto avversario Francesco Storace, fermo al 29,32%. Al terzo posto, col 20,22% Davide Barillari del Movimento 5 Stelle, attestatosi al 20,22%, seguito da Giulia Bongiorno delle Liste per Monti con il 4,73%. Quinto Sandro Ruotolo di Rivoluzione Civile al 2,17%. “Dedico questa vittoria a loro”, ha detto il neogovernatore rivolgendosi alla moglie e alle figlie. Zingaretti ha abbracciato la sua famiglia e ringraziato lo sfidante che poco prima gli aveva telefonato per congratularsi della vittoria ottenuta. “Da oggi sarò presidente di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Credo che in un dato nazionale di incredibile frammentazione quello conseguito è un risultato bellissimo. Questo è stato un voto che dentro di sé ha una grande voglia di discontinuità: nel modo di fare politica e gestire il potere. Porremo un tema di innovazione profonda. Infine il voto conferma una grande voglia di partecipazione diretta alla vita politica”. “Come mi rapporterò con il M5s? Aprirò un confronto con tutto il consiglio regionale sui temi che reputo anche miei”, ha aggiunto Zingaretti.
Paolo Di Laura Frattura è il nuovo governatore del Molise. Il candidato della coalizione di centrosinistra ha ottenuto il 44,7% superando il governatore uscente Angelo Michele Iorio, sostenuto dal Pdl e dalla Lega, fermo al 25,8%. Segue Antonio Federico, candidato del Movimento a Cinque Stelle, fermo al 16,8%. Dopo due mandati (e il terzo iniziato ma interrotto prematuramente) finisce l’era Iorio in Molise: le urne hanno comunque confermato le aspettative e i numerosi sondaggi, consegnando la Regione alla sinistra. in Molise il voto si era reso necessario dopo che il 17 maggio dello scorso anno il Tar aveva annullato le elezioni regionali del 2011 per la presenza di liste irregolari. In quel caso Iorio aveva vinto su Frattura con meno di 1000 voti di scarto, decidendo successivamente di ricandidarsi per la quinta volta in 13 anni alla guida della Regione. L’esito, però, stavolta è stato diverso.
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