Unicredit pesante in Borsa in una mattinata peraltro non negativa per tutti i bancari, malgrado lepreoccupazioni legate al crac dei fondi gestiti da Bernard Madoff. Piazza Cordusio, che ha segnalato di essere esposta per 75 milioni verso Madoff, cede a Piazza Affari il 3,4% a 1,53 euro. Scivola il Banco Popolare (-5,59% a 4,9 euro), Mps lascia sul terreno l’1,66% a 1,48 euro mentre Intesa si mantiene in rialzo (+0,67% a 2,25).
Inoltre, relativamente alla divisione di asset management Pioneer Investment, Unicredit «conferma che alcuni fondi della sua unità dedicata agli investimenti alternativi sono risultati esposti a Madoff indirettamente tramite feeder funds. Questi ultimi però – precisa una nota – non sono tuttavia presenti in alcun portafoglio dei fondi di hedge di diritto italiano». L’esposizione dei clienti italiani «é pari a zero» sottolinea Unicredit. In Borsa, in avvio di seduta, il titolo è cautamente positivo, in rialzo dello 0,06% a 1,59 euro.
Tornano i timori e le incertezze sul settore finanziario. Il crac Madoff, commentano gli operatori, pesa su questo lunedì a Piazza Affari. Il Mibtel rallenta e riduce il guadagno allo 0,17% a 14.999 e lo S&P/Mib allo 0,17% a 19.206 punti. I bancari vengono presi di mira dagli ordini in vendita e tra i più colpiti c’é Unicredit (-3,21%) che ha già reso nota la sua esposizione. Il mercato si interroga sulla frode finanziaria e scommette su chi possa esserne rimasto coinvolto, commentano gli operatori, mentre nel fine settimana si è appreso che la Consob ha già avviato una serie di accertamenti per valutare l’impatto del crac Madoff sul sistema finanziario italiano. Intesa Sanpaolo è tra i pochi titoli bancari a proseguire in cauto rialzo (+0,89%). Mediobanca cede lo 0,62%, Mps l’1,86%, Mediolanum l’1,28 per cento, Banco Popolare il 5,20 per cento. Bene Eni (+1,18%) in linea con i petroliferi in Europa e i titoli del settore energia. Enel sale dell’1,12%, Saipem corre in progresso del 3,17% per cento. Fiat guadagna l’1,36% e si mette in evidenza Stm (+2,08%).