INDEX, PREMIER CENTROSINISTRA: GENTILONI BATTE GRASSO
Le elezioni politiche non sono poi così lontane: anche se manca ancora una data, la campagna elettorale è già cominciata e i sondaggi politici provano già a capire in che direzione si stanno muovendo i vari partiti italiani. Un dato interessante arriva dal sondaggio prodotto da Index Research in cui viene sondato il campo del centrosinistra e la possibile leadership per una candidatura post-elezioni: ebbene, per Matteo Renzi il periodo no continua visto che viene dato al terzo posto come possibile “desiderato” futuro premier di una coalizione di centrosinistra; non solo, il 14% di consenso è davvero un colpo molto duro all’immagine e all’ego politico del segretario dem. In testa troviamo invece Paolo Gentiloni che evidentemente sta convincendo come Premier tanto da prendere il 17%, massimo tra tutti gli altri possibili candidati; al secondo posto a sorpresa Pietro Grasso (16%), presidente del Senato e da poco fuoriuscito dal Pd, nonché possibile candidato designato dalla sinistra extra-dem. Dietro a Renzi troviamo all’9% Dario Franceschini, subito dopo all’8% troviamo un redivivo Walter Veltroni. In serie, al 6% i ministri Minniti e Orlando, al 3% Romano Prodi e Pierluigi Bersani, al 2% Massimo D’Alema ed Enrico Letta.
INDEX, INTENZIONI DI VOTO: M5S STACCA IL PD
Due dati certi ancora nelle ultime intenzioni di voto dei sondaggi Index: dopo il voto siciliano, il centrodestra unito è sempre più in salute mentre il Movimento 5 Stelle stacca ancora il Partito Democratico, con Renzi in giro per l’Italia a cercare di ritrovare il consenso perduto e quel “treno Pd” che sembra già partito da mesi. In termini numerici, il Movimento 5 Stelle torna prima lista con il 27,4%, segue il Pd a 25,6%, in terza posizione la Lega Nord al 15,1%, appena davanti ad una Forza Italia in crescita netta (14%) e a Fratelli d’Italia al 4,9%. Per tutte le altre forze politiche, da segnalare il 3% di Mdp, il 3,1% di Campo progressista, Verdi, PSI, Scelta civica, il 2% di Sinistra Italiana e l’1,8% di Direzione Italia, Energie per l’Italia, Rivoluzione Cristiana, Mov. Nazionale, Idea, Mov. Animalista. In termini di coalizioni, il centrosinistra si prende il 30,7% ma con dentro anche tutta la sinistra che non vuole più vedere Renzi al comando, il centrodestra invece prenderebbe il 35,8% complessivo, e sono però più uniti che a sinistra.
PIEPOLI, SICILIA: I PARTITI USCITI PIÙ RAFFORZATI
Secondo i sondaggi prodotti dall’Istituto Piepoli dopo i risultati delle elezioni siciliane ci sono due partiti su tutti che escono del tutto rafforzati dal voto di domenica scorsa: il Movimento 5 Stelle e Forza Italia, su tutti, con l’affermazione vincente di Nello Musumeci e quella semi-vincente della lista M5s che porta in Assemblea Regionale il maggior numero di deputati, nonostante rimangano in opposizione. Secondo gli intervistati subito dopo le elezioni sicule, il 37% ritiene il Movimento 5 Stelle è quello che ci ha guadagnato di più in termini di eco nazionale dal risultato finale prodotto domenica, con la buona affermazione di Cancelleri che pure ha perso la sfida con Musumeci. Doveva invece essere il candidato di Salvini e Meloni e di fatto però l’elettorato ha “recepito” la vittoria del neo governatore come un successo di Silvio Berlusconi e Forza Italia, merito certamente della antica sapienza politica del Cav che politicamente ha davvero 7 vite. Il 36% reputa FI il partito che ci ha guadagnato di più con questo voto: il 12% dice Lega, il 7% dice Fratelli d’Italia, solo il 5% dice Pd che da tutti è stato ormai definito il vero sconfitto di questa tornata elettorale.
SONDAGGI INDEX, POPULISTI LEGA E M5S IN CRESCITA
Le intenzioni di voto prodotte da Index Research durante la trasmissione Piazza Pulita mostrano i risultati degli ultimi sondaggi legati alle prossime elezioni politiche nazionali: se si votasse oggi infatti si vedrebbe una crescita ancora ulteriore dei movimenti “populisti” e sovranità, su tutti M5s che segna col 27,5% il primo partito nel Paese. Dietro cala Renzi col Pd che prende il 25,4% e resta al secondo posto ma col dubbio sempre atroce di doversi “consegnare” nelle mani della Sinistra o di Berlusconi per trovare una coalizione che permetta di formare un Governo. Bene anche la Lega di Matteo Salvini che col 15,6% stacca il rivale interno al centrodestra di Forza Italia, che resta al 14%, mentre Fratelli d’Italia sale al 5%; per quanto riguarda i “piccoli” partiti, male Alternativa Popolare e Sinistra Italiana al 2%, non cresce Mdp (3%) mentre veleggia Campo Progressista che assieme a Verdi, Scelta Civica e Psi potrebbe raggiungere il 3,2% nazionale. Da ultimo, Direzione Italia, Energie per l’Italia, Rivoluzione Cristiana, Mov. Nazionale, Idea, Mov. Aniamalista e altri di centrodestra raggiungono l’1,8%.