Beppe Sala si è recato a votare questa mattina nel seggio predisposto al Liceo Parini di Milano. Il candidato del centrosinistra nel ballottaggio per le elezioni amministrative comunali 2016 ha detto solamente di sentirsi tranquillo. Già da questa mattina i suoi profili social sono attivi, sin dall’apertura dei seggi. Attraverso delle immagini è chiaro l’intento di richiamare quanti più cittadini al voto. Alle 7:00, infatti, è stata postata una foto in cui una mano cinge un’altra nell’atto di una persona che ne accompagna un’altra. Infatti, il messaggio sull’immagine è: “È ilm momento di portare tutti a votare”. A metà mattina è invece stata postata la foto dello stesso Beppe Sala intento a inserire la sua scheda nell’urna elettorale. Con il messaggio “Io ho appena votato. E voi?”. Il pomeriggio è invece iniziato con un’immagine che ricorda che i seggi sono aperti fino alle 23:00: sullo sfondo un murales che raffigura il notissimo cantautore milanese Enzo Jannacci.
Sembrano essere divisi i milanesi sul voto al ballottaggio per le elezioni amministrative 2016 i cui candidati sono Beppe Sala per il Centrosinistra e Stefano Parisi per il Centrodestra. A giudicare infatti dai commenti all’appello al voto di Sala c’è chi lo sostiene e chi invece dichiara apertamente che voterà l’avversario. Beppe Sala ha pubblicato questo post: “Ricorda: per il ballottaggio si vota solo domani, 19 giugno, dalle 7 alle 23. Trovi tutte le informazioni sul sito del Comune di Milano”. E i commenti dei milanesi sono opposti. Si legge infatti: “Voterò Parisi un pagliaccio come lei a rappresentarmi?! Naaaaaaa sveglia gente mister expo non la racconta giusta”, “Vergognati. Ti dovresti mettere la testa come gli struzzi Sotto la sabbia. Al posto che andare con la faccia di bronzo a chiedere voti. Vai da chi hai fatto fallire nn pagandolo e nn e uno o due. Vergognati faccia di bronzo!!”. Ma c’è anche chi scrive: “Aereo di ritorno just in time per votarti!”, “a casa mia parenti ed affini tutti con Sala. Due rientri da Spagna e Salento per votarti ! Votiamo e facciamo votare !”. (clicca qui per leggere tutto)
Oggi 19 giugno 2016 i cittadini di Milano sono chiamati di nuovo alle urne per il ballottaggio tra Stefano Parisi e Beppe Sala, i due candidati sindaco rispettivamente del Centrodestra e del Partito Democratico. I risultati del primo turno hanno visto Sala in leggero vantaggio su Parisi (41 contro il 40 per cento), un dato che conferma una sostanziale parità tra i due cadidati. Il duello è molto combattuto e nessuno riesce a dare pronostici attendibili su chi sarà il favorito, proprio in virtù dell’eguaglianza di risultati al primo turno. Un altro dato da segnalare è quello dell’affluenza registrata domenica 5 giugno, pari al 54 per cento, in netto calo rispetto al 67 per cento del 2011, quando venne eletto Pisapia.
Ma vediamo più nel dettaglio chi è Beppe Sala e come si è avvicinato al panorama politico italiano. Il candidato nasce nel 1958 a Milano. Terminate le scuole superiori, si iscrive alla Bocconi, con indirizzo economico e, all’età di 25 anni, si laurea in Economia e Commercio. Nel 1983 entra a far parte della Pirelli per diventarne, quindici anni più tardi, amministratore delegato. Quattro anni dopo, nel 2002, entra a far parte dell’azienda Tim in qualità di Capo dell’ufficio finanziario e decide di dire addio alla Pirelli. Nel 2003 è già direttore di Telecom Italia, poco tempo prima della fusione fra Tim e Telecom. Nel 2009 Sala assume il suo primo incarico politico. L’ex sindaco Letizia Moratti (Centrodestra), infatti, nomina Beppe Sala direttore generale di Milano. Nello stesso anno riceve l’incarico di commissario unico delegato del governo di Expo 2015, che si terrà nel capoluogo lombardo sei anni più tardi. Solo nel 2013 riceverà l’investitura ufficiale da parte del governo Letta, che lo nomina commissario unico.
Beppe Sala, per il ballottaggio, è sostenuto dal Partito Democratico, Sinistra Ecologia e libertà e Radicali Italiani. Ad oggi appare difficile che gli elettori del Movimento 5 Stelle possano appoggiarlo. La scelta del Partito di Grillo, infatti, è sempre stata chiara e si è basata sulla grande libertà lasciata ai propri elettori. Negli ultimi giorni Beppe Sala ha ricevuto l’appoggio di un importante personaggio della musica italiana, Adriano Celentano, che dalle colonne del Fatto Quotidiano, ha affermato che Sala per Milano potrebbe essere, a suo parere, un buon sindaco. L’ex commissario unico di Expo 2015 ha ringraziato pubblicamente il ‘Molleggiato’, sottolineando come anche il M5S potrebbe aiutarlo, parlando di convergenza sui temi quali diritti, ambiente e trasparenza.
Il punto più importante del programma di Beppe Sala riguarda l’obiettivo di rendere Milano la nuova capitale europea del Welfare. Sala promette di destinare incentivi per nuove attività produttive, in virtù del fatto che, a suo parere, occorre puntare soprattutto sull’economia per dare impulso alla città. L’ex commissario di Expo Milano ha annunciato, inoltre, la sua intenzione di riportare la metropoli ad essere una meta turistica, tra le più ambite d’Italia e d’Europa. Belle Sala, candidato sindaco del capoluogo meneghino, espressione del Partito democratico, punta inoltre sull’organizzazione di altri grandi eventi internazionali nella città di Milano, riferendosi, ad esempio, al Forum delle Nazioni Uniti sulle tecnologie oppure sul G7 della scienza.
Una delle notizie su Beppe Sala che, prima del ballottaggio, ha fatto chiacchierare di più gli italiani è stata l’annuncio della squadra che il candidato porterebbe con sé in caso di vittoria. Tra gli altri, si segnala la presenza della radicale Emma Bonino, oltre che il conduttore radiofonico Linus (direttore Radio Deejay) e Umberto Ambrosoli. Quest’ultimo, ricordiamo, aveva un ruolo attivo nella Regione Lombardia, dove era il capo del centrosinistra. Sala ha spiegato nel dettaglio cosa l’ha guidato nella scelta di Linus e di Ambrosoli. Il primo ha una grande conoscenza dei giovani, è creativo, può dedicarsi agli eventi di cui Milano ha bisogno ed è esperto di sport. Il secondo, invece, conosce bene le regole, la città metropolitana e l’organizzazione dei municipi. Non meno importante è il rapporto che Ambrosoli potrebbe stabilire con la Regione, elemento fondamentale, a parere di Sala, per curare i problemi delle case popolari, per migliorare trasporti e mobilità e, soprattutto, per far rinascere l’area di Expo in modo tale da costituire una nuova opportunità per i milanesi. In riferimento alla candidatura di Linus, Matteo Salvini ha affermato, ironicamente, che per Parisi vorrebbe il noto cantautore Enrico Ruggeri, il quale, di recente, ha preso parte al Festival di Sanremo. Lo stesso candidato avversario ha attaccato Beppe Sala, accusandolo di aver inserito nel suo team soltanto persone che, in qualche modo, gli possano fruttare voti, senza tener conto della serietà e dell’affidabilità da mostrare ai cittadini.