Assemblea del Pd o assemblea degli insulti? Non è un domanda retorica sul grado di livello in cui versa il nostro sistema politico, con un commento assai incline alla demagogia e al populismo; non è proprio il racconto dei fatti di quanto oggi pomeriggio ha visto protagonista Roberto Giachetti e la minoranza dem, in particolare Roberto Speranza, nella riunione nazionale del Partito Democratico a Roma. Dopo la relazione di Matteo Renzi che ha proposto come voto finale la revisione dell’Italicum con la legge elettorale del Mattarellum, Giachetti nel suo intervento ha voluto sottolineare le “schizofrenie” della minoranza dem sulla legge elettorale, andando però oltre le righe: «Mi sembra di trovarmi al gioco dell’oca”, afferma Roberto Giachetti. “Ovviamente penso che il Mattarellum sia una legge straordinaria e importante – aggiunge -. Ma rimango allibito da Roberto Speranza che, quando aveva la possibilità di votare il Mattarellum alla Camera era il capogruppo e ha detto no, e ora sostiene che è una sua proposta. Roberto Speranza, hai la faccia come il c…» e vi lasciamo immaginare. La reazione dell’aula è abbastanza colorita con brusio e attacco immediato all’ex candidato sindaco di Roma nelle ultime Amministrative. Matteo Orfini, presidente del Partito Democratico che prova a riportare l’ordine «Non avresti permesso quando dirigi l’aula della Camera di usare espressioni del genere». Giachetti però non torna indietro, anche se sostituzione il termine incriminato con “faccia di bronzo, Chiedo scusa segnalo che quella parola è ormai sdoganata”. Speranza sotto attacco come tutta la minoranza dem da uno dei fedelissimi di Renzi come Giachetti: «Matteo giustamente dici non cacciamo mai nessuno, ma rivendico anche la politica in cui qualcuno ha l’etica di domandarsi cosa ci fa in questa comunità – ha detto -. Mi riferisco a chi va in tv o rilascia interviste e butta fango sulla nostra comunità. Quando sento il mio amico, nuovo Davide, Roberto Speranza, che dice che si candida perché non crede nell’uomo solo al comando, voglio dire a lui e alla sua ala che il suo problema è di non avere un uomo solo al comando cioè Matteo Renzi». Scatenato Giachetti visto che poi arriva anche a dire se c’è ancora spazio nel partito per quelli “come Speranza, avete fatto quello che avete voluto sempre, sulle spalle di questo partito, lucrando su questo partito in tv. E ora vi arrogate il diritto di dire che voterete proposta su proposta del governo: caro Matteo, se permetti questo, non governerai più niente a livello locale. Inutile che ci prendiamo in giro e fingiamo che siamo tutti buoni”. Ecco l’Assemblea “più calda” è servita… (Niccolò Magnani)