Intervista pochi istanti fa da Rai News24, la nuova presidente del X Municipio Roma (il 13esimo della Capitale su 15 retto dal Movimento 5 Stelle ndr) ha dato le linee guida per i primissimi atti che la nuova giunta intende deliberare nelle prossime settimane. «Pronta a meritare la fiducia dei miei elettori», spiega Giuliana Di Pillo ai microfoni della Rai, «rilanceremo il piano arenili e sottoporrò al comandante dei vigili urbani del Gruppo X Roma Mare la possibilità di poter utilizzare tali risorse per funzioni di vigilanza sulle spiagge, durante la stagione balneare. Inoltre mi impegnero’ fortemente per abbattere il Lungomuro, che impedisce la vista del mare ai cittadini e lavoreremo per rilanciare la vocazione turistica del X Municipio, abbandonato a se stesso in questi anni». Come aveva detto Di Pillo anche prima del voto, uno dei primi atti da presidente sarà quello di «attivarmi per incrementare l’organico della polizia locale. Nel 2018, a Roma, saranno assunti trecento nuovi agenti, chiederò alla sindaca Raggi che una parte di tale personale venga destinato al X Municipio con compiti di istituto». Il nuovo consiglio comunale del X Municipio di Ostia e litorale romano prevederà 15 consiglieri M5s e nove all’opposizione, così suddivisi: 2 a Fratelli d’Italia, 2 a Forza Italia, 2 al Pd, uno a Casapound, uno alla lista civica Bozzi presidente e uno a Laboratorio civico X. (agg. di Niccolò Magnani)
LA SCONFITTA PICCA, “CLAN SPADA HA VOTATO M5S”
Ha perso nettamente e in pochi se l’aspettavano, ma il Movimento 5 Stelle l’ha battuta assieme a tutto il centrodestra: Monica Picca dopo il risultato delle elezioni arrivato in nottata ha parlato e non le ha mandate a dire alla nuova minisindaco del X Municipio romano. «All’idroscalo, dove sono rappresentati i voti di Casapound, noi lì abbiamo perso e loro hanno guadagnato circa mille voti», e poco dopo si fa più chiara ancora, «i voti degli Spada sono andati alla Di Pillo, penso proprio di sì». Dopo si ricompone e prova anche a fare i complimenti alla candidata vincente del Movimento 5 Stelle, «le faccio gli auguri, ora dovrà confrontarsi in consiglio dove io farò opposizione ferrea. Il confronto che non c’è stato in campagna elettorale ci sarà ora in aula consiliare. Questa campagna elettorale ha preso una piega diversa. Mentre al primo turno c’è stata una competizione dai toni giusti e democratici, nella seconda parte ha assunto i toni di una fiction», conclude Picca, delusa come tutto il centrodestra. (agg. di Niccolò Magnani)
HA VINTO DI PILLO (E ANCHE LA RAGGI)
A vincere a Ostia è stato il Movimento 5 Stelle, nonostante il drastico calo dell’affluenza alle urne. Lo rivela l’agenzia di stampa Ansa che annuncia la vittoria della candidata M5S, Giuliana Di Pillo con oltre il 60% delle preferenze rispetto al restante 40% collezionato da Monica Picca del centrodestra. Una vittoria importante per il movimento, che va a conquistare anche un’altra fetta della Capitale non ancora governata, contribuendo a portare un po’ di sereno nella giunta Raggi. Evidente, tuttavia, il crollo dell’affluenza che, secondo il sito del Campidoglio è stato di oltre il 2,5%. Alla chiusura dei seggi l’affluenza era pari al 33.60%, contro i 36.10% del primo turno. Tornando alla vittoria della grillina, la stessa Di Pillo non ha trattenuto l’entusiasmo scrivendo su Twitter: “È la vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita. Grazie di cuore!”. La stessa Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha ribadito sul medesimo social la sua felicità per il risultato raggiunto, twittando: “I cittadini tornano protagonisti. Brava Giuliana Di Pillo! I romani sono con noi e per il cambiamento”. Non manca poi il commento a caldo di Monica Picca, la candidata sconfitta: “All’idroscalo, dove sono rappresentati i voti di Casapound, noi abbiamo perso e loro hanno guadagnato circa mille voti”. E alla domanda di un giornalista che chiedeva se per caso il voto degli Spada sia andato alla Di Pillo, la replica dell’avversaria è stata: “Penso proprio di sì”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VANTAGGIO PER IL MOVIMENTO 5 STELLE
Il Movimento 5 Stelle è nettamente in vantaggio al ballottaggio di Ostia: Giuliana Di Pillo potrebbe presto diventare il nuovo presidente del Municipio X di Roma. Quando sono state scrutinate 92 sezioni su 183, la candidata del Movimento 5 Stelle è in vantaggio con il 60,11%, mentre la rivale Monica Picca, del centrodestra, è ferma al 39,89%. L’affluenza definitiva al ballottaggio di Ostia, secondo il sito elettorale del Campidoglio, è del 33,60%. Un dato estremamente basso, ma che del resto era stato messo in preventivo alla vigilia delle elezioni per il X Municipio di Roma. Nel dettaglio, su 185.661 aventi diritto (di cui 89.092 maschi e 96.569 femmine) si sono presentati alle urne oggi in 62.378 (30.607 maschi e 31.771 femmine). Al primo turno, il 5 novembre, invece la percentuale era stata del 36,15%. Al primo turno delle amministrative dell’anno scorso era stata addirittura del 56,11%, mentre al ballottaggio del 19 giugno 2016 era stata del 50,93%. (agg. di Silvana Palazzo)
SEGGI CHIUSI, VIA ALLO SPOGLIO
Seggi chiusi a Ostia: terminano le votazioni per il ballottaggio del X Municipio di Roma. Ora dunque cresce l’attesa per il risultato delle elezioni: in lizza ci sono le candidate Giuliana Di Pillo del M5s e Monica Picca del centrodestra. Intanto fuori dalle urne si registra il disincanto, la rabbia e la speranza di chi è andato a votare. “Tanto non serve a niente”, dice uno. I sentimenti e le reazioni degli elettori nel giorno del voto a Ostia sono diversi. “Qualcosa è successo, non può essere che la percentuale di votanti sia così bassa”, un’altra testimonianza raccolta dal Fatto Quotidiano. “Troppa pubblicità negativa”, dice invece un ragazzo. “Speriamo che cambi qualcosa”, aggiunge invece una signora. “Stiamo morendo di freddo in casa. Spero che a Virginia Raggi arrivi questo messaggio”, si prosegue. Tanti i controlli ai seggi: polizia e carabinieri in ogni sede. (agg. di Silvana Palazzo)
26% AFFLUENZA ORE 19, SEGGI VUOTI
Il trend si conferma anche alle ore 19 e a poche ore dalla fine del ballottaggio si può già fare una rapida considerazione: il voto di Ostia, l’unico Municipio di Roma sciolto per infiltrazioni mafiose negli scorsi anni, non ha coinvolto i cittadini che si sono recati in minore numero alle urne rispetto al primo turno – un 2% in meno, circa 4mila elettori in meno alla stessa ora del primo turno del 5 novembre – con solo gli anziani che si sono recati in massa al voto, come raccontano rappresentanti di seggio e cronisti sul posto. L’affluenza ufficiale delle ore 19 vede un 26,38% presente alle urne, ovvero circa 49mila persone su 185mila totali degli aventi diritto: un’affluenza non certamente incoraggiante per Picca e Di Pillo che volevano urne affollate per poter consegnare ad una delle duellanti la poltrona di minisindaco del X Municipio. Le infiltrazioni e i sospetti “figuri” presenti nei seggi due settimane fa sembrano essere stati scongiurati dagli agenti in borghese e dalle forze dell’ordine che presidiavano gli ingressi ai seggi: resta però poca la gente che ha deciso di “sfidare” tutto questo, con il risultato finale che comunque andrà non potrà certo considerarsi una vittoria della politica.. (agg. di Niccolò Magnani)
I POSTI IN “BALLO” PER IL CONSIGLIO
Di certo per ora c’è che il nuovo presidente del X Municipio di Roma sarà una donna. Il ballottaggio di Ostia comunque preannuncia diverse novità per quanto riguarda il futuro consiglio. Sono 25 i posti ambiti, in alcuni casi già assegnati. Se vincesse, il Movimento 5 Stelle avrebbe 15 consiglieri in maggioranza, inclusa la candidata Giuliana Di Pillo. La spartizione tra gli altri 9 posti prevede 4 scranni al centrodestra, incluso un posto per Monica Picca, 2 al Pd, uno al parroco Franco De Donna e uno a Luca Marsella di CasaPound. Solo il caso di vantaggio dei grillini, come riportato dal Corriere, entrerà il giornalista autonomista Andrea Bozzi. E se vincesse Picca? Dei 15 consiglieri 6 sarebbero di Fratelli d’Italia, 5 di Forza Italia, 2 di Ostia – Noi con Salvini e 2 alle civiche. All’opposizione ci sarebbero i cinque grillini più votati, due dem, il prete e CasaPound. (agg. di Silvana Palazzo)
BINDI, “INCHIESTA VOTO DI SCAMBIO”
In una lunga intervista rilasciata a Repubblica, la Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi ha spiegato nel dettaglio cosa potrebbe succedere ancora ad Ostia, pure dopo il ballottaggio ancora in corso con le urne aperte fino alle ore 23: «Ostia non è stata ancora liberata. E’ in una situazione compromessa e a lungo sottovalutata. C’e’ voluta la caparbietà della Procura di Roma per affermare che a Ostia c’era la mafia. Non escludo che possano essere avviate inchieste per voto di scambio almeno per quanto riguarda il primo turno. Quel naso rotto era la risposta mafiosa ad una domanda sui comportamenti mafiosi». Il voto dunque resta in bilico a prescindere dai risultati che tra stasera e domani mattina arriveranno nel X Municipio Roma. Intanto interviene sul voto di Ostia anche il leader della Lega Matteo Salvini che appoggiando Monica Picca, spiega sempre a Repubblica «Sono andato tre volte a Ostia. Voto particolare, ahimé. Spero vinca il centrodestra, ma per non lasciare periferia dimenticata del Campidoglio un centro da 300 mila abitanti, è fondamentale diventi comune autonomo». (agg. di Niccolò Magnani)
PICCA, “LA GENTE ANDRÀ A VOTARE”
Intervistata fuori dal seggio dove aveva appena votato, torna a parlare Monica Picca che spera in più gente possibile alle urne per conquistare la vittoria al ballottaggio di Ostia che i favori del pronostico le danno da giorni. «Sono fiduciosa che le persone credano nuovamente nella politica e vadano a votare», spiega la candidata per il centrodestra al X Municipio di Roma. La sfida contro la grillina Di Pillo è sempre più serrata, con l’incubo dei brogli e delle intimidazioni ai seggi che resta altissimo: «Rimarrò sul territorio cercando di capire che le cose vadano come devono andare, è stata una nottata serena perché so di aver fatto il massimo, di averci messo la faccia», conclude la Picca, confermando quanto aveva riferito nell’intervista degli scorsi giorni all’Agi, dove allontanava la accuse di “affiliazioni” di CasaPound alla sua lista. «Noi ci siamo sempre stati, nelle strade e in mezzo alla gente. Certamente il commissariamento ha lasciato un vuoto che, inevitabilmente, ha determinato sia il voto di protesta che il grande astensionismo. La politica deve tornare a occuparsi del territorio. Dobbiamo tornare a ‘Fare Bene’, non a caso questo è il mio slogan elettorale». (agg. di Niccolò Magnani)
AFFLUENZA H12 AL 8,6%, NETTO CALO DEI VOTI
Sono usciti i dati sull’affluenza alle ore 12 presso le elezioni del X Municipio di Ostia e i voti si dimostrano in calo rispetto al primo turno di due settimane fa: è dell’8,6% il conto dei partecipanti al voto, ben 15968 elettori che si sono portati alle urne dalle ore 7 fino alle 12. Un dato però in netto calo rispetto al primo turno con circa 4mila elettori in meno, visto che due settimane fa alla stessa ora aveva votato il 10,89% degli aventi diritto al voto. Questa bassa affluenza potrebbe favorire la Picca visto che tra Casapound e centrodestra che si sono espressi per la candidata di FdI, i voti in più dovrebbe arrivare, mentre il centrosinistra potrebbe non partecipare in massa al voto, come dimostrano i dati sull’affluenza, e far mancare i voti necessari alla candidata grillina che come da statuto non ha intrecciato alcuna alleanza per vincere il ballottaggio. (agg. di Niccolò Magnani)
IL CASO SPADA CHI AVVANTAGGERÀ?
Le operazioni di voto a Ostia e su litorale di Roma sono aperte dalle ore 7 e andranno avanti fino alle 23 con le elezioni al ballottaggio più chiacchierato e discusso degli ultimi anni: il motivo è ovviamente uno, il caso Spada e l’aggressione a Piervincenzi. Per questo motivo l’Agi ha voluto rivolgere alle due candidate in lizza per il ruolo di nuovo Presidente del X Municipio di Roma, per capire come e in che modo il fattaccio degli Spada potrebbe “favorire” Di Pillo o Picca nelle votazioni di oggi. Per Giuliana Di Pillo l’occasione del caso Spada è “buona” per attaccare gli altri partiti: «questo caso non ha avvantaggiato cittadini perché non abbiamo potuto parlare meglio e in maniera più approfondita del nostro programma di governo per il territorio. Siamo rimasti stupiti quando Picca, Meloni e tutto il centrodestra, non hanno preso le distanze dall’endorsement degli Spada a CasaPound, e lo abbiamo subito denunciato. Chi si candida a governare un Municipio sciolto per mafia non deve tollerare zone grigie o lasciare adito a posizioni ambigue, e deve, invece, prendere subito le distanze nettamente dalle zone d’ombra». Un Movimento 5 Stelle schierato con il giornalista di Nemo, come del resto l’altra candidata Picca che replica alla collega sfidante nel ruolo di mini sindaco: «Credo che ai cittadini interessi poco sapere chi prenderà vantaggi dal fatto che si sia parlato del clan Spada, ma programmi e contenuti per rilanciare il Municipio dopo due anni di commissariamento. Resta il fatto che noi a Ostia non abbiamo mai preso voti dagli Spada e nemmeno li vogliamo, a differenza dei 5 Stelle che non solo hanno endorsement pubblici dal clan piu’ rinomato del Municipio X, ma addirittura esistono dichiarazioni di voto». (agg. di Niccolò Magnani)
183 SEGGI APERTI PER IL VOTO
Il giorno della verità a Ostia è ormai arrivato ed è per certi versi storico, visto che al ballottaggio per il X Municipio di Roma ci sono due donne. Giuliana Di Pillo del Movimento 5 Stelle e Monica Picca di Fratelli d’Italia per il centrodestra. La prima educatrice, l’altra professoressa di Lettere. Questa votazione ha assunto rilevanza nazionale innanzitutto perché il litorale di Roma è reduce da un commissariamento di oltre due anni per infiltrazioni mafiose, per l’eco avuta dopo l’aggressione di Roberto Spada ai danni della troupe della trasmissione Nemo di Raidue e perché Ostia è un Comune a sé visto che con i suoi 231mila abitanti sarebbe la quattordicesima città italiana. La tensione è alta al punto tale che è previsto uno stretto e marcato controllo sul ballottaggio e sulle operazioni di scrutinio delle schede. Agenti in borghese a sorvegliare i 183 seggi nel X Municipio e per dare sostegno agli agenti che già presidiano i seggi, con una “presenza discreta”. Oggi dunque si sceglie tra Di Pillo e Picca, divise al primo turno solamente da 2.300 voti.
BALLOTTAGGIO OSTIA, RISULTATO ELEZIONI: AFFLUENZA E CANDIDATE A CONFRONTO: PICCA O DI PILLO?
Quali sono i progetti delle candidate alla guida del X Municipio di Roma? Qualora venisse eletta presidente di Ostia, la candidata FdI Monica Picca vorrebbe «incrementare l’organico della polizia locale», esplorando «la possibilità di poter utilizzare tali risorse per funzioni di vigilanza sulle spiagge, durante la stagione balneare». Inoltre, si impegnerebbe per abbattere il Lungomuro. La candidata pentastellata Giuliana Di Pillo, invece, come prima cosa da fare nominerebbe «un assessore alla legalità e contestualmente» chiederebbe al sindaco di Roma, Virginia Raggi, di intervenire presso il Prefetto della Capitale per potenziare le forze dell’ordine sul territorio. E poi riaprirebbe «la viabilità adiacente alla pineta di Castel Fusano, parco che anzichè riaprire i 5 Stelle hanno pensato bene di tenere chiuso anche per i prossimi 3 mesi». Come pensano di vincere? Entrambe lanciano un appello per il voto: «È importante che le persone vadano a votare. Abbiamo un programma serio e credibile, concreto, che va alla radice dei problemi annosi che riguardano questo territorio e che offre soluzioni chiare e precise – ha spiegato Giuliana Di Pillo ad Agi – La sinergia e la sintonia con Roma Capitale è una marcia in più per rilanciare tutto il territorio, non solo Ostia, perché, in troppi, si dimenticano che il X non è solo Ostia». Monica Picca pensa di vincere mettendoci la faccia: «In questi 15 giorni ho incontrato moltissime persone, associazioni, comitati e operatori di settore. Soprattutto mi sono attivata quartiere per quartiere, casa per casa, per spiegare non solo il mio programma ma cosa farò da presidente del Municipio X».