Antonio Fazio, ex governatore della banca d’Italia è tra gli undici imputati a cui la Cassazione ha negato l’assoluzione e rinviato a processo. Si tratta del caso che vede gli imputati coinvolti nella tentata scalata Unipol nei confronti di Bnl. Sono invece state confermate le condanne di Ivano Sacchetti e Giovanni Consorte (ex vertici di Unipol), condanne per insider trading in secondo grado condannati rispettivamente a un anno e sette mesi e un anno e sei mesi. Confermata anche la condanna di Unipol al pagamento di 420mila euro. Con l’annullamento dell’assoluzione la Suprema corte rigetta la decisione della Corte d’appello accogliendo invece la richiesta della procura. Processo da rifare, stando all’ordinamento che ne consegue, ma processo che non si farà in quanto il prossimo 19 dicembre scatta la prescrizione. Antonio Fazio è accusato di aggiotaggio, accusa che proprio il 19 dicembre cadrà in prescrizione. Nonostante questo, la decisione della Suprema corte potrà permettere il pagamento di risarcimenti in sede civile. Insieme a Fazio sono accusati l’Ad di Unipol Carlo Cimbri, l’editore Francesco Gaetano Caltagirone, Vito Bonsignore, gli immobiliaristi Danilo Coppola e Stefano Ricucci, il finanziere Emilio Gnutti, il banchiere Bruno Leoni, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati e Giuseppe Statuto. Il caso in questione fa riferimento a quanto venne definito “scandalo Bancopoli” risalente a fatti accaduti nel 2005. Nel dettaglio, secondo l’accusa, si tentò di far acquisire Bnl da parte di Unipol in modo scorretto, facendo circolare informazioni riservate. La corte di appello di Milano nel processo di secondo grado aveva mandato tutti assolti da queste accuse lo scorso maggio abbassando anche la condanna pecuniaria dai 720mila euro chiesti in primo grado agli attuali 420mila confermati anche dalla Suprema corte. Era stata revocata la condanna a pagare una provvisionale pari a 15 milioni di euro alla parte civile il Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, banca spagnola che sarebbe stata danneggiata nel tentativo di scalata di Bnl da parte di Unipol.
Al momento non ci sono dichiarazioni da parte di Fazio e degli altri imputati a cui è stata annullata la assoluzione. Come detto il nuovo processo rischia adesso di saltare per via della prescrizione che scatta il 19 dicembre.