“si vota dalle 7 alle 23” leggiamo dovuque si trovino indicazioni per il voto, sui giornali o sul web. E anche i ballottaggi di queste elezioni amministrative 2016 non fanno eccezione: se è ormai chiaro come esercitare materialmente il voto ed esprimere la propria preferenza sulla scheda elettorale, in molti forse non sanno come ci si deve comportare se il seggio sta per chiudere e i locali adibiti al voto sono ancora affollati. In tal caso chi può votare “dopo le 23”? E’ il presidente di seggio a deciderlo, magari facendosi aiutare dalal forza pubblica che, come è noto a tutti, è sempre presente se non dove si vota in senso stretto, sempre negli edifici adibiti a questo scopo? Ci viene in soccorso il “Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle elezioni Amministrazioni comunali“, Decreto del Presidente della Repubblica 570/1960. Gli articoli 51 e 52 stabiliscono esatamente cosa deve fare il presidente di seggio nella situazione che ci interessa; i due articoli si riferiscono al caso in cui si voti in due giorni, ma gli dempimenti relativi alla chiusura delle urne sono espressi con altrettanta chiarezza, anche nei casi in cui si voti un giorno solo come nei ballottaggi delle amministrative 2016. Il DPR, richiamando il T.U. 203/1951 e la legge 136/1956, dice che “La votazione deve proseguire fino alle ore 22. A tale ora il presidente, ammessi a votare gli elettori che ancora si trovano nei locali del seggio: 1) provvede alla chiusura dell’urna contenente le schede votate e di quella contenente le schede autenticate da consegnare agli elettori; 2) procede alla formazione di un plico nel quale vanno riposti gli atti relativi alle operazioni gia’ compiute ed a quelle da compiere nel giorno successivo; 3) cura che alle urne ed al plico vengano apposte le indicazioni della sezione, il bollo dell’Ufficio nonche’ la propria firma e quella di almeno due scrutatori e di qualsiasi altro elettore che voglia sottoscrivere. Nei Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti possono apporre la propria firma anche i rappresentanti delle liste dei candidati; 4) rinvia la votazione alle ore 7 del mattino successivo e provvede alla custodia della sala in maniera che nessuno possa entrarvi”. All’articolo 52 si disciplina invece la ripresa e la cessazione delle operazioni di voto: “Alle ore 7 del giorno successivo il presidente, ricostituito l’Ufficio e constatata l’integrità dei mezzi precauzionali apposti agli accessi della sala e dei sigilli delle urne e dei plichi, dichiara riaperta la votazione. La votazione deve proseguire (fino alle ore 15;) gli elettori che a tale ora si trovano ancora nei locali del seggio sono ammessi a votare”. Da notare che il seggio è la “sala della elezione”, come definito dall’articolo 37 del citato DPR. E alle ore 23? Qui ci viene in aiuto l’articolo 53: “Decorsa l’ora prevista dall’articolo precedente come termine per la votazione e sgombrato il tavolo delle carte e degli oggetti non necessari per lo scrutinio, il presidente: 1) dichiara chiusa la votazione”. A questo punto iniziano le operazioni relative allo spoglio, regolarmente verbalizzate dal presidente di seggio.
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Andiamo a vedere le ultime info su come si vota visto che mancano solo tre ore al termine delle votazioni per il ballottaggio delle elezioni comunali amministrative 2016, e gli ultimi cittadini si apprestano ad andare alle urne per mettere il proprio segno sul candidato sindaco preferito. Andiamo a vedere quindi le ultime info su come si vota e sulle specifiche per la città di Bologna, uno dei grandi centri al secondo turno: per i cittadini di Bologna oggi si sceglie su chi tra Virginio Merola, sindaco uscente e candidato del Partito Democratico e Lucia Borgonzoni candidata della coalizione di centrodestra, sarà il primo cittadino bolognese che guiderà la città nei prossimi cinque anni. Sulla falsa riga di quanto successo nel primo turno le urne resteranno aperte dalle ore 7,00 alle ore 23,00 così come pure gli uffici elettorali e gli uffici anagrafici, allo scopo di poter permettere ai cittadini di essere assistiti opportunamente durante il voto. Nello specifico presso i tanti uffici elettorali e dell’anagrafe disseminati sul territorio comunale, sarà possibile fare richiesta del duplicato della tessera elettorale nel caso l’originale sia stata smarrita, rubata, ci siano delle variazioni di dati oppure siano terminati gli appositi spazi per apporre il timbro elettorale della sezione di riferimento. In caso di furto è necessario presentare la copia della denuncia effettuata presso una sede dell’autorità di pubblica sicurezza. La sede centrale dell’ufficio elettorale è ubicata in via Don Giovanni Minzoni 10/2 (numero di telefono 051 2194222 oppure 2194225 oppure 2194227 oppure 2194233). Presso gli uffici dell’Anagrafe si può ugualmente ottenere duplicato della tessera elettorale ed inoltre richiede la carta d’identità in caso di smarrimento, furto o scadenza.
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Ma come si vota per le Comunali 2016? In queste ultime ore di voto sono tanti ancora gli italiani che non si sono recati alle urne e probabilmente di ritorno dal weekend ora si stanno accingendo al voto nel proprio seggio: ecco le ultime novità per i cittadini di Torino, nuovamente chiamati alle urne per il secondo turno di ballottaggio per decidere chi tra Piero Fassino, sindaco uscente e candidato del Partito Democratico, e Chiara Appendino, esponente del Movimento Cinque Stelle, guiderà nei prossimi cinque anni la città piemontese. Le urne sono aperte dalle ore 7,00 alle ore 23,00 per tutta la giornata di oggi insieme ai vari uffici elettorali dislocati su tutto il territorio comunale. Gli uffici elettorali offrono ai cittadini un importante servizio di supporto ed in particolare permettono di richiedere il duplicato della tessera elettorale nel caso di smarrimento, furto, variazione dei dati oppure esaurimento spazi liberi per apporre il classico timbro della sezione dove si vota. È opportuno ricordare come in caso di smarrimento sia necessario preventivamente effettuare denuncia presso le autorità di pubblica sicurezza e quindi presentarne copia all’ufficio elettorale. Rimarranno aperti anche gli uffici di Anagrafe per consentire la richiesta della carta d’identità nel caso di furto, smarrimento o ci sia accorga che sia scaduta. Presso l’ufficio Anagrafe è anche possibile ottenere la tessera elettorale. La sede centrale dell’ufficio elettorale si trova in corso Valdocco 20 (tel 011 01125245- 011 01125229) mentre quella dell’Anagrafe si trova in via Giulio 22. , , ,
Il popolo romano ritorna al voto in questo turno di ballottaggio Comunali 2016 per decidere chi tra Virginia Raggi candidata dal Movimento Cinque Stelle e Roberto Giachetti candidato del Partito Democratico, sarà il nuovo primo cittadino di Roma nel prossimo quinquennio. Per comprendere meglio come si vota alle elezioni nella Capitale: le urne sono aperte soltanto per la giornata di oggi dalle ore 7,00 alle ore 23,00. Il Comune di Roma manterrà aperta per tutta la durata del voto anche l’ufficio elettorale centrale e quelli decentrati per dare modo ai cittadini di potersi giovare dell’assistenza nel caso abbiano smarrito la tessera elettorale oppure è stata rubata o sono terminati gli appositi spazi vuoti per apporre il classico timbro di sezione. Occorre ricordare che in caso di furto è necessario presentare all’ufficio elettorale per ottenere il duplicato, la copia dell’avvenuta denuncia presso le autorità di pubblica sicurezza. La sede centrale dell’ufficio elettorale di Roma si trova in Luigi Petroselli 50 (numero di telefono 06 67103795). La sede centrale dell’ufficio Anagrafe si trova sempre in via Luigi Petroselli 50 (numero di telefono 06 67797577) presso la quale è possibile richiedere la carta d’identità nel caso sia stata smarrita, rubata o risulti scaduta.
Nell’ottica di osservare le varie info sul voto, sul come si vota e le specifiche del ballottaggio alle Elezioni Comunali 2016, diamo un’occhiata a cosa succede a Napoli. I cittadini partenopei ritornano alle urne per decidere in questo secondo turno di ballottaggio chi sarà il nuovo sindaco per i prossimi cinque anni, scegliendo tra Luigi De Magistris indipendente di centrosinistra e Gianni Lettieri candidato della coalizione di centrodestra. Le urne resteranno aperte per la sola giornata di domenica 19 giugno dalle ore 7,00 alle ore 23,00 con il Comune che mette a disposizione dei cittadini sia l’Ufficio Elettorale che quello dell’Anagrafe. Un servizio molto importante in quanto permette di ottenere la necessaria tessera elettorale nel caso essa sia stata smarrita, rubata o terminata per quanto concerne gli spazi dove apporre il timbro della sezione per l’avvenuto voto. In caso di furto occorre presentare all’ufficio elettorale, la copia dell’avvenuta denuncia presso le autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, si può richiedere presso la sede dell’Anagrafe la carta d’identità nel caso sia stata smarrita oppure sia scaduta. La sede centrale dell’Ufficio Elettorale di via Dell’Epomeo 2 (numero di tel 081 7958500), l’Ufficio Anagrafe centrale di via Emanuele Gianturco 99 (numero di tel 081 7951317) con tutte le sedi distaccate resteranno aperti dalle ore 7,00 alle ore 23,00.
Questa domenica 19 giugno a Milano si vota per il ballottaggio 2016 delle elezioni amministrative comunali con cui viene deciso chi tra Beppe Sala, candidato sostenuto dal Partito Democratico, e Stefano Parisi sostenuto dalla coalizione di centrodestra, sarà il nuovo sindaco meneghino succedendo a Pisapia. Le urne sono aperte dalle ore 7,00 alle ore 23,00 come del resto lo sono anche gli uffici elettorali e gli uffici anagrafici per dare modo ai cittadini di poter eventualmente richiedere ed ottenere la tessera elettorale oppure la carta d’identità in caso di smarrimento o furto. Nello specifico resterà aperta la sede dell’ufficio anagrafico di via Larga 12 e tutte quelle decentrate, l’ufficio elettorale con sede in via Messina. Va rimarcato come le sedi decentrate dell’Anagrafe del comune di Milano sono aperte in questa domenica dalle ore 8,30 alle ore 12,30 di mattina e nel pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 17,00. È opportuno ricordare che nel caso si abbia smarrito la tessera elettorale si può ottenere un duplicato compilando un’apposita dichiarazione di smarrimento mentre in caso di furto occorre presentare copia della denuncia all’Autorità di Pubblica Sicurezza. Altri motivi per cui si può ottenere una nuova tessera elettorale sono: variazione dei dati ed esaurimento degli spazi per la certificazione dell’esercizio di voto.
Nelle prossime ore tramite il ballottaggio 2016, il popolo di Torino sancirà il vincitore di queste elezioni amministrative comunali. In attesa di scoprire come vota la città, artisti e personaggi famosi hanno reso note le proprie preferenze rispetto ai due candidati. La prima vip a spendersi pubblicamente per il sindaco uscente, Piero Fassino, è stata la direttrice del Circolo dei Lettori di Torino, Maurizia Rebola, che ha fatto parlare il figlio disabile. Dal mondo dell’economia ha parlato l’ex presidente di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, che preferisce l’attuale primo cittadino all’avversaria grillina. Dello stesso avviso Paolo Alberti, segretario torinese della Confederazione Nazionale degli Artigiani. Le parole dell’ex ministro sul commercio hanno conquistato i commercianti torinesi e la loro presidente, Maria Luisa Coppa, che ha confermato la fiducia al sindaco. Per Chiara Appendino, oltre alle simpatie attirate nelle file di alcuni partiti, c’è il sostegno ufficiale dal Grande Oriente d’Italia. Sergio Rosso, Gran Maestro Aggiunto, massone da oltre quarant’anni, ha palesato le intenzioni di voto del Goi nei confronti della Appendino come del resto sarebbero molti, stando a quanto riportato da Lo Spiffero, i dirigenti di Confindustria torinese che si sono espressi per la pentastellata.
Le urne sono ormai aperte e mentre si vota ci si chiede curiosamente come votano i vip e personaggi famosi ripresi dalle telecamere mentre si recano ai seggi elettorali per i ballottaggi delle elezioni amministrative comunali 2016. Oggi, 19 giugno, anche il popolo di Napoli ritorna al voto per scegliere al ballottaggio se votare per la continuità del progetto di Luigi De Magistris oppure se scegliere l’alternanza votando per Gianni Lettieri. Il risultato del ballottaggio pare scontato ma in politica mai dire mai. In attesa di scoprirlo ecco le opinioni di alcuni personaggi famosi sui ballottaggi di queste elezioni amministrative comunali. Il sindaco uscente incassa l’endorsement del cantante Eugenio Bennato e dell’ex campione di pugilato, Patrizio Oliva. Dalla Spagna, il sindaco di Barcellona, in un italiano perfetto, invita a votare il suo collega napoletano perché le città si riapproprino del Mediterraneo e della pace costruendo un’Europa migliore insieme. Dai giornali campani arrivano le dichiarazioni di Maurizio Mascolo, segretario della Fiom Campania, e di Giovanni Nughes, della Filcams Cgil Campania. I sindacalisti come votano invece? Dichiarano la preferenza per il sindaco. Lino D’Angiò, Jovine e Lina Sastri si erano già spesi al primo turno delle elezioni amministrative per de Magistris ed ora confermano il voto al ballottaggio. L’appello per Lettieri ha raccolto le adesioni, lo scrive il Corriere della Sera, del cantante neo-melodico Gigi Finizio e di Amedeo Barbato, tronista di Uomini e Donne. L’attore Peppe Lanzetta, in passato tra i simpatizzanti dell’ex magistrato, appoggerà il candidato del centrodestra. Belen si è fatta ritrarre in alcune fotografie insieme ad un candidato al Consiglio comunale di Lettieri, durante uno spettacolo organizzato dall’aspirante consigliere. Una serie di segnali indicano la sua simpatia per l’aspirante sindaco. I cantanti neomelodici Rosario Miraggio, Gianluca Capozzi e Tony Tammaro, sono a supporto dell’imprenditore fin dal primo turno per cui rimangono al suo fianco.
Come votano gli artisti e i personaggi famosi al ballottaggio delle elezioni amministrative comunali 2016 a Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna? L’incognita per questo voto è alta e il risultato finale di queste elezioni amministrative come il risultato dei singoli ballottaggi non è affatto scontato. Il ballottaggio Raggi – Giachetti si anima con gli artisti che irrompono nella contesa con i loro endorsement. L’aspirante sindaco del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, conquista la fiducia di Sabrina Ferilli, storica sostenitrice del Partito Democratico. Alla popolare attrice si aggiunge il cantante romano Antonello Venditti oltre a sostenitori del della prima ora come Fiorella Mannoia, Dario Fo e Claudio Santamaria. Anche Vittorio Sgarbi, Marisa Laurito e Lucrezia Lante della Rovere puntano decisi sulla vincitrice del primo turno mentre Adriano Celentano in una recente intervista la definisce la “lupa” dei romani, sottolineandone l’onestà. Tra i sostenitori c’è chi ne esalta le qualità e chi la vota per andare “contro” al sistema dei partiti. Il primo vip ad esprimersi per Roberto Giachetti, il candidato di centrosinistra, è stato il capitano della Roma Francesco Totti. Lui, da sportivo, vota per chi lavorerà per candidare Roma alle Olimpiadi del 2024. Ci tiene a sottolineare che resta fuori dalla politica, ma da atleta pensa al grande evento. Dal mondo dello spettacolo, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’endorsement per il democratico arriva da Renzo Arbore, Maurizio Costanzo e Simona Izzo. I temi della campagna elettorale hanno coinvolto anche loro. Votando per Raggi o per Giachetti, i vip chiedono cambiamento, crescita e futuro per la capitale.
In queste ultime ore che ci separano al voto per le elezioni amministrative 2016, è interessante capire come voteranno i vip delle maggiori città che andranno al ballottaggio, Milano, Torino, Bologna, Roma e Napoli. Guardando in particolare alle elezioni comunali di Milano il ballottaggio che deciderà chi tra Beppe Sala e Stefano Parisi diventerà il prossimo primo cittadino di Milano, si arricchisce degli endorsement da parte di artisti e personaggi famosi. Adriano Celentano, dalle pagine del Fatto Quotidiano, ha scritto un articolo con un ampio ragionamento sulle elezioni a Roma e Milano. Nello specifico il “Molleggiato” ha speso parole positive per Giuseppe Sala. Secondo lui il candidato del centrosinistra ha gestito bene Expo e potrebbe essere un buon sindaco. A confermarlo, secondo l’artista, è la scelta di arruolare l’ex pubblico ministero Gherardo Colombo per il comitato su legalità e trasparenza. Dalla parte del candidato del Partito Democratico anche il medico Umberto Veronesi, che ritiene Sala essere la persona giusta per portare benessere ai cittadini. A firmare un appello per l’ex manager di Expo, secondo Repubblica, ci sono Lella Costa, Gabriele Salvatores ed Eugenio Finardi. A schierarsi al fianco del candidato di centrodestra, Stefano Parisi, c’è il mondo economico. Lo riporta il Foglio. Si tratta di Alberto Bombassei, imprenditore e storico dirigente di Confindustria, l’industriale Gianmarco Moratti e Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia. Non ci sono i nomi, ma segnali positivi per Parisi arrivano anche da Confcommercio e Confartigianato, che apprezzano le proposte di azzerare gli oneri di urbanizzazione e ridurre la pressione economica. L’imprenditoria punta sul piano finanziario promesso da Parisi.
Una leggenda metropolitana da sfatare per ogni occasione elettorale come le elezioni Amministrative di quest’anno, riguarda il problema delle matite copiative leccate. Nelle scorse elezioni politiche, in alcuni seggi in giro per l’Italia, i Presidenti di seggio sono stati costretti ad interrompere la votazione per sostituire le matite in dotazione, dopo le polemiche innalzate da alcuni rappresentati di lista presenti, che avevano notato come la matita riconsegnata ai componenti del seggio fosse umida. L’origine di questo mito si è diffusa grazie ai social network ed al passaparola, ma si tratta di un gesto da non compiere, perché le matite in dotazione ai seggi non sono matite comuni, in quanto possiedono una mina indelebile e cancellabile solo attraverso l’abrasione. Per cui non sempre fidarsi delle invenzioni online è consigliabile: anche in queste elezioni comunali al ballottaggio, la matita va conservata bene, altrimenti si rischia un voto invalidato.
In ottica del voto alle Elezioni Amministrative per i ballottaggi, oltre ai cittadini iscritti regolarmente nelle liste della sezione, potranno votare nella stessa anche i componenti del seggio impossibilitati a spostarsi, i rappresentanti di lista regolarmente presentatisi all’apertura ufficiale del seggio e registrati sul verbale dal ‘Presidente di sezione’, gli ufficiali e gli agenti della forza pubblica in servizio presso il seggio per mantenere l’ordine pubblico, coloro che presentano un’attestazione firmata dal Sindaco, ancora in carica, di ammissione al voto ed infine coloro che presentano una sentenza firmata dalla Corte d’Appello, che li dichiara elettori del comune. Per il resto, vale ovviamente la regola dei cittadini che sono iscritti al loro seggio elettorale specifico, indicato sulla scheda elettorale, che ricordiamo essere essenziale e necessaria per poter esercitare il proprio diritto di voto.
-Come in occasione del primo turno, anche per questo ballottaggio alle Elezioni Amministrative 2016 nelle varie città ancora al voto, per i cittadini impossibilitati a recarsi alle urne perché ‘costretti’ in ospedale, verranno installati dei ‘seggi speciali’ in cui potranno far valere il loro diritto. Invece, per i cittadini portatori di handicap o disabili, ci saranno due possibilità, la prima, per coloro che si trovassero in difficoltà ad entrare nella sezione della votazione, i vari comuni interessati, hanno organizzato dei servizi gratuiti per il trasporto mettendo a disposizione mezzi atti al superamento delle barriere architettoniche, mentre la seconda, a coloro che fossero impossibilitati ad allontanarsi dalla propria abitazione, perché affetti da patologie gravi, i vari comuni daranno la possibilità di esprimere la loro preferenza attraverso il ‘voto domiciliare’. Per qualsiasi ulteriore informazioni è sempre meglio ricercare sul sito online del proprio comune di appartenenza per gli eventuali dettagli specifici del voto a persone portatori di handicap o simili.
Come si vota al ballottaggio? Nella giornata di domani vanno in scena in diverse città italiane tra cui Roma, Milano, Napoli e Torino, gli importanti ballottaggi per il secondo turno delle Elezioni Amministrative 2016 con cui verranno decisi i sindaci per i prossimi cinque anni. Come già accaduto nel primo turno, i cittadini delle città interessate potranno esprimere le proprie preferenze presso le urne che saranno aperte nella sola giornata di domenica 19 giugno dalle ore 7:00 alle ore 23:00. La scheda è di colore azzurro ed ovviamente è divisa in due riquadri dove sono riportati in alto i nomi dei due candidati mentre più in basso ci sono i simboli di tutte le liste che sostengono la sua candidatura. Possono votare tutti i cittadini che ne hanno diritto (residenza nella città di riferimento, etc…) anche coloro che non si sono recati alle urne nel primo turno (non possono votare i diciottenni che hanno compiuto la maggiore età dallo scorso 5 giugno in poi) . Per esprimere la preferenza nei riguardi di uno dei due candidati è sufficiente apporre una crocetta sui loro nomi oppure su una lista che lo sostiene. Non sono ammessi voti disgiunti che comporteranno l’annullamento. Per poter votare è necessario essere in possesso della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. , , ,
Dunque nella giornata di domani si decidono al ballottaggio i sindaci di importanti città italiane come Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste. Una tornata che a differenza di quanto accaduto nelle elezioni amministrative del 2011 (nel solo caso di Roma le precedenti elezioni si sono tenute nel 2013), si svolgono nella sola giornata di domenica con urne aperte dalle ore 7:00 alle ore 23:00. Infatti, nel 2011 si votò per tutta la giornata di domenica ed il lunedì successivo fino alle ore 15,00. In attesa di scoprire l’affluenza di questo 2016, nel caso dei ballottaggi del 2011 in totale votarono il 60,21% degli aventi diritto (l’affluenza alle ore 22,00 della domenica era stato pari al 43,51%). Nel 2011 i principali comuni in cui si andò al ballottaggio furono Milano, Napoli, Novara, Varese, Rovigo, Rimini, Grosseto, Cosenza e Crotone. Invece nei ballottaggi del 2013 dove grande interesse era riservato al confronto di Roma che vide Ignazio Marino opposto a Gianni Alemanno, ci furono sempre due giornate per votare con un’affluenza decisamente in calo e pari al 48,51%. Tuttavia nella sola città di Roma l’affluenza fu leggermente più alta e pari per la precisione al 53,7%.