Il Cda di Montepaschi ha dato via libera a un aumento di capitale (da realizzarsi nel 2015) da 2,5 miliardi, superiore quindi ai 2,1 miliardi di shorfall evidenziati dagli stress test bancari. Inoltre, Rocca Salimbeni cederà asset e partecipazioni secondarie per 220 milioni di euro. Il board ha anche approvato il rimborso anticipato dei Monti Bond, pari a 1,07 miliardi, cosa che consentirà minori spese per interessi. Mps ha anche chiesto alla Bce di rivedere i risultati degli stress test, in particolare per 309 milioni di euro, quale mitigazione del deficit. Ora non resta che vedere quale sarà la risposta dell’Eurotower su questo punto specifico e sul capital plan di Rocca Salimbeni. Se quest’ultimo verrà accettato, spetterà poi all’assemblea degli azionisti approvare l’operazione sul capitale.
Piazza Affari chiude la giornata con un +2,6% e il titolo di Mps, positivo per tutta la giornata, finisce con un +6,31%, raggiungendo quota 0,691 euro ad azione. Nel frattempo ha preso il via il cda di Rocca Salimbeni, chiamato a valutare le azioni da intraprendere per far fronte allo shorfall di capitale evidenzato dagli stress test europei.
In attesa del cda previsto per il tardo pomeriggio, il titolo di Mps in borsa continua a veleggiare sopra quota 6%. Intanto prima Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di gestione, poi Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, hanno fatto capire che il gruppo è interessato ad alcuni asset, sempre che finiscano sul mercato. Messina, in particolare, ha specificato che avrebbero come focus i settori dell’asset management, del private banking e quello assicurativo.
In una giornata in cui Piazza Affari sale del 2,1%, Mps registra un rialzo vicino al 6%, facendo meglio di Carige (+4%), altra banca bocciata dagli stress test europei. In attesa del cda odierno di Rocca Salimbeni, sembra che Bnp Paribas, indicata come possibile entrante nel capitale di Montepaschi dopo un aumento di capitale, non sarà in realtà della partita. Fabio Galla, ad di Bnl, banca partecipata dal gruppo francese, ha infatti fatto sapere che non c’è alcun coinvolgimento riguardo le operazioni che Mps metterà in campo nelle prossime settimane.
Il titolo di Montepaschi resta in forte rialzo, con un +4,4%, nel giorno in cui si riunisce il Consiglio di amministrazione, chiamato a esaminare il piano necessario a colmare lo shorfall di capitale emerso a seguito degli stress test europei. A questo proposito, secondo Il Messaggero, il board potrebbe approvare un’operazione di aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro, una cifra superiore ai necessari 2,1 miliardi, in modo da avere un certo margine di rafforzamento ulteriore utile a rassicurare autorità di vigilanza e investitori.
Piazza Affari parte in rialzo dello 0,8% e Mps si mette già in luce con un +4,62% (ora è quotata a +3,6%). Oggi il titolo di Montepaschi è sicuramente destinato a essere tra i più scambiato del listino principale milanese, anche perché è arrivata la confermata dell’esistenza di un interessamento del fondo di Hong Kong Nit Holdings. Il portale finanza.com ha persino pubblicato il pdf della lettera con cui lo studio legale fiorentino Luca Capecchi e Associati conferma di aver inoltrato all’indirizzo di posta elettronica certificata della direzione generale di Rocca Salimbeni la manifestazione di interesse da parte di Nit Holdings. Non si sa nulla circa i dettagli della stessa, ma i rumors di ieri parlavano della disponibilità a mettere sul piatto 10 miliardi di euro, una cifra più che sufficiente a colmare lo shortfall di capitale emerso dagli stress test europei pari a 2,1 miliardi.