Conferenza stampa ancora in corso ma verso la conclusione sulla scuola e la PA con il premier Matteo Renzi e le ministre Marianna Madia e Stefania Giannini: punti cali affrontati tutte le novità della nuova riforma della Pubblica Amministrazione all’interno della quale scuola, licenziamenti assenteisti e decisioni della stessa PA. «Andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti, è un grande investimento sulla scuola e speriamo a settembre possano andare in cattedra», hanno affermato il premier e il ministro dell’Istruzione. Commento ironico del presidente del consiglio quando ricorda “un caloroso pensiero a quelli che hanno detto che noi non intervenivamo sulla scuola”. La vera riforma riguarda dunque le nuovi classi di concorso della scuola italiana e il susseguente bando di concorso per gli insegnati abilitati nel triennio 2016-2018, con la Giannini che ha anche affermato “è un provvedimento circoscritto ma importante perché consente di accedere alla selezione di insegnati che partirà a breve, i criteri sono semplici finalmente: semplificare, adeguare, innovare”, queste le parole chiave. Di fatto il governo ha presentato il provvedimento dove annulla alcune classi che si ripetevano, passando da 168 a 116: adeguamento e innovazione con la riforma delle superiori del 2010 che ha introdotto nuovi indirizzi che vanno giustamente apportati anche in questo norma. La Madia ha invece presentato le novità della PA con i licenziamenti immediati per gli assenteisti e anche per quei dirigenti che non applicano la norma ad effetto immediato. Chiosa sulle unioni civili, il premier Renzi: “la legge è voluta dalla stragrande maggioranza degli italiani”.
Educazione e futuro, è cominciata con queste parole la conferenza stampa di Matteo Renzi con i ministri Stefania Giannini e Marianna Madia sulla grande riforma della Pubblica Amministrazione con il tema forte della nuove classi di concorso della scuola italiana dove le nuove categorie sono state accorpate andando sempre più verso il risparmio e il riordino. “La pubblica amministrazione si riforma per il futuro, non possiamo più essere indietro: per le autorizzazioni di qualsiasi genere ci mettevamo anni, ora si può arrivare massimo a 5 mesi” e poi l’attacco sulla scuola “non credevano che avremmo rinnovato la scuola ma ci stiamo riuscendo e Stefania vi racconterà nel dettaglio: ma intanto noi partitismo con Education, education, education, che tradotto da noi significa futuro”. Un Renzi carico che annuncia anche l’accordo con Apple che domani vedrà Tim Cook in Italia per aprire un nuovo progetto a Napoli. Dunque risposte rapide della PA, la scuola che va verso gli insegnanti ma con un distinguo “non può più esistere il diritto a dover insegnare, ma è un servizio per lo studente e dunque vanno risparmiate le risorse per una miglior qualità”. Parola d’ordine, semplificazione.
Dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri sulle nuove classi di concorso 2016 per la scuola italiana c’è attesa per la Conferenza Stampa annunciata con Renzi e Giannini che doveva tenersi alle 9 di questa mattina: al momento in cui vi scriviamo ancora non è partita la diretta streaming e né il sito del governo né quello della Camera dei Deputati da cui dovrebbe partire la diretta anche in streaming video, non hanno annunciato alcun avviso sul prossimo orario. A breve, appena a conoscenza dei motivi di questo ritardo, vi aggiorneremo nel dettaglio per poter seguire tutte le novità sulla scuola che il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini sulle ultime novità della scuola dopo la norma sulle nuove classi di concorso che accorpano molte categorie di insegnamento e ne presentano altre, come documentiamo nel dettaglio qui sotto.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la norma sulle nuovi classi di concorso 2016, e tra poche ore verranno presentate tutte le novità apportate con una conferenza stampa di Matteo Renzi e del ministro della Scuola, Stefania Giannini alle ore 9.00. Arriva la rivoluzione dunque ancora nel mondo della scuola, per via del generale smaltimento e alleggerimento voluto dal governo Renzi sulla tematica stessa della scuola: si passa di fatto dalle 168 classi di concorso presenti fino a ieri alle nuove 116 delle quali 13 sono nuove di zecca. Per la grande parte di queste nuovi classi di concorso varia semplicemente il nome – Educazione artistica alla scuola media per esempio diventerò arte e immagine nella scuola secondario di primo grado – ma le vere novità sono certamente sul tema dei tecnici e dei professionali. Per esempio vengono accorpate Elettronica ed Elettrotecnica, mentre la nuova classe di tecnologie e tecniche della comunicazione accorpa alte sei precedenti fasce di concorso. Nella sezione di arte invece vengono tutte accorpate per settore produttivo e dunque lo stesso dovente potrà insegnare a più materie di quelle 3/4 alla quali già in questo momento abilitato dalla propria classe di concorso. Altre novità che verranno presentate in diretta anche streaming video dal premier e dal ministro per l’Istruzione Stefania Giannini, riguardano la nuova classe di abilitazione A23 che prevede l’insegnamento di Lingua Italiana per studenti di lingua straniera e anche alcune classi per la scuola di secondo grado come le coreiche e le musicali. Come spiega Mario Rusconi, vice presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, la nuova norma dovrà per forza di cosa essere accompagnata dai corsi di formazione resi obbligatori dalla nuova Buona Scuola del governo Renzi, «il rischio infatti è che un insegnante che da anni si occupa della propria materia si ritrovi ad insegnarne un’altra contigua, per la quale non è aggiornato, con ovvie difficoltà per la didattica», ha affermato Rusconi (fonte Tgcom24).
Per poter seguire al meglio la presentazione delle nuove classi di concorso della scuola italiana, dopo l’approvazione della norma in Consiglio dei Ministri che andrà a riformare un’altra parte della organizzazione didattica e formativa della scuola, oggi viene presentata in una conferenza stampa congiunta del Premier Matteo Renzi e Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione. La conferenza stampa sarà visibile come di norma anche grazie al servizio di diretta streaming video fornito dal sito della Camera dei Deputati, o, in alternativa con il canale ufficiale Youtube della Camera, disponibile cliccando semplicemente il pulsante > qui sotto.