Debora Serracchiani, la piddina risponde alle accuse di razzismo: “Il mio comunicato? Era ragionato e sentito” – Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, ha rilasciato una lunga intervista a Vanity Fair. Dichiara di essere pronta a lasciare la politica per un figlio, poi però l’attenzione si sposta sulle numerose accuse ricevute dall’11 maggio. Un momento non facile per la piddina accusata, recentemenete, di razzismo perché ha definito, in un comunicato, il tentativo di stupro di una minorenne, a Trieste, da parte di un cittadino iracheno in attesa di asilo, “un atto socialmente e moralmente ancora più inaccettabile”. Critiche, dopo questo intervento, sono arrivate dal suo partito e da altri esponenti politici. Vicesegretario del suo partito, secondo indiscrezioni, nell’organigramma della nuova segreteria per lei non ci sarà più posto. L’intervista si concentra sulle polemiche sorte dopo la sua netta presa di posizione sul tentativo di stupro e sulla vita privata della Serracchiani. Un matrimonio finito dopo una storia lunghissima e la consapevolezza di aver sacrificato troppo per la politica. Con il senno di poi avrebbe rifatto quel comunicato sul tentativo di stupro? Questa la sua risposta: “Certo. Non è stato fatto d’impulso, era ragionato e sentito. Mi sembrava di dire una cosa perfino banale: un profugo a cui è stata data accoglienza con un reato così odioso rompe anche un patto di fiducia. Un furto in casa è più disturbante se a commetterlo è qualcuno che conosci”.
Debora Serracchiani, il matrimonio con Riccardo Chiappa e l’abbandono della politica – Riguardo il suo matrimonio con Riccardo Chiappa, terminato nel febbraio 2017, la Serracchiani porta ancora le ferite. Nel dicembre scorso lasciò l’aula del Consiglio in lacrime, con questa frase: “Per questo incarico ho sacrificato le cose a cui tenevo di più”. Chiaro riferimento al matrimonio finito dopo 24 anni insieme. La Serracchiani non da nettamente la colpa al suo impegno in politica ma dichiara: “Non c’è riunione politica che sia fissata prima delle otto e mezzo di sera, perché prima gli uomini sono impegnati, peccato che sia anche l’orario in cui una donna che ha famiglia avrebbe altro da fare”. Ad oggi ha ritrovato l’amore, ma preferisce non parlare della sua storia nata da poco. Interessanti la sua risposta sulla possibilità di abbandonare la politica: “Per la prima volta arrivo a dire che la politica non è tutta la mia vita, e questo mi fa stare meglio con me stessa e con gli altri. Non penso di lasciarla adesso ma sicuramente ha una data di scadenza. Perché nella migliore delle ipotesi crei relazioni che diventano familiari, troppo, e la politica invece non deve avere, né dare, punti di riferimento”.