YOUTUBE – INTERVISTA A DELL’UTRI – TG1 – Marcello Dell’Utri, intervistato dal Tg1, torna sulla sentenza di secondo grado che lo condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. “La sentenza si conosceva ci hanno messo 5 mesi a scrivere le motivazioni, evidentemente hanno avuto qualche difficoltà”.
La giornalista chiede un poi un commento sulla tesi di fondo: “Lei sarebbe stato il canale di collegamento consapevole tra Cosa Nostra e l’imprenditore Berlusconi. Cosa risponde?”. “Sono 15 anni che rispondo”, dice Dell’Utri. L’unico collegamento, secondo Dell’Utri, sarebbe stato il fattore della casa di Berlusconi, Mangano. “Non sapeva che Vittorio Mangano era un mafioso?”, chiede la giornalista? “Assolutamente no, non aveva il distintivo. Non gli abbiamo fatto domande sul suo passato”.
Secondo i pentiti ci furono degli incontri tra Berlusconi e i boss (tra cui Stefano Bontade) intorno al 1975. “Incontri mai provati -replica Dell’Utri -, frutto di fantasie di pentiti. Non hanno mai descritto com’erano gli uffici. Anzi lo hanno fatto in maniera diversa. Sono favole, favole che hanno portato a questa sentenza, che non è definitiva. Mi aspetto che la sentenza definitiva sia diversa” – conclude il senatore.