La giornata di Borsa italiana si è chiusa oggi con un calo del 3,96%. E dire che nel finale di seduta c’è stato a Piazza Affari un lieve rialzo rispetto ai minimi di giornata, che hanno superato il -4,2%. La giornata è stata difficile anche per le altre piazze finanziarie e non solo per Milano. Wall Street, infatti, cede l’1,2%, mentre Madrid perde il 3,1%, così come Parigi; Francoforte, invece, si trova “solo” al -2,8%.
A Piazza Affari sono stati penalizzati molto i titoli bancari, che in corso di seduta sono scesi anche del 10%. Sul listino principale, le peggiori chiusure sono state quelle di Intesa Sanpaolo (-7,74%), Azimut (-7,42%), Bpm (-6,39%), Unicredit (-6,33%) e Mediolanum (-6,28%). In positivo chiude la seduta solo FonSai, con un rialzo dell’1,64%.
Oggi è stato poi toccato un nuovo record per lo spread tra Btp e Bund. La differenza tra il rendimento dei titoli di stato decennali italiani e tedeschi ha infatti sforato il tetto dei 300 punti base, cosa che ha portato il tasso sui Btp decennali a superare il 5,6%. Sotto pressione anche lo spread tra titoli spagnoli e tedeschi, che ha superato quota 337 punti base, segnando un nuovo massimo storico e riportando i rendimenti dei titoli decennali di Madrid sopra il 6%, cosa che non avveniva dal 1997.
L’euro perde quota rispetto al dollaro, mantenendosi in una forbice tra l’1,40 e l’1,405. La moneta unica europea perde terreno anche nei confronti della sterlina (0,8815), del franco svizzero (1,172) e dello yen (112,72).