Piazza Affari chiude in positivo,con un rialzo dell’1,18% a 18.510 punti. E’ stata la migliore performance in Europa. Giornate di tribolazioni e incertezza finalmente giunte al termine. Tutto è iniziato venerdì scorso, quando un attacco speculativo senza precedenti ha fatto assegnare alla Borsa italiana la maglia nera d’Europa, con un -3,47%. I mercati avevano reagito agli scandali politici e al bersagliamento nei confronti del ministro Tremonti, reputato il garante dei conti pubblici agli occhi europei, e il cui indebolimento,quindi, ha fatto precipitare i listini. Oggi, dopo una giornata altalenante (-5% in mattina, poi il recupero, il pareggio e il rialzo) la buona notizia. A influenzarne l’andamento, anzitutto la chiusura dell’asta dei bond annuali da 6,75 miliardi, con un rialzo dal 2,147 al 3,67% e una domanda una volta e mezzo superiore all’offerta. Ha inciso anche l’accelerazione sulla manovra, fortemente richiesta da entrambi gli schieramenti, dall’Europa e, in particolare, dalla Germania. Rassicurazione anche dai rumors secondo i quali, all’indomani dell’approvazione del provvedimento, si sarebbe insediato un governo tecnico. Infine, le voci di cospicui investimenti dalla Cina.
Vola, in chiusura, Azimut, con un +8,11%. Bene i titoli bancari, con Bpm a +7,32%, Unicredit a +5,89%, Ubi a +5,52%, Monte dei Paschi a + 5,20%, e Intesa Sanpaolo a + 3,34%. Un dato confortante, in vista degli stress test che svariate banche potrebbero non superare, a partire da quelle spagnole e tedesche. Il che le obbligherebbe a sottoscrivere una significativo aumento di capitale.