L’Imu non verrà cancellata, ma solamente sospesa per il mese di giugno “con l’impegno ad alleggerirla soprattutto per i meno abbienti”. Le parole del ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio, evidentemente non sono piaciute a Silvio Berlusconi, determinato a rispettare la promesse fatte in campagna elettorale. “Non potremo essere parte di un governo che non attuasse le misure sull’Imu”, ha detto il Cavaliere riferendosi alla restituzione dell’imposta pagata nel 2012 e la sua abolizione. Parlando con i giornalisti al Senato, Berlusconi ha ribadito che se queste condizioni non verranno rispettate “non potremmo essere parte del governo né potremmo sostenerlo dall’esterno. Abbiamo preso questo impegno con i nostri elettori e vorremmo mantenerlo”. Sulla stessa linea anche il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta: “Capiamo i problemi del Pd all’indomani del voto di fiducia al governo Letta, un governo, cioè, presieduto da un rappresentante di quel partito, ma ricordiamo che i patti devono essere onorati. E gli accordi presi in tema di Imu, che hanno determinato la partecipazione del Popolo della libertà all’esecutivo, fanno esplicito riferimento all’eliminazione totale dell’Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole a partire dal 2013 (quindi già dalla rata del prossimo giugno) e alla restituzione degli importi versati a tal titolo dalle famiglie italiane nel 2012. Su questo punto non si torna indietro”.