Arriva lo scudo per il falso in bilancio. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato il decreto correttivo. Approvata anche una nuova versione dell’emendamento Fleres che garantisce protezione a una serie di reati tributari tra cui appunto il falso in bilancio. È saltato però il “salvacondotto” penale, vale a dire che sono esclusi dallo scudo tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (5 agosto 2009). Salta dunque la modifica, che era stata proposta la scorsa settimana e che prevedeva che chi avesse un procedimento penale in corso potesse usufruire dello scudo fiscale.
C’è in realtà una piccola novità: viene infatti specificato che oltre la sede giudiziaria si fa riferimento anche alla sede «civile, amministrativa ovvero tributaria». Per quanto riguarda invece l’ampliamento dei reati protetti dallo scudo fiscale, l’emendamento approvato in commissione (sempre a prima firma del senatore Salvo Fleres) specifica che «l’effettivo pagamento dell’imposta comporta in materia di esclusione della punibilità penale, limitatamente al rimpatrio e alla regolarizzazione» dei capitali prevede «l’applicazione» di quanto stabilito dalla legge finanziaria del 2003.