PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,51% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-1,32%), Banca Generali (-0,15%), Brembo (-1,11%), Cnh Industrial (-0,19%), Enel (-0,27%), Exor (-0,28%), Fca (-1,95%), Ferrari (-0,74%), Italgas (-1,09%), Mediaset (-0,12%), Pirelli (-2,31%), Prysmian (-0,59%), Snam (-1,63%), Telecom Italia (-1,54%), Terna (-0,56%), UnipolSai (-0,05%) e Yoox (-0,19%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+0,75%), Banco Bpm (+2,93%), Bper (+8,26%), Buzzi (+1,52%), Campari (+0,81%), Eni (+2,77%), Ferragamo (+1,26%), Fineco (+1,06%), Leonardo (+3,13%), Saipem (+5,89%), Stm (+1,48%), Tenaris (+1,64%), Ubi Banca (+3,5%), Unicredit (+1,22%) e Unipol (+0,6%). Fuori dal listino principale Astaldi chiude con un +15,35%, mentre Illa cede il 9,09%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 132 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:45
La Borsa italiana guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso solo Azimut (-0,8%), Enel (-0,3%), Exor (-0,6%), Fca (-0,3%), Ferrari (-0,1%), Italgas (-1,3%), Mediaset (-0,2%), Pirelli (-1,2%), Prysmian (-0,4%), Snam (-1,1%), Telecom Italia (-1,1%) e Terna (-0,5%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+1,1%), Banco Bpm (+2,9%), Bper (+7,3%), Buzzi (+1,4%), Eni (+2,3%), Fineco (+1,2%), Intesa Sanpaolo (+0,8%), Leonardo (+3,3%), Mediobanca (+0,9%), Saipem (+4,3%), Stm (+1%), Tenaris (+1,4%), Ubi Banca (+3,2%), Unicredit (+1,4%) e Unipol (+0,6%). Fuori dal listino principale Astaldi sale del 12,7%, mentre Ggp cede il 5,6%. Il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 132 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:30
La Borsa italiana guadagna lo 0,7% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Brembo (-0,8%), Campari (-0,9%), Enel (-0,3%), Italgas (-2,3%), Moncler (-0,3%), Pirelli (-0,3%), Prysmian (-0,1%), Recordati (-0,1%), Snam (-0,7%), Telecom Italia (-0,7%) e Terna (-0,5%). I rialzi più consistenti sono quelli di A2A (+0,7%), Banco Bpm (+2,3%), Bper (+6%), Cnh Industrial (+0,9%), Eni (+2,4%), Ferragamo (+1,5%), Fineco (+0,9%), Generali (+0,8%), Leonardo (+3,6%), Saipem (+2,9%), Stm (+0,9%), Tenaris (+1,7%), Ubi Banca (+2,3%), Unicredit (+1,5%), Unipol (+1,4%) e UnipolSai (+0,8%). Fuori dal listino principale Astaldi sale del 4,9%, mentre Ggp cede il 4,8%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 127 punti base.
PIAZZA AFFARI GUARDA AL PETROLIO E AL QUIRINALE
Giornata con alcuni dati macroeconomici interessanti quella odierna. Alle 8:45 il dato sulla produzione industriale francese per il mese di marzo. Le attese sono per un incremento dello 0,4%, in peggioramento comunque rispetto al rialzo di oltre un punto percentuale del mese precedente. Alle 10:00 le vendite al dettaglio in Italia per il mese di marzo: il consensus vede una crescita dello 0,1% in calo rispetto allo 0,4% precedente. Alle 11:40 è prevista un’asta di Bund tedeschi con scadenza a 30 anni con rendimenti attesi poco sopra il punto percentuale. Quasi nessun dato rilevante, invece, è atteso dagli Usa. Alle 16:00 il dato relativo alle scorte settimanali di petrolio. Infine alle 19:00 un’asta di Buoni del Tesoro americani a dieci anni. Ci sarà sicuramente interesse sul prezzo del greggio dopo l’annuncio da parte di Trump di ritirarsi dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso dell’1,64% a 24.142 punti. A fare particolarmente male sono state le banche: Unicredit ha ceduto più di tre punti percentuali, mentre Banco Bpm ha perso il 2,89%. Si è salvata Intesa Sanpaolo che ha limitato il ribasso allo 0,57%: la banca ha mostrato i conti del primo trimestre e ha prodotto un utile record a 1,2 miliardi escluse le plusvalenze. Pochissimi i titoli che sono riusciti a chiudere in territorio positivo: fra questi vi è Moncler che è riuscito a guadagnare il 3,5%. Il differenziale fra Btp e Bund è arrivato a toccare i 132 punti base per poi chiudere comunque in forte rialzo a 130,8. In aumento anche il rendimento del Btp decennale che ha fatto registrare un’impennata all’1,87%. A pesare in modo molto negativo sono state le incertezze politiche con la possibilità di elezioni anticipate.