Le banche italiane superano gli stress test. Tutti gli istituti bancari sottoposti al vaglio, nel nostro Paese, hanno dato prova di solidità e sicurezza. Le cinque banche sono Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Ubi e Banco Popolare e, di fronte alla simulazione di condizioni estremamente difficili, sono state promosse. «Le banche italiane superano con ampio margine il valore di riferimento del 5% di Core Tier1 stabilito dallo stress test», ha dichiarato il direttore generale della Banca d’Italia, Fabrizio Saccomanni. Il che significherebbe che il nostro sistema di capitalizzazione è adeguato. Nel dettaglio, la media ponderata del Core Tier1 post stress, per tutte e cinque le banche, risulterebbe del 7,3 per cento. Il dato contempla le misure che sono state introdotte da Bankitalia per rafforzare il patrimonio entro aprile di quest’anno. Si tratta di provvedimenti che non rientrano nella definizione di Core tier1, ma in grado di aumentare la capacità di attutire le perdite. Secondo quanto si apprende, il coefficiente medio patrimoniale delle banche italiane si attesta a al 7,9% alla fine del 2012. Secondo Saccomanni, infatti, le banche italiane «hanno margini sufficienti per assorbire ulteriori peggioramenti delle condizioni di mercato grazie alla loro prevalente natura di banche radicate nell’economia reale e sul territorio».
Complessivamente, sono state esaminate 91 banche europee, 8 delle quali non hanno superato l’esame. Tra quella italiane, Intesa Sanpaolo è risultata la migliore, con un core tier 1 dell’8,9%, seguita da Ubi Banca con li valore del 7,4%, Unicredit del 6,7%, Mps del 6,3%, il Banco Popolare del 5,7%.