Tutto immondo politico si è mobilitato per fare a Paolo Gentiloni gli auguri di pronta guarigione dopo l’operazione per un’angioplastica periferica: esclusi problemi di cuore e stenosi aortiche, il premier potrebbe tornare in sella nel giro di pochi giorni, forse addirittura lunedì potrebbe rientrare a pieno servizio a Palazzo Chigi. Il dem Anzaldi spiega che il malore è dovuto alla grande stanchezza per i tanti impegni di questo periodo, mentre intanto i prossimi giorni di riposo forzato serviranno proprio per ricaricare le “batterie”. Matteo Renzi nel corso di una telefonata con Paolo gentiloni ha espresso al premier vicinanza e affetto a nome suo e di tutto il Pd. Il segretario dei democratici, dopo aver appreso in mattinata dell’operazione subita dal presidente del Consiglio in seguito al malore che lo ha colto ieri sera. Intanto Mattarella è stato informato e ha già sentito personalmente Gentiloni, ma non si recherà al Policlinico Gemelli per evitare anche di drammatizzare eccessivamente la situazione che rimane comunque abbastanza tranquilla.
Sta bene il premier Paolo Gentiloni dopo l’intervento nella notte di angioplastica per un vaso otturato: l’operazione è riuscita e la politica italiana tira un sospiro di sollievo dopo ore di ansia per il malore improvviso che ha colto il presidente del Consiglio di ritorno dalla Francia. Dalle prime ricostruzioni, Gentiloni sbarcato ieri sera a Fiumicino ha fatto rientro a Palazzo Chigi per preparare il nuovo viaggio a Londra dalla premier May ma ha accusato un leggero malese. «Mi vado a far vedere – aveva detto – non mi sento bene». Poi l’intervento immediato per il vaso periferico occluso, immesso uno stent e ora le condizioni sono assai migliorate: secondo quanto riportano fonti vicini alla Presidenza del Consiglio, non è prevista alcuna conferenza stampa e nessun bollettino medico sulle sue condizioni di salute. Al momento si sa solo che è stato ricoverato e operato nell’Unità di terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli, guidata dal professore Antonio Rebuzzi. Il decorso è stato tranquillo e ora sono in corso le terapie post intervento: nelle prossime ore probabili aggiornamenti da fonti di Palazzo Chigi dato che il bollettino medico almeno per oggi non ci sarà.
Lieve malore per Paolo Gentiloni che di ritorno dal viaggio istituzionale a Parigi ha accusato un cedimento e un affanno al cuore: il Presidente del Consiglio a quel punto si è recato al Policlinico Gemelli di Roma per poter essere prima visitato e poi operato d’urgenza. È stato applicato un intervento di angioplastica ad un vaso periferico a cui è stato applicato uno stent: al momento non si hanno particolari novità a riguardo del vaso bloccato che potrebbe essere sia uno dei vasi che portano o escono dal cuore oppure anche un altra parte del corpo che ha improvvisamente accusato un trombo. Quello che si apprende dai primi aggiornamenti del portavoce del premier parla di intervento perfettamente riuscito, con Paolo Gentiloni che sta bene ed è addirittura già vigile. Ancora fonti di governo dicono che visto comunque l’operazione delicata, il premier dovrà restare per qualche giorno in ospedale e quindi viene annullata la visita in programma a Londra per incontrare la collega Theresa May.
Paura dopo il malore improvviso per Paolo Gentiloni mentre tornava dal primo dei suoi appuntamento europei nelle varie cancellerie: sull’aereo da Parigi ha accusato un piccolo cedimento e per questo motivo è stato operato d’urgenza al Gemelli di Roma. Ora sta bene, come scriviamo qui sopra ma dovrà anulare i prossimi impegni imminenti: aveva giusto cominciato ieri da Francois Hollande la visita per la prima volta da premier di tutte le principali cancellerie europee, con tappa anche a May e Merkel ma ora dovrà pensare alle sue condizioni di salute che non paiono comunque spaventare. Ieri all’Eliseo ha di nuovo rilanciato il futuro dell’Europa secondo una nuova alleanza più stretta di tutte le forze europee, vista la crisi di questi ultimi anni. «Non esiste futuro per un’Europa concentrata sul bilancio e non sul lavoro. Francia e Italia sono impegnate a rilanciare l’Ue in uno dei momenti più difficili dopo la Brexit. Le priorità sono crescita e lavoro».