In vista dell’arrivo online del 730 precompilato, Corrieretv ha preparato un piccolo servizio, a cura di Isidoro Trovato, per spiegare i 5 errori da non commettere. In primo luogo non bisogna trasmettere allegati alla dichiarazione precompilata. Non bisogna poi modificare i dati che incidono sul calcolo del reddito complessivo se non si è sicuri che il dato inserito sia sbagliato. Questo perché la non accettazione del dato fa scattare i controlli dell’Agenzia delle Entrate. Le modifiche sono invece possibile per altri dati, come quelli anagrafici. Se il contribuente non vuole usare il 730 precompilato non deve avvisare l’Agenzia delle Entrate. Non trasmettere il 730 precompilato senza aver verificato la completezza dei redditi da dichiarare. Clicca qui per il video.
Il modello 730 precompilato che arriverà online il 15 aprile non sarà immune da modifiche che dovranno essere apportate “manualmente” dai contribuenti. Tra queste Il Sole 24 Ore ricorda che ci sono delle spese da portare in detrazione che riguardano le famiglie con figli. In particolare, vanno integrate le spese per l’asilo nido, per l’iscrizione ad attività sportive e per gli affitti nel caso di studenti fuorisede.
Il 15 aprile si avvicina. Da quel giorno sarà on line il 730 precompilato e Il Sole 24 Ore con un’infografica oggi aiuta a capire quali sono i punti critici che richiedono un’accurata verifica da parte del contribuente. Non dovrebbero esserci problemi per quel che riguarda i dati catastali. Qualche attenzione in più va invece prestata al codice fiscale del coniuge non a carico (che è indicato nella Certificazione unica), alle spese sanitarie intestate a minori, alle spese funebri e ai bonifici relativi a detrazioni per ristrutturazioni e risparmio energetico. Massima allerta va invece prestata per le spese sanitarie relative ai farmaci e compiute in strutture sanitarie non accreditate o presso ottici. Inoltre, il quotidiano ricorda che non sono inseriti i dati per spese presso medici non iscritti all’albo o per prestazioni occasionali di medici senza partita Iva. Attenzione anche alle spese per interventi o trattamenti di natura estetica: nella maggior parte dei casi non sono detraibili.