Tra i comuni calabresi chiamati al voto per queste amministrative 2017 il più importante è sicuramente quello di Catanzaro: ma cosa dicono gli ultimi sondaggi a proposito dell’esito delle urne? Il favorito per la vittoria sembra essere il sindaco uscente Sergio Abramo, a capo della coalizione di centrodestra, che nell’ultima tornata elettorale evitò il ballottaggio imponendosi al primo turno con il 50,6% dei voti. I cittadini catanzaresi sembrano soddisfatti del suo operato se è vero, come riportato da Termometro Politico, che un’indagine effettuata alcune settimane fa da Euromedia Reasearch su un campione di 800 persone attribuisce al candidato del centrodestra il 51,8% delle preferenze. Più distante Vincenzo Ciconte, candidato del Pd attestato al 27,1%. Ancora più staccata Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle all’11,8%. (agg. di Dario D’Angelo)
Tra i comuni chiamati al voto per queste Amminstrative 2017 c’è anche quello di Lecce, storica roccaforte del centrodestra. Ma cosa dicono i sondaggi rispetto all’esito delle elezioni della città salentina? Ad ottenere la maggioranza dei voti dovrebbe essere Mauro Giliberti, ex inviato di Porta a Porta capace di riunire le insegne del centrodestra sotto il suo nome. Un sondaggio del Corriere Salentino attribuiva al giornalista una forbice di voti compresa tra il 38% e il 43%, una percentuale lontana da quel 50% più uno che gli consentirebbe di evitare il ballottaggio. La coalizione di centrosinistra, guidata da Carlo Salveminini, dovrebbe ottenere un risultato intorno al 33-35%, mentre il Movimento 5 stelle non dovrebbe andare oltre l’11%. A pesare, nell’eventualità di un ballottaggio che appare sempre più probabile, dovrebbe essere Alessandro Delli Noci, ex assessore alle Politiche Giovanili dell’ultima giunta di centrodestra fuoriuscito dalla compagini amministrativa in aperto dissenso con il Sindaco Perrone. A chi andrà il suo 13% attribuito dai sondaggi? (agg. di Dario D’Angelo)
Si avvicinano le Elezioni Comunali e nella città di Como, una dei 25 capoluoghi di provincia al voto, i sondaggi sono del tutto concorsi nell’affermare due grandi favoriti per arrivare al ballottaggio. Nessun candidato infatti al momento supererebbe il 50% più uno dei voti necessari per vincere al primo turno le Comunali. Ma la notizia è che a Como, come in molte altri comuni della Lombardia, il Movimento 5 Stelle ancora non sembra essere arrivato a sfondare a livello locale. Guardando infatti i dati prodotti dai sondaggi di Euromedia, in vantaggio troviamo Maurizio Traglio, Centrosinistra, con un valore medio di 41,5% preferenze; immediatamente dietro troviamo Mario Landriscina, Centrodestra. I grillini restano invece molto indietro, con il terzo posto ma lontani anni luce dalla possibilità di gareggiare per il ballottaggio: Fabio Aleotti, vincitore delle Comunarie comasche, si presenta con un 6,6%, appena davanti ad Alessandro Rapinese, candidato sindaco della lista civica “Rapinese” con il 5,1%. Ancora più dietro troviamo Celeste Grossi de “La prossima Como” con il 2%, battuta da Bruno Magatti della lista “Civitas-Progetto Città” al 4%. Come dire, il bipartitismo sembra essere tutt’altro che affondato Lago di Como…
Sfiora il 40% al primo turno, secondo i sondaggi per le prossime elezioni amministrative, il candidato del centrosinistra Gianni Crivello nella città di Beppe Grillo, la Genova che si appresta alle urne domenica prossima con l’incertezza di un arrivo al ballottaggio. I dati al momento condannano Marco Bucci (Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia) che con il 17% non riuscirebbe a passare al secondo posto dietro al possibile successore di Marco Doria, attuale sindaco uscente Pd a Genova. I sondaggi prodotti da Eumetra Monterosa per Repubblica danno Crivello al 405, con Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle che paga la fuoriuscita di fiducia di alcuni storici attivisti grillini dopo il caso-Cassimatis (data ad un basso 3%). Il ballottaggio lo raggiungerebbe con il 27% dei voti, con Putti al 4% (lista Chiamami Genova), Arcangelo Merella al 3% e Marco Mori (Lista Civica Riscossa Italia) al 2%.
Quel che sembra certo ormai dagli ultimi sondaggi prodotti per le Comunali di Venezia è che il ballottaggio quasi sicuramente ci sarà: le Amministrative di domenica prossima vedono infatti favorito, secondo i dati Swg, il candidato di Forza Italia e Lega Nord, Federico Sboarina dato attorno al 31-35%. Segue la candidata del Pd, Orietta Salemi, che sarebbe sul solco 26-30%, mentre al terzo posto pronta a giocarsi fino all’ultimo l’accesso al ballottaggio, è Patrizia Bisinella, candidata della Lista Tosi “Fare!”, nonché campagna nella vita privata dal sindaco doppiamente uscente (non poteva ricandidarsi per la terza volta alla guida della città). La sfida è tra questi tre candidati sindaco, con il profondo scontro ne centrodestra – Lista Tosi è uscita dalla Lega Nord dopo dissidi interni e dopo il sostegno del sindaco di Verona al referendum costituzionale proposto da Matteo Renzi. Il M5s viene tagliato fuori, con il candidato Alessandro Gennari dato al 8-12%, troppo poco per poter incidere nella lotta verso il ballottaggio, almeno stando agli ultimi sondaggi pubblicati.
Nei sondaggi prodotti da Ipsos per il Corriere della Sera, si prova ad approfondire a pochi giorni dal voto la situazione molto calda che prepara le Elezioni di Palermo. Il sindaco uscente prova l’ennesima rielezione e rischia ancora di farcela addirittura senza ballottaggio: Leoluca Orlando, sostenuto dal centrosinistra, sfiora il 46% dei voti nelle ultime intenzioni e sondaggi di Ipsos. I rivali per ora non riescono ancora ad avere grossi scossoni e spostamenti di voto, con Ferrandelli (centrodestra ma senza Lega e Fdi) stacca il 19,7% di preferenze, con il Movimento 5 Stelle che invece con Forello riesce a far meglio e si candida a vero antagonista di Orlando, con il 26,4%. Gli altri candidati sindaco, tutti insieme, raccolgono l’8,7% mentre gli incerti sono ancora valutati attorno ad un interessante 15% che ancora può dunque regalare novità e sconvolgimenti nelle intenzioni di voto prima delle Amministrative palermitane.
È curioso legge i dati dei sondaggi politici pubblicati da Piepoli proprio questa mattina: secondo le ultime intenzioni di voto espresse dagli elettori intervistati, il sistema di voto “tedesco” con proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5% piace al 67% degli italiani. Solo il 23% è contrario, e non pare interessare il fatto che con questa legge il rischio forte è di non avere un governo con maggioranza assoluta e nuovi problemi sulle alleanze post-voto. Ecco, è curioso vedere che proprio la mattina di ieri alla Camera quando doveva concretizzarsi l’accordo a 4 tra Lega Nord, Forza Italia, M5s e Pd, tutto è saltato (ecco qui cosa è successo davvero). Franchi tiratori nel Pd l’altroieri, del M5s ieri mattina, la bagarre scoppia e ancora una volta lo spettacolo indecoroso viene offerto al popolo italiano, Proprio nel giorno in cui al popolo italiano sembrava, dopo mesi, iniziare a gradire il sistema proporzionale.