Il ministro dell’economia spagnolo, Luis De Guindos, ha inviato questa mattina una missiva in cui viene ufficialmente richiesto un intervento per arrivare al salvataggio degli istituti di credito iberici. Non viene specificata una somma precisa, ma il ministro ha parlato di “una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno di capitale più un margine di sicurezza supplementare. La scelta dello strumento particolare in cui questo aiuto si concretizzerà – ha specificato ancora De Guindos – prenderà in esame le varie opzioni oggi disponibili e quelle che possono essere decise in futuro”. In attesa degli esiti del vertice europeo previsto per il 28 e il 29 giugno prossimi e passando attraverso recenti voci che parlano di un ulteriore taglio di rating degli istituti di credito spagnoli da parte dell’agenzia Moody’s, il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, ha fatto sapere di aver dato “istruzioni al nostro staff di iniziare i lavori per una valutazione del settore bancario spagnolo e quello di cui ha bisogno”, insieme ad altre istruzioni utili a capire “le condizioni politiche necessarie per garantire questa assistenza”. La richiesta giunta da Madrid per il salvataggio delle banche spagnole è stata dunque accolta positivamente da Rehn, il quale comunica che l’assistenza verrà garantita “insieme allo staff dell’Eba, della Bce e dell’Fmi”, mentre le condizioni politiche per l’assistenza finanziaria “in forma di prestiti Efsf ed Esm si concentreranno su riforme specifiche del settore bancario”. Anche il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, ha recentemente confermato di aver ricevuto una formale richiesta di prestito da parte della Spagna, facendo sapere che la Commissione potrà ottenere tra poco il mandato per negoziare il piano di aiuti con Madrid. In una nota fatta circolare proprio da Juncker si legge: “Stiamo per dare il mandato alla Commissione, in accordo con Bce e Eba, per negoziare le necessarie condizioni per fornire assistenza al settore finanziario”, tra cui anche “piani di ristrutturazione, in linea con le regole per gli aiuti di stato Ue”. Si cerca intanto di capire a quanto potrà ammontare la somma che verrà erogata per accontentare le richieste del governo iberico.
Due consulenze indipendenti commissionate dalla Spagna la scorsa settimana avevano calcolato una somma variabile tra i 52 e i 62 miliardi di euro, mentre in precedenza l’Eurogruppo aveva ipotizzato un aiuto fino a circa 100 miliardi di euro. Già da oggi diverse voci parlano invece di una somma intorno ai 110 miliardi, comprensiva di un eventuale margine di sicurezza, ma senza dubbio già nei prossimi giorni, in particolare in vista dell’Eurogruppo del 9 luglio prossimo, tutto risulterà più chiaro.