Se per caso vi fosse sfuggito, la rituale Quattordicesima per i pensionati si avvicina a grandi passi: la particolare mensilità “aggiunta” è il diritto per un qualsiasi lavoratore o pensionato di percepire nell’arco dell’anno uno stipendio (o assegno di pensione) in più che va ad aggiungersi alla tredicesima percepita a dicembre. L’obiettivo, come noto, è quello di far ottenere al contribuente una maggiore disponibilità economica in un periodo preciso dell’anno (lontano da dicembre), ovvero il mese di luglio. Viene attribuita sulle pensioni INPS di luglio ai soggetti che, alla data del 31 luglio 2018, hanno già 64 anni o più: per tutti quelli che invece compiono quel requisito anagrafico dal 1 agosto in poi, la corresponsione sarà resa ufficiale con una successiva elaborazione. Per l’anno corrente, la Legge di Bilancio ha stabilito che sono interessati alla Quattordicesima tutti i soggetti nati prima del 1 gennaio 1955: in particolare, l’aumento spetta in misura proporzionale, «anche a coloro che compiono il 64° anno di età entro il 31 dicembre dell’anno di erogazione; con riferimento ai mesi di possesso del requisito anagrafico, compreso il mese di raggiungimento dell’età». Tutte le linee guida dell’Inps sono consultabili online a questo indirizzo: intanto, qui sotto trovate requisiti e principali importi per la mensilità di questo 2018 in arrivo nel mese di luglio.
I REQUISITI E GLI IMPORTI
Le pensioni a cui spetta la Quattordicesima hanno dei particolari requisiti stabiliti dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale oltre che dalla Finanziaria dell’anno precedente: in particolare, rientrano nella categoria le pensioni di anzianità, di vecchiaia, le anticipate, quelle di invalidità e i superstiti. Sono invece senza diritto sulla 14ma mensilità le pensioni di invalidità civile, pensione o assegno sociale, pensioni di guerra e rendite Inail. Per quanto riguarda invece i principali importi previsti dall’Inps per l’anno 2018, la Quattordicesima sarà di importo pari a 336 euro qualora il pensionato abbia versato almeno 15 anni di contributi come lavoratore dipendente, fino a 18 anni se lavoratore autonomo. Sarà invece di 420 euro per tutti quelli che hanno versato più di 15 anni di contributi e fino a 25 anni (come lavoratore dipendente), mentre se autonomo da oltre i 18 fino ai 28 anni; da ultimo, sarà di 504 euro nel momento in cui il pensionato abbia versato oltre 25 anni di contributi, 28 anni se autonomo.