Uno dei dati come sempre più indicativi per ogni tornata elettorale è quello relativo all’affluenza e anche le regionali Molise 2018 in questo senso non faranno eccezione. Sarà curioso capire, attraverso la partecipazione degli elettori, se ed in che modo i molisani credono ancora nella capacità della politica di dare delle risposte alle loro istanze. Nel 2013 si recò alle urne il 61,62% degli aventi diritto: una percentuale, quella che partecipò all’elezione del governatore Paolo Di Laura Frattura, in lieve aumento rispetto al 59,79% della precedente elezione. In questo senso l’ultimo precedente per tentare di capire in che maniera il Molise parteciperà è quello che risale alle Politiche dello scorso 4 marzo. A recarsi alle urne è stato poco più del 71% degli aventi diritto: un ottimo dato, ma comunque in flessione di circa il 7% rispetto alle Politiche del 2013. (agg. di Dario D’Angelo)
REGIONALI MOLISE, LA LEGGE ELETTORALE
Domani i cittadini residenti in Molise eleggeranno il nuovo presidente della Regione e il nuovo consiglio regionale. Il sistema elettorale, molto simile a quello delle altre regioni, prevede l’elezione diretta del governatore e un meccanismo proporzionale con premio di maggioranza per l’elezione dei consiglieri. Questo vuol dire che non è previsto nessun ballottaggio: il candidato che prende più voti, indipendentemente dalla soglia raggiunta, viene eletto. Si tratta di un “debutto” in Molise per questo sistema elettorale: quest’anno si vota infatti per la prima volta secondo la nuova legge elettorale regionale. Non è possibile esprimere più di due preferenze nelle liste candidate. I nomi vanno scritti negli appositi spazi alla destra del simbolo della lista, ma le preferenze devono includere candidati di sesso diverso altrimenti verrà annullata la seconda preferenza. (agg. di Silvana Palazzo)
COME SI VOTA ALLE REGIONALI MOLISE 2018
Il 22 aprile il Molise si appresta a recarsi alle urne per rinnovare il Consiglio Regionale e il Governatore nelle Elezioni Regionali 2018: prima di conoscere dove, quando e come si vota nel ritorno ai seggi domani, è meglio sapere che il voto della più piccola regione d’Italia (dopo la Valle d’Aosta) vede implicati 314mila cittadini chiamati che dovranno scegliere se rinnovare l’attuale coalizione uscente (il Pd dell’ormai Governatore Paolo Di Laura Frattura, che lascia spazio al candidato Carlo Veneziale) o se invece puntare sulle forze “emergenti” a livello nazionale. Negli ultimi sondaggi il Centrodestra è dato leggermente in vantaggio al Movimento 5 Stelle e sarà inevitabile che l’attuale situazione di alta tensione e fragilità a livello nazionale potrebbe condizionare se non del tutto determinare i risultati delle Elezioni in Molise che altrimenti si sarebbero derubricate a “normale passaggio elettorale Amministrativo”. Si vota nella sola giornata di domenica 22 aprile dalle ore 7 alle 23, con lo spoglio che inizierà subito dopo la chiusura delle urne per poter avere di fatto nella mattinata di lunedì i primi risultati attendibili della sfida regionale.
LA SCHEDA ELETTORALE
Il sistema elettorale in Molise è assai simile a quello delle principali altre regioni d’Italia, con un piccolo distinguo sul fronte del voto disgiunto: a differenza di Lombardia e Lazio, gli esempi più recenti di Elezioni Regionali (lo scorso 4 marzo nell’Election Day con le Nazionali, ndr) in Molise non si può votare un candidato presidente ed una lista a lui non collegata. La restante parte delle operazioni è invece sostanzialmente simile: è prevista l’elezione diretta (sarà il candidato presidente più votato, non c’è quindi un secondo turno con ballottaggio) del candidato Presidente della Regione e ci sarà un meccanismo proporzionale con premio di maggioranza per l’elezione dei Consiglieri. Sono in tutto 20 e alla coalizione del presidente sono garantiti 12 seggi, anche se non potrà averne per nuova legge elettorale più di 14 totali. Come si può ben vedere dal fac simile della Scheda Elettorale (e dalla foto qui sopra, ndr) vi è un’unica scheda per Consiglio e Governatore e il voto può essere espresso nei tre modo sotto esposti: si traccia un segno sia sul nome del candidato presidente che su una delle liste a lui collegate; si traccia un segno solo sul nome del candidato presidente ma in questo caso il voto non va a nessuna delle liste che lo sostengono; si traccia un segno solo su una delle liste e qui il voto va anche al Presidente a cui la lista è collegata.
I 4 CANDIDATI E LE LISTE
Per le Regionali del Molise è prevista una soglia di sbarramento dell’8% che si applica ai voti presi da un candidato presidente: in sostanza, alla coalizione collegata a un candidato presidente che abbia preso meno dell’8% dei voti è esclusa dal riparto dei seggi. I candidati sono in tutto 4 e sono rappresentanza delle seguenti coalizioni: Centrodestra, Centrosinistra, Movimento 5 Stelle e CasaPound. Scendendo nei nomi dei candidato Governatori e delle liste a loro collegati, troviamo il candidato Presidente frutto dell’accordo tra Berlusconi, Salvini e Meloni, il 60enne Donato Toma; è sostenuto dalle liste Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Unione di centro, Popolari per l’Italia, Il Popolo della famiglia, Movimento nazionale per la sovranità, Orgoglio Molise, Iorio per il Molise. Sfiderà il candidato dem Carlo Veneziale (assessore regionale uscente allo Sviluppo Economico) che sarà invece sostenuto dalle liste Partito democratico, Liberi e uguali per il Molise, Molise di tutti, Molise 2.0, Unione per il Molise. Agostino Di Giacomo sarà il candidato di CasaPound mentre Andrea Greco è il candidato del Movimento 5 Stelle dopo aver vinto le “regionarie” sul blog delle Stelle nei mesi scorsi.