I risultati delle elezioni comunali 2017 sono stati davvero lusinghieri per Federico Pizzarotti, che a Parma si è preso una sorta di “rivincita” nei confronti di chi riteneva che la sua vittoria di cinque anni fa fosse dovuta al fatto che era l’esponente di un Movimento 5 Stelle che stava cominciando a riscuotere un consenso importante. Il sindaco uscente della città emiliana da diverso tempo non fa più parte di M5S, ciò nonostante è riuscito a piazzarsi al primo posto in queste consultazioni, raggiungendo il 34,78% dei voti, con il sostegno di una sola lista civica, Effetto Parma, che ha avuto ben il 34,58% delle preferenze. Si comprendono quindi le parole che ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Voglio dire grazie ai Parmigiani che hanno creduto in un progetto nuovo, civico e libero. Arrivare al ballottaggio da soli è un risultato storico, che dimostra la forza del nostro gruppo, unito da valori e non dagli interessi. Adesso c’è bisogno di tutti per continuare a crescere. Il futuro di #Parma dipende da ognuno di noi”. In effetti Pizzarotti deve ora affrontare il ballottaggio per completare questo risultato importante. E a sfidarlo ci sarà Paolo Scarpa, che ha avuto il 32,73% dei voti e quindi non è molto lontano. Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017: risultati live, affluenza, come si vota. Qui i risultati Comunali: Palermo, Trapani, Catanzaro – Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiategrasso, San Donato –Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia.
Come detto a Genova si andrà al ballottaggio tra il candidato del centordestra Marco Bucci forte del 38,7% raggiunto e Giovanni Crivello del centrosinistra con il 33,4%. Bucci ha ottenuto 87.022 voti, suddivisi tra i 4551 di Direzione Italia-Altri; Lista civica vince Genova 20.769; Lega Nord, 27.674; Forza Italia con 17.250 e Fratelli d’Italia con 11.275 voti. Per Crivello, Partito Democratico ha preso 42.510 voti pari al 18,8%; Lista civica Genova cambia 2861 voti pari all’,1,33%; Sinistra a sinistra 6475 voti, 3%; Lista civica Crivello 20.236 voti pari al 9,4%. Luca Pirondini del Movimento 5 stelle ha ottenuto 40.690 voti pari al 18%. La Lista civica di Paolo PUtti ha preso 11.006 voti pari al 4,8% con la Lista civica Chiamami Genova che ha preso 10.494 voti pari al 4,9%. Arcancela Maria Merella un totale di 4.183 voti pari all’1,8% con Lista civica Ge9si Siamo genovesi con 3947 voti pari all’1,8%. Marika Cassimatis l’1,09% mentre la Lista civica ha preso 2282 voti par all’1%. Cincia Ronzitti del Partito comunista dei lavoratori ha ottenuto 0,88% con 1984 voti. Marco Mori 1426 voti pari allo 0,63% mentre la lista Riscossa Italia ne ha ottenuto 1298 con lo 0,60%. Infine Stefano Arrighi del Popolo della famiglia ha ottenuto 880 voti pari allo 0,39% e la sua lista ne ha presi 887 pari allo 0,41%.
I risultati delle elezioni comunali 2017 a Genova e La Spezia portano soddisfazione al centrodestra, i cui candidati alla poltrona di sindaco si apprestano ad affrontare il ballottaggio avendo conquistato il primo posto. Nel capoluogo di regione, infatti, Marco Bucci ha avuto circa 5 punti percentuali in più di Gianni Crivello. Ad andare particolarmente bene è stata la Lega Nord, che ha preso il 12,94% dei voti, contro l’8,06% di Forza Italia. Tuttavia il Pd da solo ha conquistato il 19,88% dei voti. A La Spezia, il vantaggio del centrodestra è più netto, con Pierluigi Peracchini che ha conquistato il 32,33% delle preferenze, contro il 25,27% di Paolo Manfredini. Ma altri candidati dell’area di sinistra potrebbero far confluire su di lui i voti tra due settimane. Anche qui il Pd è stato il partito più votato, con il 15,63%, davanti alla lista che ha riunito Fratelli d’Italia e Forza Italia (13,8%) e alla Lega Nord (9,29%). Si comprende quindi la soddisfazione di Giovanni Toti, convinto che il caso ligure mostri come il centrodestra unito possa essere competitivo. Il centrodestra resta invece fuori dal ballottaggio a Parma, dove Federico Pizzarotti conquista il 34,75% dei voti e se la vedrà con Paolo Scarpa (32,74%). La lista dell’ex M5S da sola ha preso il 34,55%, surclassando il Pd (14,84%) e la Lega Nord (12,06%). Bisognerà capire dove andranno al secondo turno i voti che hanno sostenuto Laura Cavandoli (19,28%).
Con 607 sezioni scrutinate su 653 a Genova si è ormai delineato il ballottaggio fra il candidato del centrodestra Bucci che ha ottenuto il 38,67% e quello del centrosinistra Crivello a quota 33,44%. Si è dunque sfiorato come era nelle previsioni il ribaltone al comune di Genova: Bucci ha sfiorato il 40% dei voti, dopo la deludente amministrazione di centrosinistra dell’uscente Doria. I cinque stelle, in sostanza divisi in tre candidati dopo il caos che ben si conosce, con Pirondini sono arrivati al 18,16%.Per Bucci la parte più sostanziale dei voti è stata portata dalla Lega Nord con il 12,9% dei voti mentre Forza Italia ha contribuito con l’8%, Fratelli d’Italia con il 5,2 e la Lista civica del candidato con il 9,6%. L’esclusa dai 5 stelle Cassimatis ha ottenuto l’1%. Anche a La Spezia, dove si andrà al ballottaggio tra Peracchini del centrodestra e Manfredini del centrosinistra, il primo si è imposto con una buona maggioranza, il 32,4% dei voti questa volta portati in maggior parte da Fratelli d’Italia con ben il 13,8%. Il candidato Manfredini si è invece fermato al 25,1% con il 15,5% dei voti grazie al Partito democratico. A Parma, dove Pizzarotti ex M5S sembrava in grado di passare al primo turno, invece vince con una rosicata maggioranza, il 34,7% dei voti; dovrà dunque vedersela con il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa che lo tallona con il 32,7% dei voti, La candidata del centrodestra Laura Cavandoli è arrivata al 19,3% mentre i 5 stelle che 5 anni fa portavano in trionfo Pizzarotti, oggi ottengono un misero 3,1% con Ghirarduzzi e scompaiono dalla scena politica locale. (Agg. Paolo Vites)
Continuano ad arrivare sempre più sezioni da Genova dov’è ormai chiaro che al ballottaggio di queste elezioni amministrative andrà uno tra Marco Bucci (centrodestra) e Gianni Crivello (centrosinistra). Il primo, quando lo spoglio è terminato in 607 sezioni su 653, è in testa con il 38,67% delle preferenze, mentre il candidato del Pd e altri partiti di sinistra insegue con il 33,44%. Batosta invece per il Movimento 5 Stelle nella città di Beppe Grillo: Luca Pirondini è infatti fermo al 18,16%, mentre l’alleanza tra Lega Nord e Fratelli d’Italia non supera il 4,86% con Paolo Putti. Grillini che pagano carissimo il taglio netto con l’esperienza Pizzarotti, il fuoriuscito del Movimento che a Parma conquista da solo il ballottaggio e con sole 8 sezioni da scrutinare è in testa con il 34,89% dei voti. A vedersela con lui al secondo turno sarà Paolo Scarpa, 32,55%. Il Movimento 5 Stelle è fermo in città al 3,21% di Ghirarduzzi. (agg. di Dario D’Angelo)
Il centrodestra si prepara a vincere il primo turno delle Elezioni Comunali 2017 a La Spezia: Pierluigi Peracchini ha, infatti, ottenuto finora il 32,20%, mentre Paolo Manfredini del centrosinistra è a quota 25,60%. Indietro Giovanni Forcieri e Donatella Del Turco del Movimento 5 Stelle, rispettivamente al 9,12% e al 8,75%. Parma si avvia al ballottaggio tra il sindaco uscente Federico Pizzarotti e Paolo Scarpa: mancano 13 seggi su 207 da scrutinare, quindi il risultato è quasi definitivo. Pizzarotti ha il 34,96% dei voti, Scarpa il 32,5%. L’ex pentastellato non vuol sentir parlare di rivincita sui grillini: «È poco interessante parlare di risultati contro di loro ma piuttosto andare al ballottaggio e continuare a rappresentare la città e vincere. I territori per il Movimento 5 Stelle sono sempre meno importanti, loro guardano solo al dato nazionale e poco o niente al locale. Parma è stata lasciata sola dal M5s». (agg. di Silvana Palazzo) Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017: risultati live, affluenza, come si vota. Qui i risultati Comunali: Palermo, Trapani, Catanzaro – Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiategrasso, San Donato –Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia.
Continuano gli scrutini nelle sezioni di La Spezia per le Elezioni Comunali 2017, quindi emergono i primi risultati. Pierluigi Peracchini del centrodestra è al 32,86%, davanti a Paolo Manfredini del 24,58%. Indietro Giovanni Lorenzo Forcieri con il 9,87%, Guido Melley con il 8,70% e Donatella Del Turco del Movimento 5 Stelle con il 8,59%. Le sezioni scrutinate, però, sono per ora 25 su 96, quindi si tratta di risultati parziali. Beppe Grillo sconfitto in casa: il Movimento 5 Stelle implode nel capoluogo ligure, dove ci sarà un ballottaggio tra Marco Bucci e Giovanni Crivello. Il candidato del centrodestra è al 38,13%, quello del centrosinistra al 33,60%. Luca Pirondini è al 18,46%, Marika Cassimatis all’1,11% con 482 sezioni su 653 scrutinate. A Parma ci sarà il ballottaggio tra Pizzarotti e Scarpa: il divario tra i due sfidanti si è assottigliato quando siamo a 166 sezioni scrutinate su 207. L’ex pentastellato è al 34,68%, il candidato sindaco del centrosinistra invece è salito al 32,61%. (agg. di Silvana Palazzo)
Prosegue il testa a testa tra Pizzarotti e Scarpa alle Elezioni Comunali 2017 a Parma. Il candidato sindaco uscente, che si è presentato alle elezioni con la lista civica, è al 35,6% secondo l’ultimissima proiezione di Emg per La7. Scarpa, invece, è al 29,6% con il centrosinistra, mentre Laura Cavandoli del centrodestra è al 19,6% e Daniele Ghirarduzzi al 4%. In collegamento con lo studio di Enrico Mentana, i due candidati favoriti per il ballottaggio hanno commentato le prime proiezioni. «Il dato è preoccupante. Secondo me è un elemento di disaffezione verso questa amministrazione. La città ha fatto dei passi indietro, quindi la città fatica ad avere speranza, ma noi vogliamo darne. Il gap dovrebbe essere inferiore, ma sono comunque dati interessanti. Partivo molto più indietro secondo i sondaggi, forse pago un gap di notorietà, ma comunque sono molto fiducioso», ha dichiarato Scarpa. «Il sogno va avanti con un programma credibile. Rispetto a cinque anni fa hanno perso molti punti. Noi non perderemo neanche un giorno. Chi oggi non vede questo è fermo a cinque anni fa. Non faccio appello ai partiti, ma ai cittadini», ha replicato Pizzarotti. A Genova, invece, Gianni Crivello del centrosinistra è avanti con il 36,1%, davanti a Marco Bucci del centrodestra con il 34,7%. Seguono Luca Pirondini del M5s al 18,8% e, infine, Marika Cassimatis al 0,9%. (agg. di Silvana Palazzo)
Nessuna sorpresa a Parma per le Elezioni Amministrative: la prima proiezione di Piepoli per la Rai conferma il primato di Federico Pizzarotti tra le preferenze. Il sindaco uscente, presentatosi con la Lista civica dopo la rottura con il Movimento 5 Stelle, sarebbe al 37%, quindi proiettato verso il ballottaggio con Paolo Scarpa, candidato del centrosinistra, che invece è al 29%. Percentuali simili sono quelle mostrate dal primo exit poll di Emg per La7, secondo cui il primo cittadino è al 36,5-40,5%. Nella città che è stata la “Stalingrado 5 stelle” nel 2012, l’ex grillino non dovrebbe dunque farcela al primo turno. Dovrà vedersela con Paolo Scarpa, che per Emg è al 27-31%. Laura Cavandoli, candidata del centrodestra, è invece al 15-19%. Male, dunque, il Movimento 5 stelle che qui con Daniele Ghilarduzzi si ferma tra il 3 e il 7%. In attesa dei risultati definitivi, emergono dunque le prime proiezioni. (agg. di Silvana Palazzo)
Chiuse le urne per le elezioni comunali 2017. Gli exit poll dell’Istituto Piepoli elaborati per la Rai danno a pari merito a Genova Gianni Crivello (centrosinistra) e Marco Bucci (centrodestra) con una forbice compresa tra il 33% e il 37%. Più staccato Luca Pirondini del Movimento 5 Stelle con una previsione tra il 18% e il 22%. Dunque nel capoluogo ligure sembra ci sarà un ballottaggio tra i candidati del centrodestra e del centrosinistra. Anche gli exit poll di La 7 indicano un ballottaggio tra i due, con un leggero vantaggio di Crivello. Previsto un ballottaggio anche a Parma, con Federico Pizzarotti (Effetto Parma) accreditato dall’Istituto Piepoli tra il 38% e il 42% dei voti e Paolo Scarpa (centrosinistra) che dovrebbe prendere tra il 28% e il 32%. Daniele Ghirarduzzi, del Movimento 5 Stelle, è dato invece tra il 13% e il 17%. Dati corroborati anche dagli exit poll di La 7, con Pizzarotti tra il 36,5% e il 40,5% e Scarpa tra il 27% e il 31%. Per La Spezia si attendono i primi dati dello scrutinio.
Seggi ancora aperti per le elezioni comunali 2017 e a Genova l’affluenza alle ore 19:00 si è attestata al 35,07%, con un netto miglioramento rispetto al 16,1% delle 12:00. Nelle consultazioni di cinque anni fa, alle 19:00 di domenica aveva votato il 33,61%, tuttavia il confronto non può essere così immediato, poiché nel 2012 si era votato anche nella giornata di lunedì, fino alle 15:00. Se si fa un paragone con le regionali del 2015, tenute in una sola giornata, si vede che l’affluenza alle 19:00 allora era stata del 41,61%. Non sarà quindi facile riuscire a superare il 50% di affluenza, a meno che non ci sia una “corsa al voto” questa sera. Il sito dell’edizione locale di Repubblica riporta intanto la notizia dell’intervento dei Carabinieri in un seggio nel quartiere di Oregina. Pare che un rappresentante di lista invitasse gli elettori a votare un determinato partito, indicando anche quale preferenza scrivere sulla scheda. Un altro rappresentante di lista ha quindi chiamato le forze dell’ordine.
Mentre l’affluenza a livello nazionale alle ore 19:00 si avvicina al 43% in Liguria si ferma al 42%. Nel dettaglio in provincia di Imperia si supera la media nazionale con il 46,7%; in provincia di La Spezia il 38,9%; a Genova e provincia il 42.9% e infine in quella di Savona il 45,9%. Tra i comuni quello dove si è votato di più è quello di Arenzano con il 48,8% seguito da Chiavari a quota 40,6% mentre a La Spezia ci si ferma al 38,8%. A Genova città ci si attesta al 35%. Le urne restano aperte fino alle ore 23, data la bella giornata di sole che ha visto le spiagge liguri prese d’assalto, è facile prevedere che l’affluenza al momento della chiusura risulterà ben più alta di questi dati. A Parma invece si registra una affluenza piuttosto bassa, alle ore 19 aveva infatti votato il 36,8% degli aventi diritti, a Piacenza il 40,4%.
Le elezioni comunali 2017 hanno un significato particolare per il Movimento 5 Stelle a Genova, come pure a Parma, dove cinque anni fa riuscì a vincere con Federico Pizzarotti, che non fa però più parte di M5S. Genova, inoltre, è la città di Beppe Grillo, che ha “disconosciuto” la vittoria alle comunarie di Marika Cassimatis, che è comunque in corsa per la carica di primo cittadino, contro il candidato ufficiale pentastellato Luca Pirondini. Stamattina Grillo ha votato tenendo in testa il casco che aveva utilizzato per raggiungere su due ruote il suo seggio in compagnia della moglie. Poco prima di recarsi alle urne aveva scritto sul suo blog: “Oggi, insieme a nove milioni di italiani, sono chiamato al voto per scegliere il sindaco della mia città. Invito tutti ad andare a votare: è importante!”, segnalando poi che il Movimento 5 Stelle, essendo presente con le sue liste in 255 comuni, è la forza politica maggiormente presente in questa tornata elettorale. Di certo però Grillo spera di non perdere proprio a Genova contro la Cassimatis. Clicca qui per Elezioni Amministrative 2017:
Il dato dell’affluenza alle ore 12 in Liguria è alquanto più basso di quello che è stato constatato a livello nazionale e cioè del 19,36%. Il dato a livello regionale dice infatti di un solo 10,56% degli elettori che si è recato alle urne. A Genova e provincia infatti aveva votato il 16,40% degli aventi diritti e nello specifico Arenzano 24,42 – Ceranesi 17,18 – Chiavari 20,02 – Cicagna 27,37 – Genova 15,96 – Pieve Ligure 19,73 – Rovegno 34,10. Come si vede il dato del capoluogo ligure è ancora più basso mentre quello di Chiavari risulta il più alto di tutti. A La Spezia invece aveva votato il 18,67% degli aventi diritto. Nel savonese la situazione è questa: 22,49% quella generale (Altare 19,06 – Boissano 19,62 – Borghetto Santo Spirito 24,35— Cairo Montenotte 23,16 – Calizzano 27,10 – Giusvalla 11,41). Buona infine l’affluenza a Parma dove alle ore 12 aveva votato il 18,35% degli aventi diritto, cinque anni fa aveva votato il 14,92% degli elettori ma allora si votava su due giornate. (Agg. Paolo Vites)
Weekend con un’importante tornata di elezioni Comunali 2017 all’orizzonte. Si voterà in 1005 Comuni d’Italia per le elezioni amministrative, e anche al Nord ci saranno test probanti per alcune popolose città. Su tutte Genova, col Sindaco uscente Doria che ha deciso di non ricandidarsi e con il Movimento 5 Stelle che potrebbe partire svantaggiato dal caso-Cassimatis, con la candidata prima scelta e poi desautorata. Stesso problema per il Partito Democratico a La Spezia, dove il socialista Manfredini dovrà vedersela con Lorenzo Forcieri, candidatosi da indipendente dopo essere uscito dal PD. Non si ricandiderà il Sindaco uscente, sempre del PD, Massimo Federici. A Parma potrebbe invece essere decisivo l’effetto Pizzarotti: l’attuale primo cittadino, fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle, sembra il favorito con la sua lista EffettoParma. Per il centrosinistra proverà a scalzarlo Paolo Scarpa, per il centrodestra Laura Cavandoli.
I sondaggi a Genova, La Spezia e Parma indicano comunque un quadro abbastanza chiaro per le elezioni Comunali di oggi. Nel capoluogo ligure parte con i favori del pronostico al primo turno il candidato del Partito Democratico Gianni Crivello, accreditato al momento del 37% contro il 30% del candidato del centrodestra, Marco Bucci. Per il Movimento 5 Stelle Luca Pirondini si assesta al 20%. In un eventuale ballottaggio Crivello sarebbe in vantaggio 55%-45% su Bucci, ma c’è la possibilità che i voti di Pirondini e della Cassimatis convergano su Bucci, giocando un brutto scherzo al PD. Centrosinistra nettamente favorito a La Spezia, dove Manfredini ha buone possibilità di farcela al primo turno. Se non dovesse superare il 50%, Pierluigi Peracchini per il centrodestra ha buone possibilità di sfidarlo al ballottaggio. A Parma come detto Pizzarotti parte in pole position con un 36,9% contro il 21% di Scarpa del PD. Le liste del centrosinistra sarebbero però avanti ad EffettoParma, col Sindaco uscente che potrebbe giovarsi al primo turno del voto disgiunto. Almeno secondo le intenzioni di voto, rischia di restare sotto il 10% Laura Cavandoli per il centrodestra.
Come tutte le altre città italiane in questa tornata di elezioni Comunali, Genova, La Spezia e Parma saranno chiamate al voto oggi domenica 11 giugno dalle ore 9.00 alle ore 23.00. Si potrà votare sia solo per il candidato Sindaco, sia abbinando una delle liste che sostengono il candidato. C’è anche la possibilità del voto disgiunto, ovvero votare la lista di uno schieramento ed il candidato di un altro. Nel caso nessun candidato al primo turno riesca ad ottenere il 50% più 1 dei voti, gli elettori saranno chiamati a tornare alle urne per il ballottaggio domenica 23 giugno, scegliendo fra i due candidati più votati al primo turno. Alle elezioni del 2012 il ballottaggio fu necessario a Genova, dove Doria confermò il vantaggio su Musso, e a Parma dove Pizzarotti ribaltò il risultato del primo turno, che il candidato del centrosinistra Bernazzoli aveva chiuso avanti. A La Spezia invece cinque anni fa Massimo Federici era stato eletto Sindaco al primo turno per il centrosinistra.
A Parma, Genova e La Spezia la questione delle divisioni potrebbe influenzare in maniera decisiva l’esito del voto in queste elezioni Comunali. Da una parte, nella città dell’Emilia Romagna, si sapeva del quadro molto frammentato. La stessa fuoriuscita di Pizzarotti dal M5S lasciava in campo un’alternativa in più rispetto al quadro generale delle altre città. La scissione della Cassimatis a Genova ha probabilmente costretto i pentastellati a rinunciare a voti potenzialmente decisivi per andare al ballottaggio con Doria, anche se i sondaggi nelle ultime settimane hanno espresso dati confortanti, ma non ancora sufficienti, per Luca Pirondini. A La Spezia invece è il centrosinistra a presentarsi diviso, in una città che cinque anni fa lo aveva visto trionfare al primo turno. Tra i due litiganti potrebbe godere il terzo, Pierluigi Peracchini per il centrodestra. Ad un eventuale ballottaggio però il fronte del centrosinistra potrebbe parzialmente ricomporsi e dunque lanciare il candidato in testa (presumibilmente Manfredini) verso la vittoria.