PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo del 2,32% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Ferragamo (+0,61%), Luxottica (+0,08%), Moncler (+0,88%), Saipem (+12,23%) e Tenaris (+1,84%). Buzzi, invece, chiude in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-3,02%), Atlantia (-3,25%), Banco Bpm (-5,37%), Banca Generali (-2,76%), Bper (-2,93%), Enel (-3,72%), Fineco (-5,47%), Intesa Sanpaolo (-2,45%), Italgas (-2,65%), Mediaset (-5,28%), Mediobanca (-4%), Poste Italiane (-3,75%), Prysmian (-2,75%), Snam (-3,53%), Telecom Italia (-4,09%), Terna (-2,59%), Ubi Banca (-3,27%), Unicredit (-4,72%) e Unipol (-3,26%). Fuori dal listino principale Vittoria Assicurazioni chiude con un +19,73%, mentre Ggp cede il 10,77%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 150 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:55
La Borsa italiana cede il 2,1% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Buzzi (+0,6%), Ferragamo (+0,2%), Moncler (+0,3%), Saipem (+11,1%) e Tenaris (+2,3%). Ferrari e Stm, invece, si trovano in parità. I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-2,1%), Atlantia (-2,4%), Banco Bpm (-5,1%), Banca Generali (-2,1%), Bper (-2,5%), Enel (-2,6%), Fineco (-5,3%), Generali (-2,6%), Intesa Sanpaolo (-3%), Mediaset (-5,5%), Mediobanca (-3,8%), Poste Italiane (-3,9%), Snam (-2,7%), Telecom Italia (-4%), Terna (-2,6%), Ubi Banca (-3,2%), Unicredit (-4,4%) e Unipol (-2,4%). Fuori dal listino principale Vittoria Assicurazioni sale del 19,7%, mentre Ggp cede l’11,5%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 149 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana cede lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rialzo Buzzi (+1%), Cnh Industrial (+0,1%), Fca (+0,1%), Ferragamo (+0,2%), Ferrari (+0,3%), Leonardo (+0,1%), Saipem (+7,5%) e Tenaris (+1,3%). I ribassi più ampi sono quelli di A2A (-0,9%), Banco Bpm (-1,6%), Bper (-1%), Enel (-0,9%), Exor (-0,6%), Fineco (-1,1%), Generali (-0,8%), Intesa Sanpaolo (-0,9%), Mediobanca (-1,1%), Pirelli (-1%), Prysmian (-1,1%), Snam (-0,9%), Telecom Italia (-0,9%), Ubi Banca (-1%), Unicredit (-1%) e Unipol (-0,7%). Fuori dal listino principale Vittoria Assicurazioni sale del 19,5%, mentre Geox cede il 6,5%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,185, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 137 punti base.
PIAZZA AFFARI PROVA A TORNARE A 24.500 PUNTI
Giornata macroeconomica con pochi dati di rilievo quella di oggi. Alle 11:00 l’indice dei prezzi al consumo in Italia per il mese di aprile: le attese sono per un aumento dello 0,1%. Sempre alle 11:00 lo stesso parametro anche per tutta l’area Euro: le attese sono per una crescita dello 0,3% che a livello annuale significa un incremento dell’1,2%, ancora molto al dì sotto delle aspettative del target della Bce. Alle 14:30 i permessi di costruzione rilasciati negli Usa nel mese di aprile. Alle 15:15 la produzione industriale americana per il mese di aprile: le attese sono per un aumento dello 0,5%, in linea con il risultato precedente. Alle 16:30 il dato sulle scorte settimanali di petrolio Usa. Ieri Piazza Affari ha chiuso un rialzo dello 0,31% a quota 24.297 punti. Durante la sessione il Ftse Mib era arrivato a guadagnare anche oltre mezzo punto percentuale.
Misti i titoli bancari: Banca Mediolanum e Unipol sono stati fra i titoli peggiori della giornata. Il primo ha ceduto due punti percentuali mentre la seconda ha perso lo 0,73%. La migliore è stata Ubi Banca che è invece salita dell’1,31%. Timida salita per Unicredit che ha guadagnato lo 0,28% mentre meglio è andata Intesa Sanpaolo che è salita dello 0,9%. Male anche Ferrari e Fiat che hanno perso entrambe circa mezzo punto percentuale. Bene Enel, invece, che ha recuperato e guadagnato lo 0,6%. Pirelli ha fatto meglio di tutti salendo di oltre 4 punti percentuali. Lo spread fra Btp e Bund ha fatto segnare un lieve rialzo, attestandosi a 130,3 punti base, di nuovo sopra i 130 punti. In rialzo più marcato il rendimento del Btp decennale, pari all’1,95%.