La notizia che l’esponente del Pd Michaela Biancofiore era stata nominata sottosegretario alle pari opportunità ha sollevato una levata di scudi da parte di esponenti politici (in particolare Pd e Sel) e associazioni gay. La Biancofiore viene infatti accusata di essersi espressa in modo omofobo contro i gay e quindi di non essere adatta al ruolo per cui è stata nominata. Ha dunque riposto, parlando al Tgcom, dicendo che queste accuse non sono altro che censura preventiva nei suoi confronti: “Io non mi sono mai espressa sui gay, ho sempre detto di essere favorevole alle unioni civili, ma non al matrimonio” ha detto. Ha quindi detto di voler rispedire al mittente le accuse che le vengono rivolte: invece di fare polemiche, ha aggiunto, “questi campioni di tolleranza” come li ha definiti farebbero meglio a esprimersi sui casi di femminicidio che ci sono stati oggi. La Biancofiore si riferiva alla donna di trent’anni trovata uccisa a coltellate alla periferia di Roma e alla ragazza livornese strangolata nei giorni scorsi. Ha quindi commentato le parole dell’esponente del Pd Scalfarotto: “Il governo reggerà nonostante le accuse arrivino sempre dalla stessa parte, per fortuna da personaggi di secondo piano. Nonostante tutto, si dovrà far fronte a coloro che non hanno voluto questo governo”.