PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in rialzo dello 0,29% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-0,49%), Banco Bpm (-1,13%), Banca Generali (-0,71%), Brembo (-0,33%), Exor (-0,25%), Fineco (-0,24%), Intesa Sanpaolo (-0,79%), Mediaset (-1,27%), Mediobanca (-0,86%), Poste Italiane (-0,23%), Telecom Italia (-0,65%), Ubi Banca (-2,7%) e Unicredit (-1,86%). I rialzi più consistenti sono quelli di Azimut (+1,31%), Campari (+0,71%), Cnh Industrial (+1,96%), Enel (+0,73%), Ferragamo (+1,61%), Ferrari (+0,84%), Italgas (+0,99%), Luxottica (+1,8%), Moncler (+2,45%), Pirelli (+1,86%), Prysmian (+1,33%), Recordati (+6,81%), Saipem (+1,2%), Snam (+1,11%), Stm (+1,29%), Tenaris (+3,28%), Terna (+0,86%), Unipol (+1,56%) e UnipolSai (+0,85%). Fuori dal listino principale Conafi chiude con un +5,72%, mentre Astaldi cede il 9,89% e Mps l’8,9%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 149 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16:05
La Borsa italiana cede lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rosso Banca Mediolanum (-1,5%), Banco Bpm (-1,4%), Banca Generali (-0,4%), Bper (-0,5%), Brembo (-0,7%), Exor (-0,6%), Fineco (-0,1%), Intesa Sanpaolo (-1,4%), Leonardo (-0,8%), Mediaset (-1,6%), Mediobanca (-2%), Poste Italiane (-0,9%), Telecom Italia (-0,1%), Ubi Banca (-4,9%) e Unicredit (-2,1%). I rialzi più consistenti sono quelli di Cnh Industrial (+1,7%), Ferragamo (+1,8%), Ferrari (+0,6%), Italgas (+0,7%), Luxottica (+1%), Moncler (+1,8%), Pirelli (+1,2%), Recordati (+7,9%), Saipem (+0,8%), Snam (+1%), Tenaris (+2,2%), Terna (+0,7%) e Unipol (+0,7%). Fuori dal listino principale Conafi sale del 4,5%, mentre Mps cede il 10,2%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 154 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:05
La Borsa italiana guadagna lo 0,2% e sul listino principale troviamo in rosso Azimut (-0,1%), Banca Generali (-0,1%), Brembo (-0,2%), Buzzi (-0,1%), Campari (-0,4%), Exor (-0,2%), Intesa Sanpaolo (-0,5%), Mediaset (-1,8%), Mediobanca (-0,5%), Ubi Banca (-1,2%) e Unicredit (-0,9%). I rialzi più consistenti sono quelli di Atlantia (+0,7%), Bper (+0,8%), Cnh Industrial (+0,9%), Eni (+0,6%), Luxottica (+0,6%), Poste Italiane (+1,2%), Recordati (+4,7%), Saipem (+0,6%), Snam (+1,2%), Telecom Italia (+1%), Tenaris (+0,6%) e Unipol (+1,4%). Fuori dal listino principale Immsi sale del 4,7%, mentre Astaldi cede il 6,1%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,18, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 149 punti base.
PIAZZA AFFARI GUARDA ANCHE ALLO SPREAD
Pochi i dati macroeconomici in arrivo quest’oggi. L’attenzione sarà più che altro calamitata dall’andamento dello spread. In mattinata gli unici eventi di rilievo saranno aste di titoli di Stato. In particolare toccherà alla vendita di Bonos spagnoli con scadenza a dieci anni: le attese sono per un tasso di circa l’1,3%. Poco più tardi anche un’asta di titoli di Stato francesi con scadenza a cinque anni: in questo caso sono attesi rendimenti intorno allo zero. Nel pomeriggio alle 14:30 le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti: gli analisti stimano un lieve incremento rispetto alla settimana precedente con un dato che dovrebbe attestarsi a 215 mila unità. Alla stessa ora l’indice di produzione della Fed di Filadelfia per il mese di maggio: il consensus prevede un dato pari a 21 punti, in ribasso di oltre due punti rispetto alla rilevazione precedente.
Ieri Piazza Affari ha chiuso con un ribasso del 2,31% a quota 23.735 punti. Pochissimi i titoli in verde sul listino principale. Fra questi è presente Saipem che ha guadagnato quasi dodici punti percentuali. La banca Bernstain ha pubblicato un report secondo il quale il titolo è trattato molto a sconto con l’azione che potrebbe raddoppiare dai livelli attuali. Molto male tutti i titoli bancari: la peggiore è stata Banco Bpm che ha ceduto oltre cinque punti. Molto male anche Unicredit che ha perso il 4,72%. Meglio Intesa Sanpaolo che ha ceduto il 2,5%. Molto male anche Enel che ha ceduto il 3,75% e Telecom Italia che ha perso quattro punti percentuali. Giornata estremamente negativa per i titoli di Stato. Una variazione così elevata dello spread non si vedeva da parecchio tempo. Il differenziale fra Btp e Bund è salito del 15%, sfondando i 150 punti base. In forte rialzo anche il rendimento del Btp decennale che si è portato al 2,12%.