Galeotto fu un disegno di legge che propone di impedire a magistrati e pubblici ufficiali di appartenere alla massoneria e che impone che i politici dichiarino la propria appartenenza a questa o quella loggia. Leo Taroni, Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato, in una nota riportata da agenparl ha espresso tutto il proprio scontento per le attuali forze politiche in Parlamento, proponendo misure drastiche per contrastarle:”C’è da inorridire al solo pensiero che dei dilettanti allo sbaraglio, pseudo acculturati neanche forse in grado di scrivere la lista della spesa o una ricetta gastronomica, mettano le mani sulle riforme o che continuino a scrivere proposte di legge su argomenti a loro sconosciuti. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una buona parte delle leggi licenziate sono state giudicate incostituzionali. Eppure le leggi dovrebbero essere scritte per servire il cittadino ma la triste verità è che il cittadino nel metodo finora eseguito dai partiti non è un soggetto quanto piuttosto un oggetto di questo processo di riforma”.
Taroni ha le idee ben chiare sul da farsi:”Le leggi vanno scritte nell’interesse del Paese e non sotto dettatura né sotto ‘leccatura’ per attirare consenso elettorale, perché in questo caso si dovrebbe introdurre il reato di “circonvenzione di elettore””. A detta del massone, più che controllare le logge massoniche insomma, dovrebbero essere regolamentati i partiti:”Iniziamo a discutere seriamente sull’applicazione dell’articolo 49 della costituzione e quindi sulla regolamentazione dei partiti politici che ha lasciato in nostro Paese in un limbo di ambiguità che ha permesso da settant’anni a questa parte un’occupazione sistematica nelle istituzioni trasformando diritti in favori e regalie”. Taroni conclude citando un filosofo:”Ecco perché concordo con quanto scriveva Nietzsche che pensatori di questo calibro non hanno bisogno di nessuno che li confùti, ci pensano da soli”.