«Antani quasi fosse antani quasi fosse una supercazzola prematurata terapia tapioco?». Qualcuno ancora ci casca. Certamente, i più giovani resterebbero interdetti di fronte ad un fraseggiare tanto insensato. Di sicuro i più ricorderanno la mitica “supercazzola“ di Ugo Tognazzi in Amici miei. Ecco, secondo l’M5S, il senatore e ministro per le riforme Gaetano Quagliarello, avrebbe fatto, in Parlamento, in commissione Affari costituzionali, una vera a propria supercazzola per dilazionare a oltranza la discussione sulla legge sul finanziamento ai partiti. E in effetti, Quaglierello si è messo a disquisire sull’importanza della diffusione della macchina a vapore, della radio, dei cambiamenti degli anni ’30, della tv per la vita parlamentare, e sull’importanza dei principi indisponibili da salvaguardare. In sostanza, i partiti «hanno scoperto che, disquisendo emendamento per emendamento, si riesce a far slittare a data da destinarsi la spinosa questione del finanziamento pubblico ai partiti. Davanti ai soldi anche il presidenzialismo può aspettare. E così mirabolanti dialettiche per fare melina».