Urne chiuse in Friuli Venezia Giulia: la sfida per i quattro candidati presidente è terminata. I cittadini hanno avuto la possibilità di votare fino alle 23, ora si procede con i sigilli ai seggi che verranno riaperti domattina, lunedì 30 aprile 2018, alle 8 per gli scrutini. Bisogna quindi aspettare per i risultati, per il momento sono disponibili solo i dati relativi all’affluenza, che però non sono definitivi. Quando vi scriviamo è indicato il 49,04% come percentuale degli aventi diritto si è recato oggi alle urne per esprimere il proprio diritto di voto. Lo rende noto il sito della Regione, relativo a 1.263 sezioni su 1.369. L’affluenza maggiore è stata registrata nella circoscrizione di Udine, dove ha votato il 51,53% degli aventi diritto. Seguono Gorizia (50,72%), Pordenone (49,71%), Tolmezzo (47,39%) e Trieste (43,86%). Vi ricordiamo che non è previsto il ballottaggio, questo vuol dire quindi il candidato che otterrà il maggior numero di voti sarà presidente della Regione. (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA IN AUMENTO RISPETTO AL 2013, MA…
Ultime ore per votare in Friuli Venezia Giulia: alle 23 chiuderanno i seggi, ma lo spoglio delle schede non partirà subito. Gli scrutini partiranno alle 8. Questo vuol dire che i seggi verranno sigillati in vista dello spoglio di domani mattina. Per i risultati della consultazione bisognerà aspettare, mentre poco dopo la chiusura dei seggi saranno disponibili i dati relativi all’affluenza definitiva. C’è grande curiosità anche da questo punto di vista. Le ultime consultazioni regionali risalgono al 21-22 aprile del 2013: dell’1.099.334 di aventi diritto al voto, si recarono alle urne in 554.943, pari al 50,48%. Cinque anni fa, Serracchiani vinse con il 39,39% delle preferenze superando di un soffio Renzo Tondo, fermo invece al 39. Saverio Galluccio (M5s) si fermò al 19,21 per cento. A votare per quelle elezioni regionali si recarono 554.943 persone, pari al 50,48% degli aventi diritto. (agg. di Silvana Palazzo)
AFFLUENZA: KO POST POLITICHE. ORARIO RISULTATI
Alle ore 19 l’affluenza di tutte le 1369 sezioni delle Regionali in Friuli Venezia Giulia registrano un dato del 38,37% su tutta la Regione, in netto calo rispetto al voto delle Elezioni Politiche del 4 marzo scorso: si conferma quanto già intravisto alle ore 12, in attesa del dato ultimo che arriverà dopo la chiusura dei seggi alle ore 23. Si vota di meno, decisamente, rispetto ad un mese e mezzo fa ma mentre è in leggera crescita rispetto al 2013: 5 anni fa si votò su due giorni dunque il dato delle 19 (35,4%) non fa molto testa e bisognerà attendere quella finale per capirne di più rispetto al confronto tra le due Regionali. Quello che è certo è che in molti non sono tornati ai seggi dopo le Politiche, lasciando queste Regionali e Comunali con più astensione del previsto (il che potrebbe non essere un’ottima notizia per Lega e M5s che aveva sfondato in positivo alle scorse Elezioni del 4 marzo). Provincia più attiva al voto si conferma Udine (40,6%), la peggiore invece resta Trieste con il solo 34,21% di aventi diritto che si sono presentati alle urne. I risultati, come già detto, si avranno dalle ore 8 di domani mattina quando inizierà lo spoglio: tra mezzogiorno e il primo pomeriggio si potrebbero avere le prime indicazioni certe e ufficiali su chi possa aver vinto la contesa Regionali e forse anche le sfide nei 19 Comuni al voto nelle Amministrative del Friuli Venezia Giulia. (agg. di Niccolò Magnani)
SALVINI, “SFIDA FINO ALL’ULTIMO VOTO”
Matteo Salvini l’aveva detto nelle ultime ore prima del voto con l’appello di venerdì a tutti i friulani: questo sarà una sfida all’ultimo voto, richiamando così tanti friulani a «rinunciare a qualche ora di vacanza per poter andare a votare». Per ora, in attesa dell’affluenza alle ore 19 che ci sarà riprova maggiore, pare che le Regionali in Friuli Venezia Giulia abbia visto un calo sì nei voti ma non un crollo rispetto alle Politiche del 4 marzo. Questo significa però che tanto Lega quanto M5s potrebbero aver convinto i friulani ad esercitare il voto dando un forte messaggio anche alle note vicende nazionali sul fronte Governo: poco fa lo stesso Salvini, pur sapendo che il “suo” Fedriga è il candidato favorito da rumors e sondaggi prima del silenzio elettorale, ha di nuovo invitato tutti alle urne. «Avete tempo ancora qualche ora, amici friulani e giuliani. Ogni singolo voto dato oggi alla Lega in Friuli Venezia Giulia vale per il cambiamento di tutta l’Italia.», ha scritto su Twitter il leader della Lega. Chi la spunterà in questa “sfida” fino all’ultimo voto? (agg. di Niccolò Magnani)
L’AFFLUENZA NELLE 5 CIRCOSCRIZIONI
Nelle singole 5 circoscrizioni regionali, il Friuli Venezia Giulia vede un’affluenza maggiore a Udine e Gorizia, mentre cala di voti a Trieste e Pordenone: i dati ufficiali registrati alle ore 12 di questa giornata di Elezioni Regionali (e anche Comunali a Udine e altri 19 comuni, ndr) vedono Udine come la provincia con più percentuale di elettori alle urne, il 19,35%. Segue Gorizia con il 18,1% degli aventi diritto al voto, al terzo posto invece Pordenone con il 17,83%: chiude, in flessione, Trieste al 16,5% e Tolmezzo al 16,4%. Per quanto riguarda invece la sola città di Udine, che vede oggi la sfida tra i candidati sindaco nel rinnovo della giunta cittadina, è boom affluenza con il 22,8% nelle 98 sezioni udinesi. Prosegue l’attesa verso i primi possibili exit poll (su dati locali) visto che fino a domani mattina di dati reali non ve ne saranno con l’inizio degli scrutini confermato alle ore 8: la Lega che era primo partito solo un mese e mezzo fa spera nella conferma e nell’allargamento della forbice sia con i rivali di M5s e Pd e sia con gli alleati di Forza Italia e FdI per una sorta di “conferma” della leadership di Salvini all’interno della coalizione. Ha votato per primo il candidato governatore Fedriga, alle ore 10.30 e a seguire tutti gli altri tra Bolzonello a Cecotti fino al grillino Alessandro Fraleoni Morghera. (agg. di Niccolò Magnani)
AFFLUENZA ALLE H12
Alle ore 12 l’affluenza (dati ancora parziali, mancano meno di 100 sezioni) si attesta al 17,97% con trend in aumento e che dunque dovrebbe sfiorare e superare il 18% degli aventi diritto al voto che si sono recati effettivamente alle urne in questa prima parte di Regionali in Friuli Venezia Giulia. Esattamente come quanto visto nel Molise una settimana fa, il dato dell’affluenza è maggiore rispetto a quello di 5 anni fa ma inferiore alle recenti Politiche Nazionali. Va detto però che nel 2013 si votò su due giorni, mentre oggi è l’unico giorno per poter andare alle urne e porre il proprio voto sul rinnovo del Consiglio Regionale friulano. Cinque anni fa alle ore 12 votò solo il 9,84% degli aventi diritto di voto mentre solo 50 giorni fa per le Politiche, i friulani fecero registrare il record per la seconda regione per affluenza di tutta Italia: votarono il 22,76% degli aventi diritto, secondi solo all’Emilia Romagna. Fedriga spera in un aumento dei friulani alle urne che possa dare “via libera” al progetto leghista tra i più presenti sul territorio anche per queste Regionali, dopo che la Lega di Salvini era risultata il primo partito nella Regione lo scorso 4 marzo 2018. (agg. di Niccolò Magnani)
COME SI VOTA: FEDRIGA SPERA
Seggi aperti stamattina alle ore 7 con le operazioni di voto delle Elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia che dureranno fino alle ore 23: per conoscere nel dettaglio le specifiche sul come si vota in Friuli in questa giornata di urne aperte ecco qui un utile vademecum, mentre intanto i riflettori dell’Italia intera sono puntati sulla piccola regione del Nord Est. Con la sfida Fedriga-M5s-Pd si legge una buona indicazione sulle possibili dinamiche che la Lega di Matteo Salvini potrebbe mettere in atto nei prossimi decisivi giorni di formazione (forse) del Governo dopo le Politiche del 4 marzo. Non solo, il Centrodestra oggi in Friuli è chiamata anche ad una tornata importante per le Amministrative dove il comune di Udine soprattutto (assieme ad altri 19 comuni tra cui anche Sacile, ndr) vedrà il cambio di legislatura con le nuove Comunali 2018 nell’Election Day friulano. Fontanini sfida i candidati di Pd (Martines) e M5s (Capozzi) nel tentativo di affermare un predominio importante della coalizione di Lega, FdI e Forza Italia sulle altre dirette concorrenti. Segnaliamo come importanti gli orari di 12 e 19, ovvero quando verranno emessi i primi dati ufficiali sull’affluenza al voto per le Regionali e le Comunali in Friuli Venezia Giulia: in Molise era salita l’astensione rispetto alle Politiche, la sfida di oggi per la Regione FVG saprà far meglio? (agg. di Niccolò Magnani)
REGIONALI FRIULI VENEZIA GIULIA: CHI SARÀ IL PRESIDENTE?
Seggi aperti dalle 7 fino alle 23 per l’elezione del nuovo Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Alle urne sono chiamati oltre un milione di elettori in cinque Circoscrizioni che, tranne quella di Udine, corrispondono alle ex province. Sono quattro gli aspiranti governatori tra cui gli elettori dovranno scegliere nella scheda unica di colore azzurro: Massimiliano Fedriga del centrodestra, Sergio Bolzonello del centrosinistra, Alessandro Fraleoni Morgera del Movimento 5 Stelle e Sergio Cecotti del Patto per l’autonomia. Saranno i risultati di oggi, si domandano gli analisti politici, a sancire la rottura del centrodestra? Sarà la percentuale della Lega, probabilmente dominante rispetto agli alleati della coalizione in quanto espressione del candidato governatre Massimiliano Fedriga, a fornire a Salvini l’assist decisivo per lasciare Berlusconi e dare vita ad un’intesa con il MoVimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo? La resa dei conti, a dirla tutta, doveva arrivare una settimana fa in Molise: poi Berlusconi ha retto all’assalto della Lega e allora il mirino si è spostato nuovamente sulle regionali del Friuli Venezia Giulia. Bastano allora questi pochi quesiti a comprendere che la partita del Friuli Venezia Giulia è tutto meno che ascrivibile ad una mera contesa regionale: in gioco, infatti, ci sono gli equilibri dei prossimi mesi, i rapporti di forza che determineranno la capacità di imporre il proprio schema quando – e soprattutto se – si deciderà di sedersi al tavolo della trattativa.
E IL PD?
Detto che Massimiliano Fedriga, candidato del centrodestra, è secondo i sondaggi diffusi prima del silenzio elettorale il favorito assoluto per queste elezioni del Friuli Venezia Giulia, non si può fare a meno di notare come il grande assente rischi di essere il Pd. Una presa d’atto per niente scontata, se si considera che a guidare la regione negli ultimi 5 anni è stata una big del Partito Democratico come Debora Serracchiani. Al candidato Bolzonello, già numero due proprio della Serracchiani, spetterà l’ingrato compito di reggere un urto che politicamente potrebbe essere devastante per tutto il partito. Dilaniato dalle divisioni interne, indeciso se dare seguito alla proposta di dialogo di Di Maio di trattare per dare vita ad un esecutivo, bisognerà capire cosa farebbe il Pd in caso di un tracollo in Friuli Venezia Giulia. Scendere sotto il 15%, dopo che alle Politiche Renzi ha ottenuto più del 18%, potrebbe spingere il Pd a valutare con maggiore attenzione un’intesa con i pentastellati. Non fosse altro per allontanare l’ipotesi di un ritorno alle urne, che a quel punto potrebbe avere degli esiti tombali…
IL M5S TERRA’ BOTTA?
Dunque in queste elezioni del Friuli Venezia Giulia, quanto meno prima dello spoglio, sembra scontata soltanto la vittoria di Massimiliano Fedriga. Quella del centrodestra, però, potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro: una battaglia vinta ma ad un prezzo altissimo, quello della tenuta dell’intera coalizione. Salvini, con un mandato forte ottenuto dai friuliani, potrebbe infatti decidere di accelerare nel dialogo con il M5s, sperando di giocare il ruolo non soltanto di plenipotenziario del centrodestra, ma pure del Nord Italia. Così bisognerà capire il tipo di risultato che il MoVimento 5 Stelle riuscirà a totalizzare in regione, soprattutto in considerazione di un dato storico: nelle consultazioni locali, regionali o amministrative che siano, i pentastellati hanno sempre fatto registrare un forte calo. Spetterà al candidato governatore Alessandro Fraleoni Morgera cercare di tenere botta. Pure dal suo risultato, infatti, dipenderà il potere contrattuale che Di Maio potrà esercitare nelle prossime settimane: con Salvini o con il Pd poco importa. Fedriga, Bolzonello e Fraleoni Morgera: si scrive Friuli Venezia Giulia, si legge Italia.