Pier Luigi Bersani è intervenuto questo pomeriggio al Teatro Capranica di Roma in occasione della prima riunione dei parlamentari del Partito Democratico. I neo eletti sono complessivamente 408 tra Camera dei Deputati e Senato, 260 dei quali alla prima esperienza in Parlamento. “Non siamo in condizione da soli di garantire un governo in questo Paese”, ha detto il segretario Pd, ma “tanto meno gli altri, nemmeno gli altri. Abbiamo la difficile responsabilità di essere i primi senza poter essere i soli”. “Non sono in corso delle diplomazie, noi vogliamo coltivare all’aperto un’idea: avviare una legislatura all’insegna del cambiamento”, ha poi aggiunto, avvertendo che non si dovrà diffondere “l’idea, nemmeno da casa nostra, che noi stiamo andando a cercare deputati senatori, non l’accetto, ci interessano le posizioni davanti al Paese”. “La situazione è sotto gli occhi di tutti”, ha detto ancora Bersani, “chi lavorasse per azzoppare l’unica forza in grado di mettere un minimo di bussola in questo passaggio, non so che benefici fa a questo Paese”. Poi, riguardo a Grillo (ma senza citarlo esplicitamente), Bersani ha spiegato che “un novello principe in formazione non è mai sazio. Vuol tenersi le mani libere e non per l’Italia, ma per qualcosa che si chiama ‘potere’. Noi, invece, facciamo l’inverso: quel tanto di potere che abbiamo lo mettiamo al servizio di questo Paese e cerchiamo una strada”. Infine, sulla definizione delle cariche istituzionali “chiediamo una corresponsabilità. Siccome siamo la prima forza in Parlamento abbiamo la responsabilità di incoraggiare elementi di dialogo che favoriscano una soluzione”. Secondo Bersani, infatti, “quando si discute degli incarichi istituzionali non si fa scambio di poltrone”.