Basta un giorno di tregua nelle trattative sul governo M5s-Lega a tranquillizzare i mercati, che in questi giorni hanno manifestato molto nervosismo per quanto sta accadendo a livello politico in Italia. E in attesa che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sciolga la riserva rispetto all’indicazione di Giuseppe Conte premier si registra un lieve calo dello spread, che nella giornata di ieri, per quanto riguarda il rendimento del decennale italiano, era tornato sui livelli del 2014 dopo l’allarme lanciato da Fitch sul contratto di governo. Come riportato da Milano Finanza, lo spread, cioè il differenziale tra Btp e Bund, questa mattina è sceso nuovamente sotto quota 180 punti base e ora scambia a 174,6 punti base. Una boccata d’ossigeno considerando che nella giornata di ieri lo spread era salito fino a quota 189 punti. In netto miglioramento anche il rendimento del Btp decennale, sceso al 2,316% dopo il 2,40% di ieri. (agg. di Dario D’Angelo)
MERCATI NERVOSI
Continua il nervosismo dei mercati sull’ipotesi ormai sempre più probabile di un governo M5s-Lega. Il sintomo più evidente della preoccupazione diffusa per i destini dell’Italia fa rima con spread, parolina antipatica che fa ripiombare il Paese in un incubo che sembrava dimenticato. Come riportato da Il Messaggero lo spread, cioè il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali, che di fatto costituisce il termometro della fiducia degli investitori sull’Italia, continua a salire e ieri ha sfiorato quota 190 punti base. La quota massima toccata è stata di 189 punti, un rialzo di 20 centesimi sulla chiusura della seduta precedente, poi ridotta a 185. Siamo ancora al di sotto della soglia psicologica di 200 punti, ma è un fatto che la sola ipotesi di un governo Lega-Movimento 5 Stelle abbia provocato un balzo indietro di 3 anni e mezzo sul rendimento del Btp decennale, toccando la soglia del 2,40% che non si vedeva da novembre 2014. (agg. di Dario D’Angelo)
SPREAD CONTINUA A SALIRE
Nella giornata in cui potrebbe arrivare il semaforo verde dal Colle per la formazione di un esecutivo a guida Movimento 5 Stelle e Lega, i mercati continuano a essere in fibrillazione e l’uscita dell’agenzia di rating Fitch a proposito del contratto di governo ha finito per pesare sull’aumento dello spread Btp-Bund tedeschi, tanto che nelle ultime ore ha sfondato anche la quota di 180 punti (toccando un massimo di 184), valore-record negli ultimi sette mesi e che, anche se non rappresenta una soglia critica, funge da campanello d’allarme. Insomma, mentre a Bruxelles e dintorni continuano ad arrivare dei moniti al costituente esecutivo giallo-verde, la preoccupazione per le sorti dell’Italia è data dalla crescita dei contratti “credit-default swap”, ovvero quelli che assicurano da eventuali rischi di insolvenza. Intanto, la Borsa sta vivendo una giornata altalenante a Piazza Affari che comunque limita le perdite anche se sono soprattutto i titoli bancari a mostrare maggiori “sofferenze”. (agg. di R. G. Flore)
“GOVERNO LEGA-M5S AUMENTA RISCHIO PER L’ITALIA”
A Bruxelles lo chiamano già governo sovranista o populista. Mentre si materializza lo spread sale ancora. Oggi il differenziale tra Btp e Bund decennale si è ampliato leggermente. Sul decennale ha superato la soglia dei 170 punti con il rendimento del titolo italiano al 2,28%. Le vendite sono più consistenti sulle scadenze più corte: il rendimento dei titoli triennali è schizzato allo 0,37% dopo aver toccato lo 0,40% in avvio di contrattazioni. Un livello che non veniva raggiunto dal luglio del 2015. Il pari durata tedesco invece ha mostrato un rendimento negativo pari allo 0,45%. Lo spread sui due titoli a tre anni schizza a 82 punti base, mentre una settimana fa viaggiava in area 40 punti. È una fase di tensione sui mercati, in questo caso sono le scadenze più brevi ad evidenziare le maggiori fibrillazioni. Quindi i mercati stanno riprezzando il rischio Italia soprattutto sulle scadenze più corte ipotizzando che il governo M5s-Lega possa adottare politiche economiche che faranno salire il deficit e il debito.
SPREAD BTP-BUND OLTRE 170 PUNTI, ALLARME FITCH
Escludendo la Grecia, i bond governativi italiani sono gli unici nell’area euro che mostrano rendimenti negativi solo sulle scadenze a un anno. Sulle lunghe scadenze lo spread tra Italia e Germania è tornato ai livelli di un anno fa, invece su quelle brevi è di nuovo ai massimi dal giugno del 2015. Il rendimento del Btp 10 anni è salito di 41 punti base, che è la variazione settimanale più consistente dall’estate del 2015, quando l’Europa aveva a che fare con un episodio della crisi greca. nel giorno in cui Lega e MoVimento 5 Stelle salgono al Colle per scegliere il presidente del Consiglio e procedere con la formazione del nuovo governo, lo spread arriva a quota 173 punti (166 in apertura). Per l’agenzia di rating Fitch il contratto di governo «aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano, in particolare attraverso un allentamento di bilancio e un potenziale danno alla fiducia». Per Fitch non è sicuro «in che misura questi rischi si tradurranno in una valutazione creditizia più debole, dipenderà dalla capacità del governo di realizzare il suo programma».